Scelba si prepara a ribattere tutte le a accuse delle sinistre di Enzo Forcella

Scelba si prepara a ribattere tutte le a accuse delle sinistre DOMANI IL SENATO VOTERÀ9 SULLA DI FIDUCIA Scelba si prepara a ribattere tutte le a accuse delle sinistre Il Presidente del Consiglio - affermo un portavoce ufficioso - "ha accettato la sfida„ e risponderà con estrema energia - L'on. Fanfani sottolinea la necessità di incoraggiare ogni sforzo per "eliminare dalla vita pubblica costumi ed usanze riprovevoli„ - Prossimo un rimpasto ministeriale Roma, 23 settembre. Dando un'occhiata al resoconto del dibattito al Senato il lettore potrà rendersi conto con facilità dell'atmosfera di questa giornata politica, seconda dopo la clamorosa svolta dell'i affare Montesi >. L'opposizione ha insistito duramente nel suo attacco al governo, la maggioranza lo ha rintuzzato con altrettanta durezza. Sono state pronunciate' parole aspre, il. Presidente ha dovuto ripetutamente richiamare i senatori nel limiti dello « stile parlamentare >; per la verità con scarso successo. Tutto ciò col risultato di provocare, da una parte e dall'altra, un irrigidimento sulle posizioni-limite: l'estrema sinistra sulla richiesta delle dimissioni dell'intero governo, i gruppi del centro sulla difesa ad oltranza dello stesso governo. <I1 punto — ha detto il sen. Pastore — è di vedere se vi sono state interferenze del governo sulla polizia e sulla Magistratura, se la polizia ha fatto o no il suo dovere >. Ma nè lui nè gli altri oratori della sua parte hanno potuto far altro che dare per dimostrato ciò che, invece, è ancora da dimostrare e che lo potrà essere compiutamente solo al termine della vicenda giudiziaria in corso. La maggioranza, di conseguenza, ha potuto con relativa facilità respingere l'attacco. Favorita, In un certo senso, dal gioco troppo scoperto del suoi stessi avversari, la maggioranza si troverà così dopodomani, al momento del voto, solidale e compatta. E' intenzione, anzi, del Presidente del Consiglio, secondo le anticipazioni che si sono cominciate a dare sul tenore del suo discorso, di non limitarsi su una linea difensiva, ma di accettare la sfida sul terreno che gli è stato proposto — quello della « moralità > e della < moralizzazione > — con una energia ed un rigore logico che, sempre secondo gli ufficiosi, < non potranno lasciare negli uomini di buona fede adito a dubbi sulla rettilineità dell'azione governativa in ogni momento, da quando il nome del figlio dell'on. Piccioni fu fatto sino ad oggi >. Nè, del resto, 1 responsabili dei partiti governativi si stanno comportando diversamente. Oggi è stato espresso in forma ufficiale il punto di vista dei socialdemocratici ed in un ordine del giorno votato dai loro gruppi parlamentari si legge che il PSDI, riaffermando la sua volontà di perseverare nell'azione svolta a moralizzare la vita pubblica, sicuro che l'azione della Magistratura condurrà presto alla conclusione della vicenda che tanto commuove la pubblica opinione, mette peraltro in guardia il Paese « contro ogni speculazione scandalistica Intesa a sminuire la fiducia nelle libere istituzioni demo cratiche >. Hanno espresso il loro pensiero anche i liberali schierandosi sulle stesse posizioni; ed ha parlato infine lo stesso segretario della D. C. Fanfani. < Sostiamo un momento — ha detto Fanfani nel corso di un discorso rivolto ad alcuni dirìgenti provinciali del partito — per dire alla nazione, preoccupata ed ansiosa di recenti vicende, che la Democrazia Cristiana auspica una chiara, ma pronta decisione definitiva della Magistratura in questo ed in ogni momento. Ma, a prevenire turbamenti ulteriori dell'opinione pubblica, la D. C. incoraggerà ogni assennato ed obbiettivo sforzo diretto ad eliminare dalla vita pubblica costumi, usanze, facilonerie riprovevoli. Fedele a questa linea di condotta, la D. C. non si prestorà ai giuochi di speculazione politica nè commetterà debolezze capaci di compromettere la stabilità degli istituti, la collaborazione tra le forze democratiche, la continuità della azione del governo diretta ad incrementare il progresso civile e sociale della nazione in condizioni di libertà e di dignità >. Appare chiaro da queste va¬ rie prese di posizione come la attenzione dei gruppi democratici sia per il momento tutta polarizzata su quella che si potrebbe definire la prima fase della situazione politica provocata dagli sviluppi dell'* affare Montesi ». L'opposizione di sinistra (quella di destra appare piuttosto disorientata e la sua voce non si fa molto sentire in questi giorni) ha cercato dì spingere a fondo il suo giuoco e di volgere a suo favore la carica emotiva destata dalla vicenda giudiziaria rivolgendola contro il governo, I partiti che l'appoggiano, la classe politica che essi esprimono. Di fronte ad un simile attacco il primo essenziale compito era quello di ricondurre la realtà nei suoi limiti, denunciare la speculazione e la manovra, impedire che il processo ad alcune persone si trasformi in un processo alle istituzioni: è il compito, appunto, che democristiani, liberali, socialdemocratici, repubblicani stanno svolgendo in piena solidarietà d'intenti. Ciò non toglie che non si pensi fin d'ora alla possibilità di passare alla «seco Ida fase», una volta chiusa la prima. E sarebbe la fase in cui si prenderà atto di tutte le lezioni che la vicenda giudiziaria ha offerto sinora e delle altre che potrà offrire nel suoi Successivi sviluppi; quindi ci si dedicherà con nuova energia a quello « sforzo diretto ad eliminare dalla vita pubblica costumi, usanze, facilonerie riprovevoli» per il quale Fanfani ha oggi assicurato l'appoggio e l'incoraggiamento del partito di maggioranza. Proprio sull'autorità di queste parole del Segretario della D. C. si è incominciato a cercare di prevedere le forme ed i modi in cui potrà esplicarsi questa « seconda fase >. Nella riunione dei gruppi socialde mocratici qualcuno (come, ad esempio, l'on. Bonfantini) si ì fitto eco del malumore provocato dalla sostituzione di Martino con Ermini alla P. I. e si è chiesto se non sia venuto 111 I momento di pensare ad una revisione della compagine governativa. L'Agenzia ADE, portavoce dei repubblicani, premettendo che la maggioranza non farà mal cadere il governo sul terreno scelto dall'opposizione, ha aggiunto che tuttavia al momento opportuno governo e maggioranza dovranno valutare gli errori politici commessi e trarne le relative conseguenze. Di rincalzo, infine, è giunta l'Agenzia Italia a scrivere, dicendosi ispirata in ambienti responsabili: < E' presumibile che, a scadenza non troppo lontana, si renda necessaria una revisione della compagine governativa e dello stesso programma, anche se ciò non può essere fatto sotto l'assillo di attacchi indiscriminati... >. Si pensa ad un rimpasto, evidentemente, ma resta a vedere se lo si potrà o vorrà mantenere nel limiti di alcuni spostamenti fra i titolari del vari ministeri, o se non si trasformerà fatalmente in una crisi. E restano ancora a vedere 11 tempo ed i motivi che saranno scelti per aprire la strada alla revisione. Enzo Forcella

Persone citate: Bonfantini, Ermini, Fanfani, Montesi, Pastore, Piccioni, Scelba

Luoghi citati: Roma