I nuovi vestiti da sci e da caccia

I nuovi vestiti da sci e da caccia I nuovi vestiti da sci e da caccia Oggi si conclude a Sanremo il Festival della moda maschile In sessanta tinte diverse il costarne K 2 - Le tenute sportive (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 13 settembre. Con oggi il Festival della moda maschile è virtualmente finito. Domani sfileranno soltanto, come per un giro d'onore in pista, i campioni salutati con maggior calore dagli applausi del pubblico al loro primo apparire. Abbiamo veduto la linea classica ed i fuochi artificiali della fantasia: resta il genere sport. Di solito, esso attinge alla confezione di serie. I sarti vorrebbero sganciarlo da essa un tantino di più, sicuri che la vera eleganza non può prescindere dalla loro valentìa personale. E, nello sport, come del resto in tutta l'altra moda, quando arriva all'Improvviso, mira soprattutto a creare imbarazzi per i magazzini colmi, che così invecchiano di colpo, e per il loro approvvigionamento che non fa in tempo a seguire i dettami recenti, presentandosi con aria stantia anche se di ieri. Il nuovo, a quanto dicono, e come abbiamo veduto, concerne soprattutto 1 completi da yacht, e non riguarda poca gente. Per indossarne uno non |è affatto indispensabile posse dere uno yacht nè accingersi ad una crociera. Esso non è legato no al mare nè all'industria marinara. Una volta si portava giacca blu scuro con bottoni d'oro, pantaloni bianchi di flanella ed il solito berretto da capitano di Marina. Oggi la giacca preferisce il celeste azzurro, pantaloni di flanella chiarissima con bottoni e berretto dell'identico tessuto dei pantaloni o giacca. iiiiiiiniitiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiii Per i bottoni ' è tollerata la madreperla. I colori dei pantaloni e della giacca si possono anche invertire. Le scarpe bianche resistono. Equitazione. Negli ultimi anni le amazzoni si sono eccessivamente americanizzate, allontanandosi dal buon gusto del classico. Sono invitate a rimettersi in linea col fine Ottocento, specialmente per la gonna. Questa è studiata con tale arte da sembrare, al momento opportuno, abito da sera, e lascia alla donna il fascino della femminilità. Dicono che in Italia soltanto tre sarti sappiano confezionare gonne da amazzoni. Vien fatto ora di chiedersi che cosa c'entri l'amazzone con la moda maschile. In questo Festival si chiama « maschile » non soltanto ciò che riguarda il vestire dell'uomo, ma tutte le vesti che nascono da sarti maschili. Così abbiamo visto anche tailleurs per signora. E così Marcella, Jenny, Malvy, indossatrici che hanno presentato sulla pedana costumi da sci femminile, dovuti però all'immaginazione e all'ago dell'uomo. Grazioso un completo azzurro a bande nere variamente distribuite, cintura di cuoio tempestata di bottoncini di metallo, con guanti elastici ed impermeabili nello stesso tempo. Pare che vadano bene d'accordo pantaloni neri e giacca gialla, pantaloni di raso e pullover in filo di Scozia. Ma sopra un corpo di donna va quasi tutto bene. Più diffìcile è per l'uomo. Sempre in tema di sci, è vivamente sconsigliato l'insistere sulla giacca diversa dalla stoffa dei pantaloni: il tutt'uno sembra di rigore. In contrasto con la « linea H » c'è per lui la « linea V * che stringe i fianchi ed allarga il torace. Sarà difficile prescindere da tessuti recenti, come uno che imita il lino, pur restando figlio esclusivo della lana, e il gabardine indossato dagli scalatori del K2. Di questo ce n'è in sessanta tinte. Gli stessi scalatori del K2 ne avevano ognuno una diversa: Applaudita una giacca rovesciabile in gabardine di lana e popeline di cotone. Le giacche tendono ad un bottone solo, molto in basso. Anche la caccia ha le sue novità. Le giacche si presentano con profondo pieghe ai due lati della schiena e del davanti, maniche aperte sotto il giro per non impedire i movimenti rapidi, richiesti dalla necessità dì fucilare la selvaggina all'improvviso. Qualche costume è cosi elegante, dagli stivaletti al foulard, da far sperare che il cacciatore lo indossi per vanità, evitando di sciuparlo con l'inoltrarsi per campi e siepi, lasciando così in pace il più gran numero possibile delle creature del buon Dio. a. a.

Luoghi citati: Italia, Sanremo, Scozia