Nostro colloquio telefonico con John Hansen a Copenaghen

Nostro colloquio telefonico con John Hansen a Copenaghen Nostro colloquio telefonico con John Hansen a Copenaghen Il giocatore conferma che non intende più giocare-Diventerà rappresentante d'una ditta fabbricante di birra-Partirà comunque martedì per Torino per "sentire,, la Juventus - Praest arriva oggi o domani - Raynor a Villar Perosa Colloquio telefonico Torino- Copenaghen. All'altro capo del fji0 c'è John Hansen, la di scussa mezz'ala della Juventus, cn6i per non essersi presenta ta al raduno dei bianconeri, ha £atto scoppiare, cosi d'improv viso, uno di quei c casi » tanto fac;ii a nascere e tanto diffici jj a morire, nel mondo del caicio italiano. c Hansen, che cosa ha deci a0 di fare? r>ai momento in cuj 8i è diffusa la voce di un suo imprevisto abbandono del- . la carrjera calcistica, le noti ^ zie sul suo conto sj BOno ac. i cavallate le une alle altre, sen- ' za nessuna conferma definiti va. Può dirci qual'è la ve j rita? ». I La voce di John è chiarlssi \ ma, altrettanto chiara e netta ; la risposta: , «Non gioco più, mi ritiro. Una grande fabbrica di birra : mi ha offerto un ottimo posto, un posto da distributore gene rale in una estesa zona della Danimarca ed io ho deciso di ; accettare, anche perchè mia \ moglie preferisce vedermi si- ternato in patria. Ho avvertio la Juventus, perchè si cerasse un sostituto ed ora non vorrei proprio che qualcuno in talia mi accusasse di slealtà verso il club bianconero. Qui, a Copenaghen, ricevo un votro giornale sportivo ed ho appreso, con una certa sorpresa, l'eventualità di un mio rasferimento alla Lazio ». « E per quanto riguarda il Torino? ». «Un emissario della società granata mi ha telefonato e mi ha fatto un'offerta ». «E lei? ». « Io, l'ho già detto: lascio il calcio. Martedì prossimo parto da casa e faccio una scappata in Italia. Viaggerò in automobile, quindi conto di essere a Torino sabato o domenica ». « Qual'è lo scopo del suo viaggio? ».• «Ho logicamente da sistemare alcune cose mie. E desidero anche spiegare di persona che ho preferito troncare la carriera perchè il mio morale non funzionava a dovere: rendevo meno del previsto e, per giocare solo così così, stimo meglio impormi lo stop ». « La sua decisione è sicura al cento per cento? Nessuna possibilità di pentimenti e di marce indietro? ». «Non ho ancora firmato il contratto con la ditta di birra, ma non credo in un mio dietro-front. Per fermarmi in Italia dovrebbero offrirmi una grandissima somma, in altre parole, l'offerta dovrebbe essere tale da rendere da parte mia impossibile il rifiuto. Ma, le ripeto, penso di no. La questione mi sembra chiusa e non la riaprirò ». « Ha visto Praest? ». « Sì, è già partito per Torino, dove arriverà domenica, per presentarsi in tempo lunedi a Villar Perosa. L'ho incaricato di salutare tutti i miei compagni di squadra ». Poi Hansen da intervistato diventa intervistatore. « Dica lei, adesso, che novità ci sono nella Juventus?». « Poche, che si sappia, ad eccezione del notevole effetto suscitato dalle notizie che la riguardano ». « Sono stati venduti Muccinelli e Bertuccelli? ». « No, non ancora, almeno fino ad oggi ». « E quali acquisti sono stati fatti? Chi verrà a sostituirmi? ». « Si mormorano dei nomi tra le quinte, niente di preciso, però. E c'è anche chi ritiene che il numero 10 della Juventus sia ancora per quest'anno un certo John Hansen. Che gliene pare? ». La risposta stavolta non viene subito. Poi John sbotta: « No, no, ho scelto la birra, ormai. E arrivederci fra qualche giorno a Torino ». Comunicazione interrotta. Alla Juventus, mezz'ala sinistra cercasi. A meno che Hansen, all'ultimo momento, nonostante le molte affermazioni, non cambi parere. Fin qui la telefonata con Copenaghen. Per il caso J. Hansen, bisognerà quindi attendere l'arrivo del danese e i risultati dei colloqui che il giocatore avrà con i dirigenti juventini. Sempre in alto mare la questione Bertuccelli e Muccinelli. Il terzino è venuto ieri a Torino per sollecitare il suo trasferimento alla Roma; sono stati iniziati colloqui telefonici sia con il presidente avv. Gianni Agnelli, attualmente fuori Torino, che con i responsabili romanisti. Per ora comunque nulla di deciso. Ieri è andato a Villar Perosa il direttore tecnico bianconero Raynor. L'inglese, giunto a Torino, ha avuto uno scambio di idee con i dirigenti juventini, ed in serata si è recato a trovare i giocatori. La sua è stata comunque una semplice visita di cortesia. E' rientrato quasi subito nella nostra città, per sistemare le pratiche di soggiorno in Italia. Per ora non sono stati ancora fissati i compiti del nuovo tecnico juventino. La squadra rimarrà affidata interamente alle cure di Olivieri. Le mansioni di Raynor saranno stabilite in un secondo momento, quando avrà cominciato a conoscere un po' la nostra lingua. E' stato siglato ieri a Milano un compromesso per il passaggio di Antoniotti dalla Lazio al Torino. Il documento diventerà esecutivo soltanto se la squadra romana riuscirà ad avere un altro giocatore d'attacco, con cui sono state allacciate trattative con buona possibilità di conclusione. g. b.