Il sindaco di Aosta si è dimesso per presentarsi candidato regionale

Il sindaco di Aosta si è dimesso per presentarsi candidato regionale Preludio di battaglia elettorale nella Valle Il sindaco di Aosta si è dimesso per presentarsi candidato regionale Si voterà il 14 novembre per il nuovo consiglio della Regione Tre liste in lizza - 1 primi 'nomi del "centro democratico„ (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 13 ottobre. Il sindaco di Aosta, Fabiano Savioz, ha presentato stasera al consiglio comunale le sue dimissioni dalla carica, annunciando che «E" si presenterà candidato per la lista < Unione democratica autonomista valdostana» (socialcomunisti) nelle imminenti elezioni regionali. Grande folla s'era accalcata stasera nello spazio riservato al pubblico della sala consiliare; folla anche nei corridoi, e fotografi e giornalisti. I seggi dei consiglieri erano quasi al completo. La nuova campagna elettorale incomincerà uniclalmente dopodomani, ma il primo squillo sarà dato domani stesso con una conferenza-stampa dei partiti del centro democratico, che renderanno pubblici i nomi dei loro candidati. Il « centro » riunisce sotto l'unico simbolo — scudo crociato, con la scritta « concentrazione democratica» — uomini della Democrazia Cristiana, come l'avvocato Bondaz, l'ing. Pasquali, 11 geom. Bionaz, il dott. Perruchon, il dott. Dujany, il professor Berthet; del partito socialdemocratico, come Giovanni Maschio e Mauro Bordon; del partito liberale, come i geometri Vesan, Laurent e Pareyson; ed indipendenti, come il dott. Michele Marchiando. Nella lista del «centro» sono pure compresi molti consiglieri regionali uscenti, tra cui l'assessore Arbaney. La lista di sinistra sarà capeggiata, con sicurezza, dal sindaco di Aosta, che ha rassegnato stasera le dimissioni: Fabiano Savioz. Perchè egli si sia deciso ad abbandonare il seggio, è stato chiarito dallo stesso Savioz nel suo discorso di congedo dai consiglieri comunali. Egli ha detto di essere stato indotto alla decisione dagli inviti dei compagni di partito. Finora non si conoscono gli altri nomi dei candidati socialcomunisti. Su questo punto essi mantengono un grande riserbo. L'Unione Valdostana si batterà contro il «centro».e contro le < sinistre », presentandosi sola nella lizza. La lista dei leone rampante è ancora segreta, ma stasera è stata annunciata in Consiglio comunale la candidatura della signora Celeste Perruchon, vedova di Emilio Chanoux, il martire dell'idea autonomisti, ca. Sarà questo il nome di maggior prestigio per l'Unione, la quale però — a conti fatti — sembra avere poche probabilità di successo. Infatti la legge elettorale che sarà applicata nelle votazioni del 14 novembre prevede un < premio » di 25. seggi al gruppo che otterrà la maggioranza; gli altri dieci saranno attribuiti alla lista, soccombente e nessun seggio rimane disponibile per gli altri competitori. La lotta appare quindi limitata in partenza ai due grandi schieramenti del « centro » e delle « sinistre ». Una vivace polemica ha servito d'introduzione alla campagna elettorale che prenderà il via dopodomani, allo scadere dei termini di presentazione delle liste. Un giovane dirigente socialdemocratico, il maestro Camillo Bracco, ha presentato Ieri le dimissioni dalia carica, dichiarando al quotidiano comunista « l'Unità» la propria avversione al sistema maggioritario adottato per le elezioni regionali e alla « concentrazione » che affianca il P.S.D-I. alla Democrazia Cristiana e al Partito Liberale. Da noi interpellato, il « leader » socialdemocratico aostano avv. Palmas, ha messo in chiaro la posizione del dissidente. « Le dimissioni del sig. Bracco dalla carica di segretario della sezione erano attese. Egli è l'unico dimissionario; non è mai stato vicesegretario regionale del P.S. D.I. ; il suo atteggiamento è sempre stato in contrasto con la linea politica del partito. Il sig. Bracco s'è prestato ad una manovra propagandistica ordita dal partito comunista e e dall'Unione Valdótaine ». Il segretario del comitato esecutivo del P.S.D.I., Motta, ha soggiunto che i socialdemocrateici della Val d'Aosta « ritengono, come han sempre ritenuto, che l'attuale formula governativa di collaborazione dei partiti democratici sia la unica formula attualmente efficiente per assicurare in Italia, Valle d'Aosta conìpresa, la difesa della democrazia. In tale quadro non poteva mancare anche in occasione delle prossime elezioni regionali la collaborazione del P.S.D.I. con la Democrazia Cristiana ed il Partito Liberale italiano ». g- gh. sntt

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