Incredibile stoicismo di un operaio travolto e ferito dal crollo di un muro

Incredibile stoicismo di un operaio travolto e ferito dal crollo di un muro Precipita per IO metri In un cantiere di demolizione in c. Francia Incredibile stoicismo di un operaio travolto e ferito dal crollo di un muro Liberato dalle macerie dichiara ai compagni stupefatti: "E' niente, mi basterà un po' di riposo,, - Poi va a casa a piedi: aveva il bacino e la gamba fratturati Sembra Impossibile che un uomo riesca a percorrere un lungo tratto di strada a piedi, senza accorgersi di aTere il bacino e una gamba fratturati. Eppure un episodio del genere è accaduto, e 11 protagonista si è deciso solo ventiqùattr'ore dopo a farsi ricoverare all'ospedale. Giovedì pomeriggio l'operaio Amedeo Bortoletto, di 27 anni, abitante in via Santa Chiara 15, lavorava in un cantiere edile, al numero 37 di corso Francia. Il suo compito consisteva nel demoire un muro perimetrale, a colpi di piccone. In piedi sul muro, all'altezza del secondo plano e a dicci metri dal suolo, 11 Bortoletto sgretolava di buona lena i mattoni e l'intonaco, senza immaginare 11 pericolo che lo sovrastava: il cedimento di una trave, che provocò 11 crollo parziale del muro e la caduta dell'operalo nello scantinato, poiché i pavimenti del vecchio stabile erano già stati demoliti. Nonostante il pauroso volo, 11 Bortoletto riuscì a liberarsi da solo dalle macerie che lo avevano quasi completamento seppellito. Accusava un acuto dolore alla schiena e alla gamba sinistra, ma non se ne preoccupò: poteva camminare, sia pure a fatica, e pensò che si trattasse di semplici contusioni. I compagni di lavoro lo videro uscire nel cortile, pallido e impolverato. Si erano accorti del crollo ed erano accorsi, ma constatando che il Bortoletto appariva soltanto un po' stordito non insistettero per accompagnarlo al pronto soccorso. Dopo essersi lavato le mani e la faccia ad una fontanella, l'operaio disse che sarebbe andato a casa per mettersi a letto: qualche ora di riposo lo avrebbe certamente posto in condizioni di riprendere il lavoro, la mattina dopo. Ieri, invece, 1 dolori si fecero più acuti e il poveretto — cedendo alle esortaziozni dei familiari — si rassegnò ad andare all'ospedale di San Vito, con un'autoambulanza. I medici, dopo una minuziosa visita, gli dettero la brutta notizia: frattura del bacino e del femore sinistro, due mesi di degenza per le cure necessarie. — Due gruppi di muratori si sono accapigliati furiosamente in un cantiere di via Verres, ieri mattina verso le 10. La zuffa si è. conclusa con due feriti e con la denuncia degli aggressori alla autorità giudiziaria. I lavori, nel cantiere, sono affidati a due Imprese appaltataci : una di esse impiega manodopera a cottimo, l'altra la retribuisce invece a giornata. La disparità del trattamento è stata la causa della zuffa di ieri. I muratori pagati a cottimo rimproverarono i loro compagni pagati a giornata di esserer troppo lenti nel lavoro, accusandoli di danneggiarli economicamente, in quanto la soverchia lentezza degli uni impediva agli altri di produrre di più, e quindi di guadagnare un salario più elevato. La discussione assunse in breve un tono aspro, dalle proteste si passò agli insulti e infine alle percosse. Il gruppo degli operai tatto segno ai rimproveri si è scagliato — stando alla versione delle vittime — contro due della fazione avversaria, il venti¬ qTnpdrnteIbpnimtIartIIdrdntmccCoMnrdscgtn Il 11 MI I II 11 II II II 11 II I II l Illlllll llllllll III II II tl quattrenne Tommaso Parsa fu Tommaso e il ventunenne Leonardo Panetta di Vincenzo, tempestandolo di pugni e calci. A sedare la baruffa intervennero 1 dirigenti dele imprese. I due giovani fuirono accompagnati all'Astanteria Martini e medicati di ferite e contusioni al viso e alle braccia. I med ci li hanno giudicati guaribili in 12 giorni: quanto basta per procedere d'ufficio alla incriminazione dei responsabili, sotto la imputazione di lesioni volontarie. - Caduto su una lamiera, mentre lavorava in un cantiere edile, II mur -i Giuseppe Masin, di 28 anni, residente a San Mauro Torinese, in via Settimo 22, si è fratturato un femore. E' stato rico¬ IIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIlllllllllllllUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIUI verato all'ospedale San Vito con prognosi di tre mesi. — Pure vittima di una caduta è rimasta ieri la contadina Maria Bellono, di 61 anni, da Romano Canavese, mentre lavorava in un campo di granoturco. Ha riportato la frattura della tibia destra che i medici del San Vito hanno giudicato guaribile in 30 giorni. — Reggendo un lampadario, in un negozio sito in piazza Madonna degli Angeli, 11 fattorino SeveYino Baglioni, di 26 anni, è caduto malamente al suolo. All'ospedale di San Vito I sanitari, avendogli riscontrato ferite da taglio con fratture alle dita della mano destra, lo hanno ricoverato giudicandolo guaribile In un mese. IIIIIIIIIIIIIIIIIIilllllllllllllllllllllllllllllllllllllU L'operalo Amedeo Bortoletto IIIIIIlllMIIIIIIIIIIItllIIMIMIlllllllllIIIIIMIllIIIIIM

Persone citate: Amedeo Bortoletto, Baglioni, Bortoletto, Giuseppe Masin, Leonardo Panetta, Maria Bellono

Luoghi citati: Francia, Romano Canavese, San Mauro Torinese