Il governo convoca le parti per la vertenza della San Giorgio

Il governo convoca le parti per la vertenza della San Giorgio Approvato dalla Camera un ©. ré. «j. dell'on* Pastore Il governo convoca le parti per la vertenza della San Giorgio L'on. Sceiba dichiara: a Per intanto ci impegniamo ad assicurare ai disoccupati vitto e pane per oltre un anno» - La legge elettorale per la Val d'Aosta: tesi contrastanti di Coggiola (com.) e Andreotti (d. c.) • I deputati andranno in vacanza solo il 4 agosto Roma, 28 luglio. I cLa Camera dei deputati an-|tedrà in vacanza il quattro ago-|nato e da oggi a quella data j zlavorerà a ritmo serrato sen-iDza interruzione, nemmeno per la domenica, per esaurire gli argomenti più urgenti all'ordine del giorno. Oggi si so^o avute due lunghe sedute. In quella antimeridiana è stata approvata all'unanimità, dopo breve discussione, la proroga al 31 ottobre prossimo dell'esercizio provvisorio; Nella seconda parte della seduta antimeridiana la Camera ha affrontato la discussione sulla legge elettorale per la Val d'Aosta. Qui la concordia che si era costituita per la proroga dell'esercizio provvisorio nsncnvntla.GlalassooGsi è subito dileguata Per la slegge elettorale della Val d'Ao-1 asta ci sono due progetti: uno|sgovernativo, che propone l'ado-iezione di un sistema maggioritario (quattro quinti del seggi alla lista o gruppo di liste che abbiano conseguito la maggioranza dei voti ed il restante quinto alla minoranza) ed un progetto di iniziativa parlamentare delle sinistre che vorrebbe, invece, l'applicazione sotnvsrqdel sistema proporzionale (i|lseggi ripartiti in esatta proporzione dei voti conseguiti da ciascuna lista). Su queste opposte posizioni si è svolto il dibattito. Gli interventi della sinistra sono stati tre: quello del relatore di minoranza on. Luzzatto (psi) e quelli degli onorevoli Coggiola del pei e JacometU del psi. Tutti e tre hanno accusato, in sostanza, la d. c. di volersi rivalere, dopo la sconfitta del sistema maggioritario subita il 7 giugno, imponendo sul piano regionale quella « legge truffa » che gli elettori hanno respinto sul plano nazionale. In particolare l'on. Coggiola ha osservato che non può destare sorpresa il fatto che il sistema elettorale prescelto dal governo per l'elezione del Consiglio regionale della Valle di Aosta si inspiri al criterio maggioritario anziché a quello proporzionale. Il governo ha ritenuto di potersi giustificare col parere espresso dal Consiglio della Valle; ma questo parere si riferiva al disegno di legge n. 3245 della precedente legislatura, venuto a cadere con lo scioglimento della Camera e del Senato. Sta di fatto che successivamente il Consiglio regionale, a modificazione del precedente parere, si è pronunziato a favore dell'adozione del sistema proporzionale puro e, anche se si tratti di una pronuncia non vincolante, non si può ignorare questa circostanza. Ha replicato alle accuse ed alle critiche l'on. Andreotti dai banchi democristiani. Stiano tranquilli i deputati dell'estrema — egli ha detto — che questo disegno di legge con 11 suo sistema maggioritario si riferisce alla situazione particolare della Val d'Aosta, e solo a quella. Esso non costituisce precedente e gli stessi comunisti lo sanno bene. Essi sanno che sin dal 1919 fu stabilito un trattamento speciale a base maggioritaria per la Val d'Aosta in considerazione della speciale situazione politica della regione per assicurarle una stabilità di governo. lI fatti hanno dimostrato che il Consiglio regionale uscito da quelle elezioni ha funzionato in modo soddisfacente. L'autonomia della Valle fSnon ne è stata affattoi compro-\messa, lo Stato ha corrisposto!alla regione notevoli somme,\che hanno consentito la realiz-'zazione di molte opere pubbli che, ed il governo per agevolare l'autonomia locale ha peremo tollerato certe situazioni delicate, come quella derivante dalla istituzione abusiva di un casinò da gioco. Il dibattito polemico fra maggioranza ed opposizione ha occupato interamente la seduta antitneridiana. Alle 14 è stato necessario sospendere la discussione sicché 11 voto definitivo sulla legge elettorale per la Valle d'Aosta si avrà domani. Si è poi passati allo svolgimento della mozione dell'on. Di Vittorio sulla liquidazione della San Giorgio di Genova. Il sindacalista comunista, come è noto, chiede l'immediata sospensione della liquidazione della società e la revoca dei licenziamenti già effettuati. L'on. De Marzio, del M.S.I., ha trattato in linea generale della incompatibilità fra una politica per la piena occupazione operaia e la politica di liberalizzazione che l'Italia persegue nel settore del commercio con l'estero, mentre il sindacalista d. c. on. Cappugi ha dichiarato di concordare in sostanza con Di Vittorio nelle accuse rivolte ai dirigenti della S. Giorgio per il fatto di aver assorbito ben quindici miliardi dell'I.R.I. senza essere riusciti a concretare e ad attuare un programma di riorganizzazione degli stabilimenti. In linea generale Cappugi si è dichiarato assai perplesso sulla situazione generale delle aziende I.R.I., Dopo l'on. Foà (p. s. 1.) ha preso infine la parola il ministro del bilancio on. Vanoni. Egli ha premesso alla sua replica una breve rievocazione della storia dell'I.R.1. a cominciare dell'* operazione di salvataggio bancario > che dette origine al complesso periodo della ricostruzione dopo i gravissimi danni calcolati in EOO miliardi circa subiti nel corso delle vicende belliche. Il ministro ha poi ricordato come le aziende I.R.I. si siano « risollevate dalle macerie aumentando la produzione in tutti i campi con percentuali che vanno dal 60 al 449 per cento rispetto al 1948 >. Venendo al problema della < San Giorgio >, Vanonl ha detto: « Non bisogna soprattutto dimenticare che originariamente la < San Giorgio > produceva per il 60 per cento materiale bellico e che dal '46 in poi l'azienda si è trovata di fronte alla necessità della riconversione, e che questa è una delle cause maggiori della I crisi. L.I.R.I., per tutelare l'in|teresse pubblico della conti|nuazione dell'attività dell'aj zienda, ha speso dal '46 al '53 iDen 30 miliardi; di essi, alme- no 15 miliardi sono stati spesi in perdita. Si vorrà convenire — ha detto Vanonl — che, di fronte ad una situazione simile, il governo non poteva non prendere delle decisioni onde non continuare una tale gestione In perdita. < Non si è proceduto però alla liquidazione della < San .Giorgio senza provvedere alla creazione di altre aziende laterali nelle quali è stato trasferito parto del lavoro e sono stati riassorbiti parte degli operai. Precisamente, di 4300 operai licenziati dalla < San Giorgio >, circa tremila sono stati riassorbiti nelle nuove 1 aziende. Se potrà essere ripre|sa la produzione su basi serie ieci economiche, vi è fondata speranza che anche gli altri operai siano riassorbiti col tempo >. Dopo questo discorso del ministro e dopo una serie di brevi interventi la seduta è stata sospesa per una mezz'ora su richiesta dell'on. Di Vittorio, il quale ha annunciato di voler |limitare la portata della sua msmpzcmcgpldsdmvddmf l 1111 t i i i r 111 : f 11 r i r 11 ] 111 ! i r 11 d 11111 r 11111 p ? t ■ [ 111111 mozione chiedendo la sospensione Immediata dei licenziamenti e l'inizio di trattative per il riassorbimento dei licenziati. Di Vittorio pensava di convincere i sindacaliBti d.c, ma non vi è riuscito. Alla ripresa è stata annunciata la presentazione del seguente ordine del giorno da parte dell'on. Pastore (d.c): < La Camera, preso atto delle dichiarazioni del ministro del Bilancio, ispirate al proposito di fronteggiare la dolorosa situazione dei lavoratori della " San Giorgio ", invita il ministro del Lavoro a promuovere l'immediata convocazione delle organizzazioni sindacali e del rappresentanti della Finmeccanica per la valutazione sindacale dei provvedimenti che dovrebbero accompagnare la progettata sistemazione dell'azienda e il piano di riassorbimento >. Di fronte a questo o.d.g. (che reca anche la firma del socialdemocratico on. Martone e che il governo dichiara di accettare) la Camera ha respinto a maggioranza la mozione Di Vittorio A motivare l'adesione del governo all'o.d.g. Pastore, il Presidente del Consiglio ha detto: craDrtospcsleqho1 r i ■ 11 r 11:11 i i : i m 11 t 11 ; 111 m i m m 11 t m ) m i r 1 « I quattromila licenziati circa si sono ridotti, per il riassorbimento nelle altre aziende create a latore, a 1300. Di questi 1300 oltre 250 saranno riassorbiti in altra azienda. Si tratta, in realtà, di solo 1000 operai... > (proteste violente a sinistra, urla, interventi del presidente J. SCELBA (riprendendo): On. colleghi: è necessario che qui si chiarisca bene come stanno le cose, perchè il Paese deve essere edotto con precisione di quanto si è dibattuto. Dunque ho detto che restano per ora senza lavoro soltanto mille operai, ma fossero anche i 1200 che voi dite, ad essi il governo ha assicurato un trattamento che garantisce il vitto ed il pane per oltre un anno ». Dopo queste dichiarazioni del Presidente del Consiglio e dopo altri brevi interventi, la Camera ha approvato l'ordine del giorno Pastore: la prima parte con il voto contrario delle sinistre, la seconda all'unanimità. Il Senato ha intrapreso stasera l'esame dell'ultimo bilancio di questa sessione, quello dei Trasporti, che si concluderà probabilmente nella serata di domani. 111 t ! i t ] 111 m i n m 11 m m 111 r 111:11 m 111 m 11 r i ! i ; m ■ i m 11:11 l > i (

Luoghi citati: Coggiola, Genova, Italia, Roma, Val D'aosta, Valle D'aosta, Valle Di Aosta