Mendès-Fronce chiederà la fiducia sui patti di Londra

Mendès-Fronce chiederà la fiducia sui patti di Londra L'Assemblea convocata in sessione straordinaria Mendès-Fronce chiederà la fiducia sui patti di Londra (Nostro servigio particolare) Parigi, 4 ottobre. Tre conferenze internazionali si svolgeranno questo mese a Parigi, e da esse dovrà uscire l'organizzazione definitiva della difesa europea, se il Parlamento francese approverà la politica di Mendès-France. Mercoledì mattina egli esporrà al Consiglio dei Ministri i risultati della conferenza di Londra, chiedendo di essere autorizzato a porre la questione di fiducia in occasione della discussione che comincerà giovedì alla Camera, I deputati sono stati convocati oggi telegraficamente in sessione straordinaria, Impegnando sul voto l'esistenza del governo, 11 Presidente del Consiglio indurrà gli esitanti a schierarsi in suo favore, per evitare una crisi ministeriale alla vigilia delle tre :. conferenze: convegno anglofi f ranco-amerlcano-tedesco del ESO ottobre; una nuova conferenza del nove, fissata per il .21; riunione del Consiglio Atlantico, stabilito per il 22. ?J Mendès-France farà presente che a Londra egli dovette accettare la restituzione della sovranità alla Germania e la •JÉUa ammissione nella N.A.T.O., rinunziando altresì al pool degli armamenti europei che gli stava a cuore: ma in cambio ha ottenuto dall'Inghilterra l'Impegno di associarsi all'or- fanizzazione difensiva del conciente e una limitazione alla autonomia e alle armi delle scorze tedesche, oltre ad un certo controllo di esse. ■ E' certo il voto contrarlo del comunisti, 1 quali si sforzeranno in questi giorni di far pressione sul governo mobilitando tutte le loro forze di propaganda sul tema c niente riarmo della Germania e organlzzazioe del disarmo generale» (In ròposito non si esclude qui la robabilità di un'offensiva di ace sovietica), e ugualmente certo 11 voto contrarlo di una _>arte delle destre patriottarde; perciò Mendès-France dovrà trovare altrove quel 160 o 200 oti, che lo sostennero quando fece respingere la CED. Polche pare assicurato l'ap,'i poggio dei radicali, dei modeI rati di centro e di una parte | delle destre, gli arbitri della I situazione sono i democristiani e i socialisti. Il risentimento dei primi nei confronti di Mendès-France è tuttora vivo, soprattutto in alcuni dirigenti, ma il rancore non è stato mai una buona arma, in politica, e fra i democristiani si delinea anche una tendenza alla conciliazione; i socialisti, dal canto loro, erano già divisi in due frazioni eguali sul voto relativo alla Comunità Europea di Difesa, ed ora cercano di ricostituire la loro unità. La ricostituiranno con un voto favorevole alla politica di Mendès-France, oppure con un voto contrario? A prima vista pare che l'unità dei socialisti sia più facilmente realizzabile su un voto contrarlo a MendèsFrance, poiché la Wehrmaoht prevista a Londra sarà indipendente; ma può darsi anche che 1 socialisti facciano tacere i loro timori circa 11 rinascere del pericolo tedesco, considerando che esso è annientato dalla presenza oramai sicura di forti contingenti britannici sul Continente. E' comunque certo che Mendès-France metterà 1 suoi avversari di fronte al problema: respingendo gli accordi di Londra, si fa il gioco della Russia. E pare difficile che i democristiani, come 1 socialisti, si vogliano rinchiudere in una ostilità sistematica, tanto più che un voto negativo della Camera francese non eviterebbe il riarmo della Germania, mentre isolerebbe la Francia. 1. m.