"Soltanto un forsennato può aver ucciso Wilma,,

"Soltanto un forsennato può aver ucciso Wilma,, Dichiarazioni di Wanda Montasi "Soltanto un forsennato può aver ucciso Wilma,, Roma, 23 settembre. Nuove « rivelazioni » vedranno la luce domattina su un settimanale milanese, Oggi. Si tratta anzitutto di una innocente lettera che Wilma Montesi scrisse 11 25 marzo 1953 — quindici giorni prima di morire cioè — ad Antonio Giuliani, fratello dell'agente di pubblica sicurezza al quale la ragazza era fidanzata. Il settimanale pubblicherà inoltre un articolo che reca la firma di Wanda Montesi, la sorella di Wilma, dal quale si desume quale è l'attuale stato d'animo dei familiari della povera ragazza, i quali restano disperatamente aggrappati alle proprie convinzioni che fanno perno sulla tesi del pediluvio e della disgrazia: « Con dolore, con meraviglia e con spavento ho visto crescere intorno a noi mese per mese sospetti e diffidenze. Ogni nostro silenzio, come ogni nostra parola, ha Unito per essere interpretata da molti come Indizio dei segreti che dopo un anno e mezzo di tormenti terremmo ancora celati nel seno della nostra famiglia e di questi segreti, secondo alcuni, io sarei la principale depositaria. Ma io sento ora la necessità di dire con grande fermezza che nella nostra casa non esistono segreti. Io stessa non ho alcun segreto. Sono stata sempre convinta che mèta di Wilma fu Ostia e che colà si recò da sola. Ella aveva veramente l'intenzione di alleviare con l'acqua marina il fastidio che le procurava un calcagno irritato. A questo punto devo dare rilievo a un particolare: anche io fui e sono affetta dal medesimo disturbo ». Wanda ha poi posto In rilievo come sua sorella uscendo di casa lasciò la fotografia del fidanzato e alcuni oggetti di qualche valore, ma prese con sè un orologetto con allacciatura di metallo rosso, evidentemente per regolarsi sull'ora del rientro. Sparì anche una coppia di chiavi della porta di casa e sparirono pure 4 o 500 lire dalla tasca della giacca di mio padre. Io sono convinta che Wilma adoperò quegli spiccioli per pagarsi il viaggio a Ostia ». « Io sono convinta che mia sorella — conclude Wanda Montesi — uscì per una gita innocente. Si pettinò, si vestì, uscì con un'aria allegra, sorridente. Non posso pensare senza raccapriccio al terribile momento in cui quel sorriso scomparve. Se fu qualcuno a smorzarlo, secondo la mia convinzione, dovette trattarsi di un pazzo o di un bruto, favorito da qualche inimmaginabile combinazione verificatasi all'improvviso. Se qualcuno fu, la punizione presto o tardi lo raggiungerà ». E infine una notizia « curiosa»: da ieri sera il dott. Sepe dorme con la porta della camera da letto vigilata da un carabiniere. E inoltre il palazzo di via Crescenzio dove è situato il suo appartamento, è circondato dalle forze dell'ordine. Questa è la conseguenza di una lettera anonima ricevuta ieri mattina dal magistrato, lettera che avverte il j dott. Sepe che « sarà eliminato 'quanto prima». g. g.

Persone citate: Antonio Giuliani, Sepe, Wanda Montasi, Wanda Montesi, Wilma Montesi

Luoghi citati: Roma