Un piano di Mendès-France per aumentare salari e consumi di Sandro Volta

Un piano di Mendès-France per aumentare salari e consumi Un piano di Mendès-France per aumentare salari e consumi Maggiorazioni mobili scaglionate in 18 mesi e legate all'incremento della produzione Un rimpasto con la partecipazione al governo dei socialisti? - Salito il prezzo dell'oro (Dal nostro corrispondente) Parigi, 27 luglio. Pierre Mendès-France, che è ritornato stamane a Parigi dalla breve villeggiatura di Marly-le-Roy, presenterà domani al Consiglio dei ministri il piano di espansione economica che ha redatto durante i 3 giorni passati in campagna. Egli affronta così il più difficile dei suoi compiti, quello per cui dovrà superare le opposizioni più accanite. Un primo esempio dei tentativi che verranno fatti per ostacolare la sua azione, si è già avuto in borsa, dove vi è stata sparsa la voce che il governo prepara un'operazione finanziaria di svalutazione del franco e, nonostante tale voce tendenziosa sia stata subito ufficialmente smentita, si è riusciti a provocare un sensibile aumento dell'oro e delle valute estere. L'ostilità contro il governo da parte di certe categorie privilegiate si spiega facilmente se si tiene conto che il piano di Mendès-France per uscire dall'attuale immobilismo ha, come base, l'aumento dei salari e il conseguente aumento dei consumi. Non c'è dubbio che i salari francesi sono oggi ad un livello insopportabilmente basso in relazione ai prezzi, e questo squilibrio provoca una contrazione dei consumi di cui risentono i danni non soltanto i ceti popolari, ma anche i commercianti e i produttori. Per difendere queste ultime categorie, i governi del passato non hanno saputo fare di meglio che elevare barriere doganali che impediscono l'entrata dei prodotti stranieri, cosicché tutti i provvedimenti rivolti ad ottenere un ribasso dei prezzi sono risultati finora effimeri e vani. Si è creata cosi una paradossale situazione che scontenta tutti, meno una piccola minoranza di speculatori, perchè paralizza il circuito economico della Nazione e, nello stesso tempo, fomenta lo spirito di rivolta della classe lavoratrice. Basterebbe ricordare le grandi agitazioni sociali avvenute durante il governo Lanlel, e principalmente lo sciopero dell'agosto scorso, per capire gli Immensi pericoli di questa situazione. Il piano economico di Pierre Mendès-France è rivolto dunque a spezzare l'insopportabile circolo chiuso creato dall'immobilismo, rivalutando i salari, ma senza mettere in pericolo l'attuale stabilità dei prezzi. A questo fine 11 Presidente del Consiglio si propone di valersi della concorrenza internazionale, liberalizzando una gran parte degli scambi con l'estero, oggi bloccati. In quanto ai salari, la sua formula consiste in un aumento scaglionato in varie tappe, da concludersi entro diciotto mesi, e legato all'aumento della produzione. L'aumento non sarà subito uniforme per tutti i salari, ma mobile a seconda dell'evoluzione produttiva delle diverse categorie industriali. Senza spostare il livello attuale del salario minimo garantito, l'aumento avverrà mediante la corresponsione di premi da parte delle singole imprese. Questo pomeriggio il Presidente del Consiglio ha avuto un lungo colloquio con il segretario del partito socialista, Guy Mollet, e la questione dei salari è stata ampiamente discussa. Il carattere sempre più coraggiosamente sociale, che il nuovo governo sta assumendo con questo piano di sviluppo economico, è tale da garantire d'altronde il pieno appoggio socialista. E' anzi molto probabile che, prima delle vacanze parlamentari, avverrà un rimpasto ministeriale per permettere ai socialisti di partecipare direttamente alle responsabilità del potere. Quanto alla democrazia cristiana, benché vi sia ancora una forte animosità da parte di molti dirigenti, dovuta più che altro a motivi di risentimento personale, è certo che il gruppo parlamentare, se vorrà tener fede alle affermazioni sociali ripetute in tutti i più recenti congressi del partito, non potrà opporsi al piano economico del governo. Sandro Volta

Persone citate: Guy Mollet

Luoghi citati: Parigi