Dopo una drammatica caccia sui tetti viene catturato appeso ad una una grondaia

Dopo una drammatica caccia sui tetti viene catturato appeso ad una una grondaia Centinaio di persone col naso all'aria per seguire l'operazione della polizia Dopo una drammatica caccia sui tetti viene catturato appeso ad una una grondaia // ladro sorpreso da un'inquilino, mentre rubava in una soffitta - Fuggito per gli abbaini si nasconde in un terrazzino, poi tenta di calarsi nel vuoto - L'intervento della Celere Un drammatico episodio è avve nuto ieri pomeriggio verso le 16 in via Pinelli e precisamente nello stabile contrassegnato col numero 45. Un ladro è stato sorpreso da una signora, è fuggito sui tetti e la Celere l'ha arrestato mentre, con pericolosa acrobazia, cercava di calarsi nel vuoto lungo la grondala. Centinaia di persone sono state messe in allarme ed hanno assistito alla movimentata operazione della polizia. Al quinto piano (la casa è di sei plani) abita, con il marito Vittorio e la suocera, la giovane signora Teresita Salaroglio. La signora ieri alle 16 saliva in soffitta per ritirare certa roba. Apriva la porta, si trovava nel corridoio semibuio della soffitta, percorreva alcuni metri, poi spalancava l'uscio del suo ripostiglio. La sorpresa e lo spavento la inchiodavano sulla soglia. Un giovanotto di 19 o 20 anni stava frugando in una cassa. Per essere esatti, la signora lo sorprendeva mentre stava sfogliando o addirittura leggendo un romanzo trovato nella cassa: una specie di romanzo a fumetti dal titolo-, «-Destino- tragico >. All'apparizione della'Salaroglio lo sconosciuto aveva un sobbalzo. Lasciava cadere il libro e d'impeto infilava l'uscio, scostando la signora. Costei, riavutasi dal primo istante di smarrimento, lo inseguiva intrepidamente, gridando...Il giovanotto cercava scampo arrampicandosi per una scaletta che porta ad un terrazzino sopra lllllllllllllllllllllllllllllllHIIIIIItllItlllllllllllllll il tetto. La signora lo acchiappava a mezz'aria per una gamba ma 'altro, divincolandosi rabbiosamente, riusciva a liberarsi dalla stretta e a sparire sul terrazzino. Anche qui la Salaroglio lo tallonava e lo vedeva rifugiarsi in uno stanzino, posto sul tetto, ove è contenuto il macchinarlo dell'ascensore. « E' in trappola » pensava la signora, ricordando che lo stanzino non aveva uscite. Chiudeva la porta della soffitta e scendeva a precipizio le scale, avvertendo del fatto la portinaia. Ma intanto sul pianerottolo del sesto plano s'erano affacciati 11 prof. Boschetti e sua moglie: i quali, intuito di che si trattava, non si perdevano In esitazioni e telefonavano alla Celere. Dopo cinque minuti la Celere era sul posto e gli agenti salivano in soffitta e di qui sul terrazzino. Il giovanotto li sentiva, usciva dallo stanzino e fuggiva per 1 tetti, minacciando di precipitare da un momento all'altro in cortile e di sfracellarsi sul selciato. Gli agenti, rischiando anch'essi di scivolare sulle tegole, lo inseguivano per un lungo tratto; e di quando in quando gli lanciavano l'Intimazione di fermarsi. Lo sconosciuto, ad un tratto, si portava sull'orlo estremo del tetto e faceva per ca larsi nel vuoto aggrappandosi al tubo della grondaia. Come vedeva gli agenti vicini balbettava frasi come : « Adesso mi butto giù! » e «Non avvicinatevi, altri menti mi lascio andare! ». Vi era un attimo di angosciosa incertez za. Poi un agente, con mossa abi le e decisa, si faceva avanti ed abbrancava il giovane per la giacca: i compagni lo aiutavano e cosi poteva essere effettuata la cattura senza grossi incidenti. 11 giovane, pallidissimo, protestava subito « Ma cosa fate 7 Sono innocente! ». Gli agenti lo portavano giù per le ecale ingombrate di gente e lo usavano sulla « jeep », Anche in '.strada s'era radunata una picce.a folla. Al commissariato di San Donato il giovane veniva identificato per 11 ventenne Lorenzo Zaccone da Potenza senza fissa dimora. — Vi giuro che non sono un ladro — egli dichiarava — da qualche notte io dormo nella soffitta di via Pinelli 43, non avendo casa mia. Oggi non sapevo cosa fare e mi sono Introdotto nel ripostiglio di quella signora spinto unicamente dalla curiosità. Ho aperto una cassa, ho visto un mucchio di libri, ho preso quello che mi pareva il più interessante. E ho cominciato a leggere. Ed ecco è entrata la signora. La sua versione è stata accolta, per ora, con molto scetticismo da parte del funzionari: tanto più che in tasca gli sono stati sequestrati decine di mazzi di chiavi di cui non ha saputo giustificare con chiarezza la provenienza e l'uso. Da notare che la soffitta di via Pinelli 43 è stata ripetutamente visitata dai ladri: tanto che la por-ta che dà sulle scale porta anco-ra i segni delle molteplici effra- zionl. Verso i primi di settembre l'inquilino del sesto piano, il prof. Boschétti, tornato dalla villeggiatura, constatava che i soliti ignoti gli avevano asportato dalla soffitta 300.000 lire di abiti e biancheria. Tempo fa una cameriera dello stesso professore, recandosi nella soffitta col bimbo del padrone in braccio, incorreva in un'avventura analoga a queha deila signora Salaroglio: s'imbat teva cioè in uno sconosciuto che | stava frugando e rovistando. Agli strilli della-cameriera il ladro se la dava a gambe, si rifugiava sui tetti e discendeva indisturbato in via Pinelli passando per le scale del n. 43. Si tratta del medesimo individuo, ieri finalmente catturato? Oppure il giovane di ieri è estraneo alle precedenti Imprese ladresche? Dui tetti v Qui è passato il ladro nel tentativo di sfuggire alla cattura

Persone citate: Boschetti, Lorenzo Zaccone, Teresita Salaroglio

Luoghi citati: Potenza