Intervista a Diano Marina con gli scampati dal rogo dell'aereo

Intervista a Diano Marina con gli scampati dal rogo dell'aereo Intervista a Diano Marina con gli scampati dal rogo dell'aereo Come avvenne il disastro di Blackbushe - Il guasto ad un motore subito dopo il decollo • La presenza di spirito di una ragazza (Nostro servizio particolare) Diano Marina, 17 agosto Quindici turisti, scampati dal rogo dell'aereo incendiatosi do. menica mattina a Blackbushe nel Surrey, sono arrivati sta- mane a Diano Marina, a bordo di un pullman proveniente da Nizza. Un'ora dopo erano sul- la spiaggia a fare il primo ba- Sno. Alcuni recano tuttora i fflarono^Derlre361 ^ Bdand Difworth capo della oimna unwortn, capo aena comitiva, è impiegato in un ufficio legale di Manchester: ha la gamba destra arrossata dalle ustioni; i coniugi Tillot la mentano un dolore al torace; la signorina Eleonora Stone — una bionda stenodattilograla di Wembley — si e "fatta medicare da un medico di Dia- no Marina una ferita alle lab-bra; la Stone, più che per il male, soffre per il timore che lo sfregio non guarisca al pun- to da scomparire, ma il medico l'ha rassicurata: il taglio è su- perflciale e non rimarrà la mi- nima traccia. Il disastro avvenne — come si sa — domenica mattina, verso le ore 11. A quell'ora Sull'apparecchio, un < Viking > bimotore, salirono 32 passegge- ri. P'u tre uomini di equipag- 8!° te U- comandante capitano E1 0 a Anderson, Beryl Rothwell: mente 37 persone. I 32 passeg gerì erano funzionari statali che partivano per trascorrere due settimane di vacanza a Diano Marina e a Mentone; tutti soci della Nalgo, un'or ganizzazione tra dipendenti statali, qualcosa come l'Ena( in Italia. L'apparecchio si mosse sul e la hostess complessiva- , u appareccnio si l'ampia pista e prese rapida- mente quota. La manovra riu- ^,.1 ,„., (ii.Il, »y-~ — In 111 minuti sei perfettamente. In 10 minuti l'aereo raggiunse circa 1 due- mila metri d'altezza. Ad untratto uno dei passeggeri vide, osservando dal finestrino, che una macchia scura si andava tendendo att0rno al moto- re sun'aja destra. Preoccupato mostrò la macchia al primo ufficiale Mac Dowel. Non esi- steva alcun dubbio: il motore latori, constatata l'impossibilità di proseguire, decisero di spegnere il motore avariato e 1 di tornare indietro adoperan done uno solo. Nessuno dei passeggeri si accorse dell'im'provviso cambiamento di rotta, La manovra di atterraggio con "n""!^ motore in funzio- Vv. " ^ V £ n sarebbe stata molto rischiosa: stava perdendo molto olio, in iquantltà preoccupante. Il capi-'tano Anderson e i suoi collabo-1 ; quando l'aereo ricomparve nel cielo di Blackbushe, la hostess avvertì i passeggeri di quanto stava per accadere e dei pericoli cui si andava incontro. Legati con le cinghie alle spal 'liere (lelle poltroncine, le mani strette sui bracciuoli, tutti ub- bjdi . trattenenrI„ n 1 D!aHOno' f>uasi trattenendo n respiro. « « Viking — racconta il caP° della comitiva Briand Dilworth con _ tono impassibiile — si abbasso adagio, ma toc cando terra urtò con la coda e si accasciò su di un fianco, strisciò con l'ala e fece due bai zi paurosi. Fummo tutti sbal lottati uno sull'altro. Poi ci tro; vammo avvolti in una impene1 trabile nube di fumo nero den sissimo. La hostess ebbe la prontezza di spirito d'aprire gli sportelli, compreso quello di si curezza, e riuscimmo così a gettarci fuori, mentre le vampate facevano scempio dell'aereo, riducendolo un ammasso di rottami incandescenti. La drammatica avventura sarebbe stata più che sufficiente a sconsigliare di ripartire in aereo per le vacanze, ma buona parte dei compo nenti la comitiva, dopo aver I subito una scrupolosa visita al ' vicino « Battle Hospital Rea-i I ,djng, decisero altrimenti e chiesero al direttore generale .della «Air Work» un secondo apparecchio per proseguire al più presto. Mister Archibald Hope non si fece ripetere la domanda e alle ore 18 uno scaglione di 15 superstiti de- jcollava — a bordo di un altro * Viking » — verso Nizza. Gli |altri, invece, dovevano rimane- re in osservazione; mezza dozZina di essi avevano subito te rite di una certa entità. Questa sera una telefonata da Londra ha avvertito la di- rezione dell'albergo di Diano Marina che un gruppo di cinque persone dimesse dall'ospedale è già in viaggio per raggiungere la Riviera dei fiori. Arriverà anche il signor Gusken, lo scozzese che, scoprendo per primo la macchia d'o-l Ho e dando in tempo l'aliarme, evitò la tragedia. I compagni gli preparano trionfali accoglienze. Gli «inglesi del Viking» — cosi sono stati battezzati dai villeggianti di Diano Marina! — hanno trascorso la giornata tranquillamente sdraiati sulla spiaggia. Pareva che, anziché dal rogo di un aereo, fossero reduci da un banale incidente d'auto. Anche miss Stone è meno preoccupata per la sua cicatrice; ha ripreso a darsi il rossetto sulle labbra. a. m.

Persone citate: Archibald Hope, Battle, Beryl Rothwell, Briand, Eleonora Stone, Tillot