Allontanata la sua bimba si spara un colpo al cuore

Allontanata la sua bimba si spara un colpo al cuore Allontanata la sua bimba si spara un colpo al cuore Il gesto disperato d'ima giovane inanima dopo un litigio col marito Milano, 24 agosto. Una giovane sposa, Maria Gallo, ha tentato la scorsa notte di uccidersi, nella sua abitazione in viale Montenero 22, sparandosi una rivoltellata al cuore. Le sue condizioni sono gravissime: i medici disperano di salvarla. In un primo momento qualcuno aveva pensato, anziché a un suicidio, a un delitto del marito della sventurata, la guardia notturna Potito Cirone, di 34 anni, pugliese. Ma alla luce delle ultime risultanze, i sospetti risultano infondati: la donna stessa, con un filo di voce, si è preoccupata fin dal primo momento di scagionare il marito. Al fondo del dramma vi è una triste ed amara storia. IlPotito era giunto a Milano al-cuni anni fa in cerca di fortuna 'ed aveva trovato ospitalità in casa del padre di Maria, in via Ciceri Visconti 104. Più tardi si occupò in uno stabilimento come operaio. I due giovani, vivendo sotto lo stesso tetto, intrecciarono un idillio che li portò all'altare. Dopo le nozze, poi, l'uomo, abbandonata la fabbrica, trovò lavoro come vigile not. turno, e si trasferì con la moglie in un piccolo appartamento di un vecchio palazzo in viale Montenero, a Porta Vittoria. Ma fin dai primi mesi, sorsero dei dissensi che cominciarono a scavare un solco fra i due coniugi. Nemmeno la nascita di una bimba, Dina, che ora ha soltanto quattro anni, valse a migliorare la situazione. Nella piccola famiglia, che vive in ristrettezze economiche, i disaccordi andavano sempre aumentando, finché si è giunti al dramma della scorsa notte. Evidentemente Maria Gallo, angosciata dall'oscuro avvenire che si preparava per lei e per la bambina, verso la quale nutriva un amore profondissimo, si sentiva al culmine della disperazione. Anche ieri sera, com'è stato accertato, sorse fra marito e moglie uno screzio, per motivi da nulla, su chi dovesse andare a comperar la cena. In quel momento in casa c'erano la piccola Dina e due sue amiche, figlie di un altro inquilino del palazzo. La donna pregò le bambine di uscire sul pianerottolo: < Andate un momento fuori — disse — che ho da parlare con il papà ». Poco dopo Potito Cirone entrava in camera da letto per indossare, come ogni sera, la divisa di vigile notturno; ma mentre infilava la giac- ca, la moglie gli strappò dalla cintura la rivoltella di servizio e si sparò un colpo in direzione del cuore. I sospetti che in un primo tempo si erano posati sul marito, erano dovuti a un parti'colare fatto: la pallottola era penetrata sotto l'ascella destra; in una posizione molto inconsueta per un suicida, a meno che lo sparatore non sia mancino. Per chiarire fra l'altro questo particolare, il Cirone è stato lungamente interrogato negli uffici del commissariato di Porta Vittoria. Ma è risultato in modo sicuro che la sventurata era appunto mancina.

Persone citate: Cirone, Maria Gallo, Potito Cirone

Luoghi citati: Milano