Il motivo del suicidio "La radio mi ha sconvolto,,

Il motivo del suicidio "La radio mi ha sconvolto,, Il motivo del suicidio "La radio mi ha sconvolto,, La pietosa fine di un pazzo che si è sparato al cuore - Un altro tragico episodio: una donna si è annegata nel Po < La radio mi ha sconvolto. I miei nervi non possono più resistere ». Cosi ha lasciato scritto, tra 'altro, nel suo testamento il cinquantacinquenne Giovanni Bordone fu Pietro che ieri mattina alle 9 si è ucciso nella sua abitazione di corso Giulio Cesare 61 con un colpo di rivoltella. 11 Bordone viveva solo. Da circa un anno aveva definitivamente abbandonato il suo lavoro di disegnatore, perchè malato. Era un tipo piuttosto bizzarro: scriveva poesie e ne aveva raccolte, vergate In bella calligrafia, ben cento. Inoltre si diletava di filosofia, leggeva molto e molto dissertava: ma i suoi erano ragionamenti alquanto stravaganti, complicati, confusi che nes- lllllllllllllllllllllllllinill suno riusciva ad afferrare. Spesso diceva: «Sto aspettando la morte », ma non aveva mai espresso propositi suicidi. Ieri alle 9 il Bordone chiudeva In una grossa busta le sue cento poesie. Poi redigeva uno strano testamento in cui, dopo aver dichiarato che 1 auoi nervi erano stati spezzati dagli eccessivi rumori delle radio, si rammaricava che le sue poesie non avessero mai trovato un editore disposto a pubblicarle. Concludeva la lettera con questa fra-se: < Inneggio alla filosofia, al sole e alla vita >. Qualche minuto dopo si sedeva sul letto, davanti allo specchio e si esplodeva una revolverata al petto. La pallottola gli attraversava il cuore e lo uccideva all'istante. Allarmati gli inquilini hanno avvisato la P.S. Borgo Dora e gli agenti, forzata la porta, hanno rinvenuto disteso sul letto il misero cadavere. — Come abbiamo pubblicato nella nostra edizione di ieri, alle 23 e 30 di lunedi i vigili del fuoco, su segnalazione di due operai, traevano dal Po, nei pressi del ponte della Gran Madre, il cadavere di una signora di media età. Solo ieri alle 10 è stata riconosciuta dai marito, maresciallo Giuseppe Tarantino, abitante in via Nizza 129, in servizio presso :a Scuola di Applicazione. Si tratta della signora Speranza Arlecal di 43 anni. IVArleoni da multi anni soffriva d. gravi disturbi menta li. Era stata più volte ricoverata in case di salute, ma il suo stato non era mai migliorato in modo consolante. Tuttavia venti giorni or sono la donna era stata dimessa perchè appariva clinicamente guarita. Invece lunedi sera, colta • da follia, era uscita di casa, ai» I profittando dall'assenza del ma rito, e si era gettata nel Po.

Persone citate: Giovanni Bordone, Giuseppe Tarantino, Speranza Arlecal