Mescolavano nello zucchero piccoli frammenti di vetro
Mescolavano nello zucchero piccoli frammenti di vetro Mescolavano nello zucchero piccoli frammenti di vetro Secondo la denuncia, ess (Dal nostro corrispondente) Genova, 22 luglio. Bruno Mori, il bimbo di tre anni scampato miracolosamente a un'orribile morte, sta rapidamente rimettendosi. I frammenti di vetro scoperti nel suo. intestino — somministrati, secondo la denuncia, dai suoi fratellastri — non hanno per fortuna determinato lesioni nell'intestino. Il piccolo adesso lamenta soltanto lievi dolori al ventre che si succedono a intervalli sempre più lunghi. I sanitari continuano ad ogni modo a vigilarlo con assiduità, Questa mattina Bruno giocava felice fra le aiuole dei giardini pubblici di Voltri, accompagnpto dalla madre, Maria Mori in Garozzo. Sul viso del piccino è tornato il colorito roseo e lo sguardo è vivace. La madre non esita ad accusare i suoi quattro figli Andrea, di 22 anni, Luigi, di 20, Manlio, di 18, e Giuseppe, appena sedicenne, di avere tentano di assassinare il piccolo Bruno, nato da una relazione che la donna aveva avuto dopo la morte del marito, ucciso dai partigiani, con il signor G. C. residente in via Voltri Nuova 23. «Dopo che Bruno venne al mondo la mia casa si trasformò in un inferno — racconta la signora, alzando il sipario sopra un torbido retroscena familiare. — I miei primi quattro figli lo odiarono fin dal primo momento, considerandolo un disonore. Una volta, addirittura, non mi nascosero il proposito di ucciderlo. Il loro odio ebbe sfogo anche contro di me e subii percosse e maltrattamenti. I carabinieri hanno sporto una seconda denuncia nei loro confronti per questo reato >. I quattro giovani hanno ve¬ i avrebbero cercato di far mori ramente tentato di sopprimere l'innocente creatura facendole inghiottire pezzi di vetro? Certo è che nei primi giorni del mese in corso il fanciullo cominciò ad accusare dolori al ventre che, con il passar del tempo, divennero più frequenti e acuti. Impaurita, la madre chiamò il dott. Malaspina, che sottopose il piccolo ad una visita minuziosa. Constatata la eccezionale gravità del caso, il medico ordinò l'immediato ricovero all'istituto pediatrico Giannina Garlini di GenovaSturla, per ulteriori analisi. Il bimbo fu preso in cura dal dott. Sulas, vice-primario del reparto chirurgia, il quale, in base ad altri più approfonditi esami, confermò la diagnosi precedente, che cioè Bruno aveva ingerito frammenti di vetro. Non esisteva alcun dubbio. Stabilite con esattezza le cause del male, alla signora Mori nacque il tremendo sospetto che il piccino fosse la vittima dell'odio dei fratellastri e lo confidò ai carabinieri. Una perquisizione compiuta nella casa della disgraziata famiglia consentì di accertare un dato di fatto che poi dovrà risultare comunque fondamentale per l'inchiesta: nascosta sotto un letto e avvolta in un foglio di carta, fu trovata una lampadina a pezzi. Questa lampadina è oggi il principale elemento raccolto dall'accusa contro i quattro fratelli. Si suppone infatti che i Garozzo abbiano tritato il vetro della lampadina per mescerlo nello zucchero con il quale la madre addolciva il latte del piccolo Bruno. La prova definitiva del crimine fino ad ora non è stata raggiunta, ma gli indizi raccolti sono tali per cui della vicenda si occupa la Magistratura e l'inchiesta prosegue, condotta dal dott. Vito Napo- re il fratellino di 3 anni Il piccolo Bruno Mori (Tel.) litano, procuratore della Re pubblica. L'interrogatorio dei quattro fratelli non ha dato l'esito previsto, poiché essi si sono proclamati assolutamene te innocenti. Appare tuttavia inverosimile l'ipotesi che il piccino abbia potuto mangiare il vetro da sè tanto più che risulterebbe essere stato tritato in modo che 1 frammenti fossero impercettibili. A tarda ora si apprende che è s. incriminato, per iu tentata uccisione del bimbo, un quinto fratello, Bruno, di anni dodici, a. m.
Persone citate: Bruno Mori, Garozzo, Malaspina, Maria Mori, Sulas, Vito Napo
Luoghi citati: Genova
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