Un pettine d'oro premierà il concorrente più pelato

Un pettine d'oro premierà il concorrente più pelato 99 Congresso oggi a Pinasca delle "fronti spaziose Un pettine d'oro premierà il concorrente più pelato (Nostiu servizio particolare) Pinasca, 25 settembre. Un manifesto invita i calvi della regione piemontese per banchettarti a Pinasca domenica prossima, più esattamente « i rappresentanti delle ampie fronti e perciò delle intelligenze più sviluppate >. La relazione tra l'ampiezza della fronte, specialmente se artificiale come quella che si avvantaggia dall'aver perduto i capelli, è infondata ma i calvi meritano qualche Conforto. Per gli Indiani, tra i quali, del resto, la calvizie è rarissima, YAthar-Veda, libro sacro, fece anche di più: disse che il calvo « ha raggiunto il contatto con l'universale e che 11 mondo esterno non gli può recare gran che ». La scienza moderna sembra d'accordo con quest'India antica, quando afferma che il corpo umano possiede organi di emissione magnetica e di recezione: sarebbero stazioni emittenti le ciglia, le sopracciglia, la barba e le unghie: unica stazione ricevente: i capelli Forse per ciò, tra i Galli, i capelli lunghi erano segno di nobiltà, e quando li ebbe assoggettati. Cesare non volle vedere che crani rasi. Cesare, poi. era seccatissimo della sua calvizie ma il Senato gli conferì solennemente il diritto di attenuarne gli estremi col por¬ tare costantemente una corona d'alloro. Prima che D'Annunzio scrivesse: «Un levriero o un cavallo da corsa ben allevato, le gambe di Ida Rubinstein. 11 corpo di un vero ardito reduce dai guadi del Piave, le modellature e connettiture del mio politissimo cranio per esempio, sono le quattro più espressive bellezze del mondo », l'abate Ugobaldo metteva insieme 130 versi in onore di Carlo il Calvo e del calvi in generale, dove ogni parola cominciava con la lettera C E Pinasca, più esattamente Inverso Pinasca, non teme di asserire: «Il tempo in cui i " pelati " avevano vergogna della loro calvizie e cercavano, con risultati più o meno soddisfacenti, di celarla sotto le parrucche, è finito. D'ora in poi, l'essere calvo sarà considerato un vanto... ». E' un dir troppo ma sembra che non vi sia rimedio da quando la civiltà tagliò la barba all'uomo e gli accorciò i capelli. Tutto il suo sistema pilifero s'indebolì, e la donna che. già cosi fiera della sua chioma, la offre volontariamente alle forbici e la offende con ogni sorta di verniciature, gli farà presto compagnia. Già 30 su 100 hanno crani notevolmente calvi. Altro guaio è la vita cittadina, con il suo difetto sostanziale di aria. Pare che ci si metta di mezzo anche l'eccesso di vitamine. Comunque, coraggio: pare che abbiano messo insieme un bagno ai piedi che fa ricrescere i capelli. Non si capisce bene tuttavia perchè come premio al calvo più perfetto, Inverso Pinasca offra un « pettine ». Ma esso è d'oro e il conquistarlo farà sempre piacere. Saranno anche distribuite medaglie e certificati. Se quel bagni al piedi dovessero veramente portare a una resurrezione del morti, si tratterebbe di documenti preziosi. A tutti, avverte il manifesto, toccherà poi la fortuna di « lumi d'intelletto » ricavati da « ottime bottiglie » e « fosforo » fornito da trote. Invero Pinasca vanta difatti « cantine naturali », ossia affondate nella terra 11 che non sempre avviene, e le trote avreb6ero nel paese il loro « paradiso », pur non arrivando a nutrirsi di uranio come a Lurlsia. Non è precisato, mi sembra, chi abbia diritto al titolo di « calvo ». In genere, è cosa che si vede subito ma, a tito'fo normativo, ci si potrebbe allineare sul « Club dei calvi » esistente a New York, dove si entra soltanto con un minimo di superficie cranica nuda di 7 centimetri e mezzo, lunghezza e larghezza. a. a.

Persone citate: D'annunzio, Ida Rubinstein

Luoghi citati: India, Inverso Pinasca, New York, Pinasca