Sanguinoso scontro a Pori Lyautey tra nazionalisti e polizia indigena

Sanguinoso scontro a Pori Lyautey tra nazionalisti e polizia indigena Calma In Tunisia, nuove tragedie in Jflaroeeo Sanguinoso scontro a Pori Lyautey tra nazionalisti e polizia indigena Gli incidenti provocati dall'ordine di sciopero dato ai negozianti del Bazar - La "caccia al francese,, dopo i primi conflitti - Due donne bianche sgozzate da fanatici m a r o o n l a e . , i e e e (Nostro servizio particolare) Rabat, 7 agosto. Le ultime ventiquattro ore in Marocco erano state lelativamente calme, e questa tranquillità, dopo i sanguinosi disordini dei giorni scorsi, aveva fatto giudicare assai verosimile la voce che i dirigenti delJTstiqlal (il partito nazionalista) avessero lanciato un appello alla pacificazione. Secondo questa voce, i capi nazionalisti chiedevano ai loro fedeli di porre termine agli attentati terroristici e agli atti di violenza, cosi da poter presentare alla Francia — in una atmosfera pia distesa ed atta alla conciliazione — un piano di richieste simili a quelle avanzate (con successo) dai nazionalisti in Tunisia. Anche la giornata di oggi, però, è 'stata funestata da gravissimi fatti di sangue. Fez — centro fino all'altro ieri dei peggiori disordini — è stata relativamente tranquilla, e colonne di scioperanti si sono limitate a dimostrazioni pacifiche; Invece a Port Lyautey, nel quartiere commerciale arabo, si sono avuti gravi disordini, culminati in un conflitto a fuoco fra nazionalisti e polizia. L'origine degli incidenti va ricercata nell'ordine di sciopero, che J'Istiqlal ha impartito a tutti i negozianti: phiudere i battenti per due settimane, in segn • dù protesta contro la cacciata del « legittimo sovrano ». Molti commercianti hanno obbedito all'ordine, la polizia cercava di far riaprire i negozi, gruppi di nazionalisti si aggiravano per il Bazar tentando di ostacolare l'opera della polizia. L'atmosfera si faceva tesa, con scontri sporadici e incidenti numerosi. L'episodio più grave doveva verificarsi però nel quartiere Diour Semillac, dove vivono molti europei insieme al marocchini. Lo scontro, dapprima limitato fra pattuglie nazionaliste e polizia indigena, è andato allargandosi fino ad una vera battaglia. Da una parte centinaia di fanatici nazionalisti accorrevano in aiuto ai loro compagni, ed iniziavano una vera caccia al francese; dall'altra llllllltlllllllilliiiliiiilliiiiiiillliiiil(lililll(llililiii reparti armati accorrevano in soccorso dei poliziotti e alla fine aprivano il fuoco. Quando l'ordine veniva ristabilito e la forza pubblica poteva stabilire il bilancio degli scontri, si trovava di fronte ad un impressionante spettacolo: per le strade giacevano nove morti e una trentina di feriti. Fra i morti, un soldato francese, un europeo non identificato, 3 indigeni e ben quattro donne. Di queste, due francesi e due marocchine; le donne francesi sono state atrocemente sgozzate all'arma bianca. Anche in Tunisia si sono avuti ancora oggi pochi incidenti sporadici; però la calma sembra tornata nel Protettorato, e si ritiene che la situazione migliorerà ancora nei prossimi giorni, mentre verrà attuato H piano .di ri/orme concordato da Mendès-France. Oggi II Bey di Tunisi, Sidi el Animiti, ha approvato la lista governativa presentatagli dal Primo ministro Tahar Ben Animar. I nuovi ministri presteranno domani giuramento. Del nuovo governo fanno parte dieci ministri, fra i quali tre leaders del Neo-Destour, il partito dei nazionalisti. E' tra questi anche il direttore politico del partito, Mongi Slim, che venne rilasciato solo dieci giorni fa dai francesi che lo avevano arrestato. a. V.

Persone citate: Port Lyautey

Luoghi citati: Francia, Marocco, Rabat, Tunisi, Tunisia