Il suicidio della sposa è un dramma della pazzia

Il suicidio della sposa è un dramma della pazzia Il suicidio della sposa è un dramma della pazzia La giovane mamma era stata colpita da un'ossessione caratteristica delle puerpere (Dal nostro inviato speciale) Novara, 26 agosto. Patetici e disparati i commenti suscitati a Novara dal suicidio della signora Rosanna Lazzarelli. Era giovane, era graziosa : andava d'accordo col marito; aveva due bei bambini, una di sette anni, uno di otto mesi. Perchè, ci si chiede, ha voluto troncare la sua vita, e in un modo così spietato verso Be stessa? Tra le molte ipotesi, una sola appare verosimile. Il suo sistema nervoso era gravemente malandato. Da alcuni anni la signora Lazzarelli era in cura presso un noto specialista di malattie mentali. Tutto fa ritenere che il gesto disperato sia stato messo in atto in un accesso particolarmente acuto di depressione psichica. Già altre volte ella aveva manifestato propositi BUicidl, che erano stati sviati dalla vigile presenza dei suoi famigliari. Ieri sera purtroppo la signora si trovava sola in casa. Rosanna Lazzarelli era apparsa molto indebolita dopo la nascita del piccolo Mauro, avvenuta otto mesi fa. Pare che le sue condizioni siano state aggravate da quella speciale forma di debolezza e d'intolleranza che talvolta colpisce le puerpere, dovuta appunto all'allattamento. Ella infatti aveva dovuto rinunziare a dare al bimbo il proprio latte. Una assidua vigilanza era stata stabilita attorno a lei da parte dei congiunti, e in particolare del marito, pur impegnato nella libreria di cui è titolare. Lei stessa seguiva metodicamente le cure, risoluta a guarire. Era tornata domenica da un periodo di villeggiatura trascorso su una spiaggia toscana, che pareva le avesse giovato. Che cosa dunque l'ha sconvolta ieri sera? Un improvviso smarrimento, un'insormontabile malinconia devono averla oppressa senza rimedio, nell'ora desolata che precede il buio e che muove le inquietudini. Dalla ricostruzione dei suol ultimi istanti si può dedurre che il gesto non è stato meditato, ma è nato da una decisione sorta improvvisa e ineluttabile. La conferma è data dalle stesse modalità del dramma. Si sa che le donne difficilmente bì danno la morte con un mezzo cruento, che le deturpi. Nel momento in cui rivolgono un supremo addio alla vita, esse non dimenticano la loro femminilità. Rosanna Lazzarelli ha rinunziato Invece a quest'estremo riserbo. Si è lanciata dal terzo piano a capofitto nella via; il suo viso ne è rimasto fracellato nel lungo volo. E' stato un gesto improvviso, guidato da una mente che in quegli attimi non ragionava più. Ella è sola in casa, 1 bambini sono dai nonni, il marito si prepara a chiudere il negozio e a risalire per il pranzo. Un dramma brevissimo. Ella non scrive un rigo, non dà alcuna spiegazione, non rivolge un addio a neasuno. E' spietata soprattutto con se stessa. E tuttavia quale oscura misura le fa togliere dal polso l'orologio e dal collo una catenina, per deporti bene in vista sopra un settimanale illustrato? E' in camera della bambina Spegne la luce, apre il balconcino, accosta uno sgabello al¬ la ringhiera. Vi sale, e saltagiù. Non un grido. Nè di terrore nè di disperazione. Quando si lancia, Rosanna Lazzarelli è già da un pezzo oltre la ragione g. f.

Persone citate: Lazzarelli, Rosanna Lazzarelli

Luoghi citati: Novara