Una francese arrestata per il suicidio del marito

Una francese arrestata per il suicidio del marito Una francese arrestata per il suicidio del marito La donna non si era voluta riconciliare e non aveva creduto al tragico proposito ; (Nostro servizio particolare) Parigi, 4 agosto. I Da oggi gli innamorati francesi posseggono, grazie alla giustizia, un argomento di primissima forza per flettere la resistenza della persona amata: « Cedi o mi uccido ». Questo ricatto che finora fa- ceva soltanto sorridere per-cile di solito la minaccia nonviene mai messa in atto, non fa sorridere più: l'indifferenteche non ne tiene conto corre il rischio di anc'arp in prigio- ne se l'innamorato si uccide davvero. Questa disavventura è capi-tata ad una giovane donna, Henriette Burel, che è rima- sta sorda agli appelli del ma- rito Eugène Caron, da cui si era separata. Essa è stata ar-. restata per « rifiuto di assi-istenza a persona in pericolo » ne non riesce, nemmeno ora jche è in carcere, a capire be- ine quale delitto abbia effetti- vamente commesso. Eugène Caron ed Henriette Burel si sposarono tre anni fa ed ebbero poc0 dopo una fi- ,glia, ma non andavano d'ac- , cordo perchè il marito, a tor- to o a ragione, era geloso e faceva alla moglie frequentiscenate. Alcuni mesi fa, stan- ca di quelle continue liti Hen-; riette abbandonò il domicilio ' coniugale e rifiutò a varie ri-prese di ritornarci. ; Una settimana fa Henriette riceveva un'altra lettera nella quale, come sempre, il maritouniva le solite suppliche ed iconsueti rimproveri alle di-'chiarazioni d'amore e, questavolta, aggiungeva una minac-eia: quella di togliersi la vita ' precisando: «Non devi crede- re che sia cinematografo. Ti amo sempre e ti stupisce for- se che un uomo si voglia uc- cidere per te che non lo me-| riti ». Come le altre volte, Henriet- Ite gettò la lettera in un cas- setto e scrollò le spalle pensando alla minaccia del marito. Forse, pensava davvero di non meritare che un uomo si uccidesse per lei e non lo credeva possibile. Fatto sta che ieri incontrò la suocera, per caso, e scherzando le domandò: « Eugène non è ancora morto?» La vecchia donna 1 spalancò tanto d'occhi e do, mandò alla nuora se non fos | se pazza. « Niente affatto — , rispose la giovane donna — non sono pazza io, ma è paz zo Eugène che mi ha scritto di volersi ammazzare». Ed 1 aggiunse ironica: «Vuole for- 1 se un bel funerale con tanti fiori e la mia fotografìa sul j la bara. Per lei, che è sua ! madre, sarebbe cosa dolorosa, ) ma per conto mio non me ne 1 importa nulla ». 1 La vecchia signora Caron • non continuò la conversazio ine. Senza nemmeno salutare la nuora prese un tassì e si j fece condurre a casa del tì I glio che non aveva visto da ! due giorni. Bussò all'uscio e I non ebbe risposta. Le parve di sentire un odore di gas e .chiamò la portinaia aftinché l'aiutasse ad aprire con un ' grimaldello, ! Effettivamente il gas aveva j invaso l'appartamento ed in j cucina, disteso sul pavimen ! to. giaceva il cadavere di Eu1 gène Caron. Quando sono andati ad ar- | restarla, e le hanno detto il j motivo, la bella Henriette ha ! osservato: « Cosa ci potevo ,fare io?» I Se la le"?e viene applicata !alla lettera, Henriette può esisere condannata a tre anni di I carcere, ma il suo avvocato af- j ferma che la tesi della < non as i sistenza a persona in pericolo » inon lia ur>a base solida. Se gli ' uomini e le donne dovessero ; cedere ogni volta che l'inter- locutore minaccia di suicidar- !si, "on ci sarebbe più amore ipossibile. 1. m.

Persone citate: Caron, Henriet

Luoghi citati: Parigi