Tre operai seppelliti in un pozzo dallo scoppio prematuro di una mina

Tre operai seppelliti in un pozzo dallo scoppio prematuro di una mina Sciagura sul lavoro in un bacino idroelettrico d'Alto Adige Tre operai seppelliti in un pozzo dallo scoppio prematuro di una mina La miccia difettosa è bruciata troppo in fretta - l compagni, storditi dall'esplosione, non si accorgono che tre sono scomparsi - Una nottedi scavi per ricuperare i cadaveri (Nostro servizio particolare) Sllandro, 22 settembre. Stanotte la quiete di Silandro, paese montano dell'Alto Adige, fu rotta da una grave notizia, portata da un minatore che giungeva affannato dall'Alta Valle Martello. Una terribile disgrazia era avvenuta in una galleria della diga che si sta costruendo a monte del paese. A quanto pareva, una mina era scoppiata prima del tempo; almeno tre minatori che stavano lavorando in galleria erano rimasti investiti e uccisi da una pioggia di macigni staccatisi dalla volta. Il minatore giunto dalla diga portava anche i nomi dei morti: Pietro Bertaga di 39 anni da Gargnano (Brescia! Pietro Fleischmann di 3.' e Giuseppe Reschmacher di 30, tutti e due nativi di Vai Ma .''0. Nel cuore deità notte, partivano le prime squadre di soccorso; anche il pretore di Silandro decideva immediatamente di salire al cantiere per un'inchiesta. Dopo la prima notizia, incompleta e confusa, per ore ed ore a Silandro non si riusci più a sapere altro sulla tragica miniera. La popolazione era affannata, si pensava che ci fossero altri morti. Solo gssipiù tardi cominciarono a giun ■ 11111111111 ■ 111111111 ■ 11 i 1111111111111 ■ 1 i ■ 111 ■ IF 1111 gere i primi partirolari sulla\Da sciagura. Da quattro anni si sta lavorando nell'Alta Valle Martello alla costruzione di un grandioso bacino idroelettrico per conto delle imprese « Torno » e « Sia ». La Valle a quota ZOOO appare sbarrata da una gigantesca diga in costruzione. E' stato qui che è avvenuta la sciagura. Erano le 19 circa di ieri sera, la montagna si addormentai^a in una grati pace. Nelle gallerie della diga i minatori avevano finito di preparare la serie dei fornelli di mine e vi dvevano già collocato la dinamite sistemando la rete delle micce. Il brillamento della volata di mine doveva conchiudere la giornata di lavoro. Una decina di minatori legati a una corda si eran calati in un pozzo profondo ho metri per accendere i fornelli di una decina di mine che dovevano frantumare un enorme lastrone di roccia. Terminato il lavoro, stavano risalendo verso l'orlo del pozzo per porsi al riparo. Non si affrettavano: sapevano con certezza.. per lunga esperienza, che diversi minuti erano necessari perchè le micce si consumassero. Era appena risonato lo squillo di tromba che dava il segnale di pericolo. Fu un attimo. Il silenzio della sera montana fu squarcia to da un improvviso boato le vatosi dal cuore della galleria e una vera tempesta di sassi si rovesciò per la valle. Una mina era scoppiata prima del tempo. Il gruppo degli operai, rimasto miracolosamente incoltane, aggrappato alle pareti della galleria, si arrampicò convnlsametite raggiungendo il culmine del pozzo. Era già l'imbrunire. Gli uomini, storditi e atterriti dalla morte che era passata loro vicina, non pe»isarojio a contarsi in quei nuvolone di polvere che si era alzato dalla galleria. Poco dopo notarono, sì, che tre loro compagni, il Bertaga, il Fleischti(in 11 e il Reschmacher erano assenti, ma pensarono che si fossero recuti alla mensu del cantiere per la cena. Solo quando giunsero nella baracca della mensa, si accorsero che i tre non erano arrivati; fu allora che pensarono alla sciagura. Gli operai ritornarono di corsa affannati, verso la bocca del pozzo. Era notte, il fondo era nero, non si udiva un lamento. Accesero le loro lampade, si calarono nel fondo della galleria, coperto di massi crollati in seguito all'esplosione. Per tutta la notte i minatori si accanirono con i picconi per farsi largo fra i massi. Ma solo alle tre del mattino, spostati due macigni, apparve il primo cadavere, straziato. I corpi degli altri due ueiituajio trovati soltanto in mattinata. I tre infelici ai momento dell'esplosione stavano nel centro della galleria. Lo scoppio li aveva colpiti in pieno straziando i loro corpi, che precipitavano in fondo al pozzo, alla profondità di quaranta metri, rimanendo seppelliti sotto una pioggia di massi. Le tre salme sono state composte dai compagni iti rustiche bare e collocate in una chiesetta alpina dedicata a Santa Maria, che sorge nei pressi della diga. I minatori angosciati, nei loro abiti di lavoro, vegliano i compagni morti. Carabinieri e funzionari di p, s. si sono recati sul posto onde accertare le cause della sciagura. In base alle prime risultanze, pare che essa vada imputata a una miccia difettosa, consumatasi prima del tempo. Per tutta la giornata, il lavoro nella galleria è stato sospeso in segno di lutto. L g-

Persone citate: Giuseppe Reschmacher, La Valle, Pietro Fleischmann

Luoghi citati: Brescia, Gargnano, Silandro