Un orefice ucciso e suo padre ferito da rapinatori nelle vie di Bergamo

Un orefice ucciso e suo padre ferito da rapinatori nelle vie di Bergamo j tre malviventi sono fngqiti in anto con undici milioni Un orefice ucciso e suo padre ferito da rapinatori nelle vie di Bergamo II drammatico assalto - Due rivoltellate in bocca al giovane; il babbo si fa trascinare aggrappato all'aato dei banditi finché viene colpito: è morente Bergamo, 29 settembre. Una drammatica rapina è avvenuta stasera nella centralissima via XX Settembre a Bergamo; il giovane figlio di un gioielliere e stato ucciso da banditi per strappargli una preziosa valigetta; suo padre, lanciatosi coraggiosamente all'inseguimento dei malviventi, veniva colpito da una revolverata al basso ventre e stramazzava a terra, gravemente ferito. Erano circa le ore 20. Il gioielliere Italo Quadri e suo figlio Riccardo stavano tornando a casa, dopo aver chiuso il negozio, distante dall'abitazione non più d'un centinaio di metri. Il giovane Riccardo sorreggeva una valigetta piena di preziosi e oggetti d'oro, tolti come ogni sera dalla vetrina dei negozio e portati a casa per maggior sicurezza. Suo padre gli camminava a fianco. Poche persone nella strada, essendo ormai l'ora di cena. Nel breve tratto di via XX Settembre tra il negozio e la casa dei Quadri, un'automobile si portava a fianco dei due gioiellieri; dentro alla macchina c'erano tre persone. La vettura si fermava. Il motore però veniva lasciato acceso dal guidatore. Di scatto due uomini scendevano dall'automobile, mentre il terzo al volante rimaneva al suo posto, evidentemente per far ripartire subito la vettura non appena la rapina fosse stata compiuta. Con estrema risolutezza, 1 due banditi si avventavano contro il giovane che portava la valigetta e tentavano di strappargliela di mano; ma egli si difendeva accanitamente, respingendo gli assalti dei rapinatori, mentre suo padre cercava di aiutarlo. Allora uno dei rapinatori estraeva di tasca una pistola tipo Beretta calibro 9; puntava la canna contro il viso del giovane e, crudelmente, faceva partire due colpi che raggiungevano il ventiquattrenne Riccardo Quadri alla bocca, fulminandolo. Egli si abbatteva esanime sul selciato, mentre un rivolo di sangue usciva dal volto sfracellato. L'altro bandito si impadroniva della valigetta dei gioielli e balzava dentro la macchina, immediatamente seguito dal complice. La vettura ripartiva subito in gran fretta; ma intanto il padre della vittima, dopo un primo attimo di disorientamento per la fulmineità della scena, si metteva a correre a fianco della macchina e con uno sforzo disperato s'aggrappava alla carrozzeria, gridando al ladro e Invocando a gran voce soccorso. L'anziano orefice rimaneva in quella pericolosa posizione per un centinaio di metri; poi i banditi, risoluti a sbarazzarsi di lui ad ogni costo, gli sparavano addosso una rivoltellata che lo colpiva al basso ventre. Italo Quadri sveniva, le sue mani si staccavano dalla macchina ed egli ruzzolava a terra; le ruote della vettura lanciata a tutta velocità nella folle fuga gli passavano sul corpo. I banditi riuscivano così a dileguarsi, allontanandosi nell'oscurità, verso Milano. Il valore dei gioielli contenuti nella valigetta è di circa 11 milioni di lire. Intanto era accorsa gente, messa in allarme dalle tre rivoltellate e dalle disperate grida dell'orefice. Questi veniva subito trasportato all'ospedale: le sue condizioni sono gravissime. Si è resa necessaria una trasfusione di sangue. Avendo egli perso la conoscenza, si ignora se egli sappia che suo figlio è rimasto ucciso dalle due rivoltellate sparategli dal banditi. Profonda è l'impressione in tutta Bergamo, dove la famiglia Quadri è assai conosciuta e stimata; la risolutezza e la ferocia dei tre banditi ha suscitato grande sgomento. Tutte le vie d'accesso a Bergamo sono bloccate da forze di polizia per controllare chiunque entri nella città o ne esca. Pattuglie di carabinieri —-- "-— — —perlustrano le strade e batto-no la campagna circostante. Squadre motorizzate si sono spinte sino ai confini della provincia di Milano. Per radio è stato dato l'allarme le Questure dell'Alta Italia. I due orefici avevano aperto da pochissimo tempo il loro nuovo e centralissimo negozio. Essi vivevano insieme, senza nessun'altra persona ed erano assai affezionati. Il padre si era separato dalla moglie. a tutte

Persone citate: Beretta, Italo Quadri

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Milano