Il padre della giovane cameriera intende presentare una denuncia

Il padre della giovane cameriera intende presentare una denuncia Ima ragaxma suicida a Borgomanero Il padre della giovane cameriera intende presentare una denuncia Egli accasa la famiglia presso cui la figlia era ospite - Un punto oscuro del dramma (Dal nostro inviato speciale) Borgomanero, 7 settembre. Stamattina il perito prof. Cavallazzi dell'Istituto di medicina legale di Milano, ha compiuto nella sala mortuaria di Borgomanero l'autopsia di Maria Teresa Vallerani, la giovanissima cameriera che venerdì si è uccisa gettandosi sotto li treno. L'esame necroscopico è terminato prima di mezzogiorno; dopodiché il Pretore ha firmato il « nulla osta > per la sepoltura. Il perito ha chiesto quaranta giorni per rispondere ai quesiti prospettati dall'autorità inquirente; la sua indagine non sarà limitata alla ricostruzione materiale del fatto luttuoso, ma dovrà far luce sull'intera personalità della sventurata ragazza: il suo stato di salute, le sue condizioni fisiologiche e mentali, gli antecedenti familiari che possano eventualmente far pensare ad una predisposizione ereditaria al suicidio. In un'altra direzione indagano frattanto, per incarico del Pretore, i carabinieri di Borgomanero, che cercano di vagliare l'attendibilità della tremenda accusa scagliata dalia ragazza contro il signor Gau¬ denzio Vecchi, presso il quale prestava servizio. € Ho trovato l'amore... ma debbo lasciarlo », ha scritto la ragazza in uno di quei bigliettini impregnati del suo sangue che ora sono all'esame delle autorità. Come interpretare questo drammatico grido? A Soriso, il paese natale della ragazza, l'interpretazione è una sola e sembra confermata da molte prove: Maria Teresa era fidanzata con un giovane carabiniere siciliano, fino a qualche tempo fa in servizio a Borgomanero. Proprio oggi, mentre nella casetta di Soriso arrivava il feretro, il postino recapitava una cartolina proveniente dalla Sicilia ed indirizzata alla infelice ragazza: «Ti penso sempre, tuo Giuseppe ». Giuseppe, il fidanzato lontano di Maria Teresa, non sa anco- a o 0 ti euo iaadi o, lta a- ra quale sorte abbia scelto ter sè la sua innamorata. Ma dunque, perchè il suici dio? Seguiamo le piste della ragazza nella sventurata giornata dì venerdì: uscì dì casa di buon mattino. Sua prima preoccupazione fu di recarsi nel vicino paese di Gozzano presso una signora amica- di famiglia a ritirare il famoso paio di scarpe di vitello bianco che sono all'origine della buia storia: Maria Teresa le aveva depositate colà, forse per non provocare nuovi rimproveri dalla famiglia. Perchè decise di ritirarle? Evidentemente aveva in animo di affermare clamorosamente una sua verità calzandole nel momento tragico della morte che già meditava in cuor suo. Quelle scarpe ella diceva, le erano state regalate dal signor Gaudenzio; la tesi contraria, come sapete, afferma che erano state rubate dalla ragazza. Perchè poi il signor Gaudenzio, nei giorni in cui moglie e eua a o liiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiMiiiiiiiiiiiiiillilimiillillllllili suocera si trovavano al mare, avrebbe sentito 11 bisogno di regalare queste scarpe alla cameriera è appunto ' uno dei lati, oscuri ed equivoci del dramma, « Se torno in quella casa — protestava Maria Teresa qualche giorno fa — vi faccio uno scandalo ». Ma ripercorriamo l'itinerario di Maria Teresa da Gozzano a Borgomanero, con ai piedi le scarpe bianche della sua amara disperazione. Verso le ore 10, si reca da un'amica di Borgo per farsi « prestare » matita e fogliettlni, la matita ed i fogliettini che le serviranno per il suo straziante addio alla vita. Da quell'ora fino al tramonto, non si sa nulla di Maria Teresa; nè chi abbia visto, nò che strada abbia percorso. Il venerdì è giorno di mercato, a Borgomanero, e la ragazza sapeva che il suo «principale », Gaudenzio Vecchi, si trovava in piazza con il banchetto delle calzature. Tentò di avvicinarlo, provò forse di rivolgergli la parola? Nulla si sa. L'uomo che la sventurata accusa chiaramente di violenza nei suoi confronti, respinge con forza ogni insinuazione. La ragazza, in ogni modo, trovò verso sera il coraggio della disperazione. Stasera, a Soriso, Maria Teresa è scesa nella tomba di famiglia. Il paese, commosso, ha partecipato con sincero cordoglio al rito funebre. Non è mancata, alla povera salma, la benedizione del parroco e l'accompagnamento religioso fino al camposanto. Questo non significa già che vi siano dubbi sulla natura del suo gesto — suicidio — ma piuttosto che l'autorità religiosa considera con umana pietà il dramma d'una minorenne, esasperata da un'accusa forse ingiusta e spinta sulla via della disperazione da un'atroce congiura di avvenimenti. A quanto si dice a Soriso, mai la ragazza mostrò d'essere stravagante o pessimista al punto di desiderare la morte: era anzi serena e gioviale, prima dell'episodio delle scarpette bianche. Si dice pure che il padre intenda denunciare il Vecchi e costituirsi parte civile in un futuro processò contro di lui, al quale egli muove l'accusa di avergli «rovinato la figlia ». Un fascio di garofani bianchi era deposto sulla bara, portata a spalle dai giovani di Soriso dall'abitazione al cimitero. Prima che la tomba si chiudesse, le ragazze che avevano accompagnato la Vallerani nell'ultimo viaggio le hanno mormorato un ultimo straziante saluto. 8- gh- Maria Teresa Vallerani