I turisti in ritardo dormono anche sui tavolini dei caffè

I turisti in ritardo dormono anche sui tavolini dei caffè Non si trovano pio letti sulla Riviera Ligure I turisti in ritardo dormono anche sui tavolini dei caffè (Dal nostro inviato speciale) Riviera Ligure, 13 agosto. I treni da Torino a Ventimiglia, quelli senza scalo obbligatorio a Savona, sono partiti oggi quasi vuoti. Niente di straordinario, c'era più ben poco da portar via e d'altronde dove andare poi senza passare le notti come naufraghi in terraferma? 1 bollettini della Riviera Ligure, levante e ponente, da oltre una settimana segnalano « tutto occupato », alberghi, pensioni, case private, biliardi. E' vero che gli italiani si arrangiano sempre, ma oltre un limite di miracoli non si può andare e questo limite sembra superato. Ieri notte, ad Imperia, un caffè che lascia all'aperto le sue sedie potè vederle trasformateparzialmente in letti di occa-gione '., . . ,, . ... ..E' il ferragosto di tutti gli anni del dopoguerra, ma con un addensarsi di gente negli ultimi giorni per via del cat tivo tempo che tenne a casa i solitari, quelli cioè che per evitare la calca anticipavano ferragosto su date perso-nali. Ed è un bel ferragosto. L'alternarsi di giornate piovose a quelle calde ha determinato un clima medio senza traccia di solleone. Forse l'ideale della villeggiatura estiva è un sole annaffiato, con un servizio di ventilatori, ossia quello di oggi. E' anche un ferragosto di massa al quale partecipano tutte le categorie sociali. Sfogliando a caso un mucchietto di schedine di soggiorno in case private ho trovato: casalinghe 36, operai 14, agricoltori 11, impiegati 9, studenti e studentesse 7, stenodattilografe 4, musicisti 3. calzolai 2, avvocati 2, un industriale, un ferroviere, un rappresentante di commercio, un disegnatore, un intagliatore, un sarto, un disoccupato. Proprio così, alla parola «professione» era scritto «disoccupato». Tutto questo mondo ha naturalmente sete di mare e lo popola dall'alba al tramonto in densità diversa. A Bergeggi lo gusta magari in una sola fila di sedie a sdraio, ma a Spotorno, a Finale si assiepa già n una fungaia di ombrelloni che diventa sterminata ad Alassio. Questa spiaggia è un po' la regina di tutta la riviera ligure, senza per questo voler menomare il triangolo famoso Rapallo Santa Margherita Portofino e celebrità minori. C'è più spazio, più sabbia che non altrove. Le automobili fanno grappoli densi ma non soffocano per difficoltà di posteggio o rischi di imbottigliamento. Giacché abbiamo accennato a Rapallo, diremo in proposito]che l'esile striscia stradale da|S. Margherita a Portofino puoidiventare sovente una trappo-!la per i motorizzati. Di seraja Rapallo uno dice: andiamo 1a prendere un caffè a Porto-1flno? — entusiasmo degli ami-lci, partenza. C'è a disposizione un'automobile di grandi mezzi, ed è questione di dieci, quindici minuti. Ci vuole invece più di mezz'ora a superare i pochi chilometri dello stretto budello costiero tanta è la ressa, poi il parcheggio la inghiotte, sganciarsi è un problema, nel frattempo la via del ritorno si ostruisce, se ne riparlerà all'alba. Niente di male, Portofino è sempre una sosta incantevole. Vi si posso- "0 incontrare personaggi im 1 Portanti più che non altrove e fino a qualche giorno fa c'era pure il duca di Windsor ! con donna che egli preferì ad un trono. Si è già parlato di lui, ma lo voglio ricordare per un episodio gentile da nessuno ri ferito. Una signorina torinese n procinto di nozze, la signo jrina Ljly Bira, ha'acc0stato la coppia reale col suo fidanzato per chiedere al principe un autografo di buon augurio per il matrimonio imminente. Egli aderiva di buona grazia, e indicando la sua consorte disse all'uomo: « Io vi auguro di essere felice con questa bella creatura come io sono stato felice e sono felice con lei ». Tornando al nord, le spiagge brulicano a Diano Marina, Sanremo, Ospedaletti, Bordighera. In questa graziosa località protesissima nello sforzo di valorizzarsi turisticamente, come ben merita, c'è anche un « paradiso dei campeggiatori » ben fitto. Ne abbiamo visti anche a Ceriale, spinti addirittura fino al livello del mare dove la zona degli uliveti non riusciva più a contenerli. E ce ne sono un po' dappertutto: è facile incontrare sulla via Aurelia le automobili-chiocciola, ossia quelle con l'uomo che si porta dietro la sua casa. Villeggiatura sintetica ed autarchica, essa sfugge alle irritazioni nervose comuni: ne ha soltanto di particolari. Dove la riva del mare si imbroncia e con scogliere o pietroni alla rinfusa sembra negare ospitalità a chicchessia, vagano gli isolati e abbondano i pescatori con lenze ed apparecchi sottomarini. Dicono che da qualche anno i pesci vadano in villeggiatura proprio lo stesso giorno in cui i pescatori prendono le loro vacanze estive, ma qualcuno pigro rimane pur sempre su) posto. C'è inoltre chi li insegue in motobarca per catturarli ] Mostrandomi un curioso pe|sce un amico mi dice: E' il i più caro della Riviera. — Os!servo: — Sarà assai buono —. jRisponde lui: — E' immangia 1 bile —. Domando: — E allora 1come mai è così caro? — Rilsposta: — L'ho pescato io... Infine non è il costo che conta, ma il divertimento. Ognuno si diverte come può. C'è anche gente che affolla i cinematografi e la casa da gioco a Sanremo. Sempre a Sanremo, pienoni per la « Cavalleria », il « Rigoletto » e Xavier Cugat con la sua orchestra che infila una dietro l'altra rumbe, sambe, mambl, una scimmia che suona il pianoforte un'altra la chitarra. Statisticamente l'affluenza turistica supera in media del cinque per cento quella dello scorso anno, ma per apporto interno. L'estero è invariato. Notevole il passaggio dei nostri in Francia, frenato lo scorso anno dagli scioperi di oltre frontiera. Stracarichi i telefoni, ma si salvano con gentilezza e premura dal peso eccessivo. a. a.

Persone citate: Windsor, Xavier Cugat