La polizia di negozio in negozio alla ricerca di otto polli infetti

La polizia di negozio in negozio alla ricerca di otto polli infetti La polizia di negozio in negozio alla ricerca di otto polli infetti L'allarme nella zona di San Salvano e di Barriera Nizza - Nessuna traccia del commerciante che li ha comprati - Escluso ogni pericolo di morte La polizia, durante tutta la giornata di ieri, è andata a caccia di polli. Non si tratta di una battuta di spirito: effettivamente ieri decine di agenti, al comando di sottufficiali e funzionari, hanno perlustrato 1 quartieri di San Salvarlo e di Barriera di Nizza alla ricerca di otto polli venduti in Torino e colpiti da infezione bacterica detta comunemente « peste dei polli ». L'allarme è venuto da un paese sito a pochi chilometri da Fossano. Giovedì pomeriggio un commerciante di uova e pollame, tal Giovanni Bersone, per ora non meglio identificato, si recava in questo paese e comperava da un contadino, proprietario di una piccola cascina, una cesta contenente otto polli morti: le bestie avevano un bell'aspetto, parevano sanissime e ti Bersone, dopo aver pagato l'importo, si allontanava, dichiarando che avrebbe venduto la merce il giorno dopo, cioè ieri, nelle sue zone preferite, cioè i quartieri di San Salvarlo e Barrie• ra di Nizza in Torino. Il commerciante se n'era andato da non più di un quarto d'ora allorché il contadino, recatosi nel pollaio, s'avvedeva con doloroso stupore che, ad una ad una, tutte li bestie morivano. Ormai cinquanta e più erano a terra stecchite e altre cinquanta agonizzavano. Correva a chiamare il veterinario, domiciliato nelle immediate vicinanze, e 11 veterinario, un quarto d'ora dopo, sentenziava « peste dei polli ». Allora il contadino parlava degli otto polli appena venduti al commerciante torinese. E il veterinario replicava: «Ma anche quelle otto bestie erano certamente infette! Bisogna scovare quell'uomo e fermarlo! ». Ma il Bersone aveva già lasciato il paese con' un mezzo non identificato. Il contadino e 11 veterinario si precipitavano a Fossano, sperando di trovare il Bersone al treno per Torino. Ma il commerciante non c'era, con ogni probabilità era partito alla volta di Torino con una macchina o un camioncino. I carabinieri dì Fossano. avvertiti, segnalavano il fatto alla Questura di Torino. Qui i funzionari si preoccupavano subito di sapere di quali e quanti pericoli potevano esser causa gli otto polli infetti: l'autorità sanitaria, Interpellata, rispondeva subito escludendo senz'altro pericoli mortali: la carne, lessata od arrostita, avrebbe provocato disturbi intestinali di entità non molto grave e In ogni modo facilmente e rapidamente eliminabili. Comunque era bene togliere con sollecitudine gli otto polli dalla circolazione per, evitare che in partlcolar modo I bambini ne mangiassero. Fonogrammi di segnalazione venivano inviati a tutti 1 commissariati, cittadini, specie a quelli di S. Salvarlo e Nizza. E le ricerche cominciavano nella notte e si protraevano sino a ieri sera. Gli agenti visitavano negozi, rivendite, mercati, ristoranti, osterie ricercando gli otto polli e chiedendo notizie del Bersone. Ma purtroppo le indagini non portavano ad alcun risultato positivo. Irreperibili i polli, irreperibile il Bersone: si affacicava l'ipotesi che il commerciante, non visto ieri nelle zone dr. lui abitualmente frequentate, abbia venduto la merce altrove. Ripetiamo però che non esista pericolo mortale, nè pericolo di avvelenamento grave.

Persone citate: Barriera Nizza, Giovanni Bersone