Un maniaco avrebbe già assassino quattro bimbi

Un maniaco avrebbe già assassino quattro bimbi I*A POLIZIA INGMmESE IN A Im Im A R M E Un maniaco avrebbe già assassino quattro bimbi La misteriosa vita d'una ex-attrice trovata bruciata nel suo alloggio Londra, 30 agosto. L'ispettore Colin Macdougall. uno tra i più quotati di Scotland Yard, è stato incaricato di far luce sull'angoscioso mistero che avvolge l'efferato assassinio, apparentemente senza motivo, di cui è rimasto vittima uno scolaro undicenne, certo William Harmer, nativo di Wigan nel Lancashire. Il bambino venne rinvenuto presso un deposito di immondizie nella notte di venerdì ancora in vita nonostante le numerose ferite di arma da taglio che ne avevano straziato il corpo. Prima di esalare l'ultimo respiro il fanciullo aveva avuto ancora la forza di prò- B^BBIZ geva in un baleno tra la popolazione del luogo che decideva di istituire un vero proprio servizio di vigilanza allo scopo di proteggere la vita dei fanciulli intenti ai loro giochi. Nel frattempo era anche corsa la voce che l'assassino del piccolo William fosse un individuo dai capelli biondi di circa un metro e ottanta di statura. Tale asserzione si basava sul fatto che circa 30 minuti prima che il piccino spirasse, un altro bimbo di sette anni, il piccolo Billy Mitchell, veniva avvicinato da uno sconosciuto «dal viso di fanciullo » il quale lo aveva costretto a seguirlo per un sentiero puntandogli un coltello al petto. Billy era stato tratto in salvo da due uomini del luogo che ,jn qucl momento passavano lungo la riva del fiume ed era- 1 no accorsi alle grida del pie- j colo terrorizzato. Al soprag (Nostro servizio particolare) .iche l'assassino di William sia |j0 stesso individuo incontrato ' j giungere dei due l'aggressore j fuggi, ma Billy aveva ben im-\presso il suo volto nella memoria ed è in base alla testimonianza del piccino che la polizia dà la caccia ad un uomo « dal viso di fanciullo ». Scotland Yard ritiene infatti da Billy, sul quale grava inol tre j; s0spetto di aver pugnaiJnt0 aUrì tre fanciulli. Si tratta indubbiamente di un € maniaco sanguinario » sulle cui tracce le stazioni di polizia dei centri viridi hanno immediatamente sguiyizagliato decine di agenti i quali battono la campagna appoggiati dagli abitanti del luogo che temono per la vita dei loro figli. Nel frattempo migliaia di fanciulli di entrambi i sessi dai tre anni in su vengono interrogati dagli agenti i quali cerca- I n t i M11 n 11111m1111 r i > 111 li 1111 ! 1111 li 111m11 li 111111 ■ n 1 udi iso ate to e, vo to nnuio il iva ò- Z oiolo ei hi. sa cica uva ti e, ni, io » a no. vo he o a- e- j g ) .ìw di ottenere informazioni sul a to misterioso assassino. Sino a questo momento tuttavia le ricerche si sono dimostrate infruttuose. Scotland Yard s'interessa iti questi giorni anche d'un altro misterioso fatto, ma questa volta non si tratta di delitto. Il fuoco di una sigaretta ha bruciato una dolina ed ha gettato luce sulla sua vita romanzesca. La vittima, conosciuta dai vicini come « Mamada X > è la sessantenne Ruth De Normann, attrice molto nota e applaudita vent'anni fa, specie per le sue interpretazioni di personaggi shakespeariani e che tra l'altro venne anche presentata a corte. Essa è stata rinvenuta morta, ieri, con il corpo cosparso di gravissime ustioni, sul pavimento della stanza da letto nella sua modesta casa di Brighton. I vicini avevano visto del fumo uscire dalla casa dell'attrice. La polizia ritiene che là De Normann abbia avuto un attacco cardiaco, e che la sigaretta ohe stava fumando le sia caduta di mano, appiccando fuoco al letto. Non si nutrono perciò sospetti sulla morte dell'ex-attrice, ma il mistero riguarda la sua vita. Una vita davvero stravagante, almeno negli ultimi sette anni. Ruth De Normann beveva copiosamente champagne, ma mangiava croste di pane; conduceva una vita miserrima, quasi da mendicante, ma contemporaneamente faceva indossare, d'inverno, alla propria gatta siamese, una pelliccia di zibellino. Una volta « Mada' j ma X > aveva dato a un mo- re j "c"° le ave«<* portato la m-\borsa del!a sPesa Ver soli cen- zeila oti lataui ei adi mnla di ai oa- to metri, una mancia di una sterlina (1700 lire). Nessuno sapeva nulla di lei, neppure il suo nome, era noto; si sapeva soltanto che fumava ininterrottamente una sigaretta dopo l'altra. Il fumo l'ha uccisa, aggra avando il male di cuore di cui ! soffriva, una sigaretta le ha!dato il colpo di grazia, tras-\formandola in una torcia uwmJna. I poliziotti che hanno perquisito oggi la casa della vìttima, si sono trovati a dover rovistare fra »nitcc/tt di scafo- i lette di sardine, vuote, gettate su preziosi tappeti persiani e | tra spazzature ammonticchia-,te sotto dipinti di notevole ua-!lore. La casa di < Madama X >, povera all'esterno e semi-cadente, contiene infatti mobilio cd oggetti d'arredamento preziosi, tra cui quadri, piccole statue, e fini porcellane. Gli armadi sono colmi di abiti e pellicce t un cofanetto è stipato chremfeludi gioielli. Da un libretto d'as-\ psegni usato, rinvenuto fra la spazzatura, erano stati staccati assegni per centinaia di sterline. Dov'è andato a finire questo denaro f E che c'era dietro la facciata della segreta vita di Ruth De Normannt E' stato oggi rintracciato il suo secondo marito, che vive nel Sud-Africa, ed è fratello di un Sottosegretario permanente al Ministero dei Lavori Pubblici. La polizia è alla ricerca di un uomo misterioso, battezzato dai vicini <. Mister X>, che visitava spesso, negli ultimi tempi, la De Normann. Pare si tratti di un chirurgo che secondo alcuni sarebbe stato l'amante dell'ex-attrice e secondo altri, addirittura suo figlio. Nel mondo del teatro parecchi vec- sespMn1MmEcchOsnè lag• ; i 11 > 1111 ■ 111 i<t 1111111111 t 111111 e 1111111 ì ì ■ 111 r ■ ■ i ■ 1111 ri ■ t ■ • chi attori ricordano di avere recitato insieme alla De Normann, la quale, nel 19SS, già affermatasi ed avviata ad una luminosa carriera si era d'im provviso ritirata dalla scena senza motivare la propria inesplicabile decisione. f s — —'

Persone citate: Billy Mitchell, Colin Macdougall, De Normann, Normann, Ruth De Normann, Ruth De Normannt, William Harmer

Luoghi citati: Londra