Una giovane si getta dal terio piano e si sfracella sul selciato della strada di Carlo Galante Garrone

Una giovane si getta dal terio piano e si sfracella sul selciato della strada Una giovane si getta dal terio piano e si sfracella sul selciato della strada La madre e i fratelli erano a tavola nella stanza accanto: sentono il rumore di una sedia che si rovescia e odono l'urlo • Morta dopo due ore di agonia Una ragazza di 19 anni s'è get tata dal terzo piano della sua abitazione, In corso San Martino 6 bis. si è sfracellata sul selciato ed è morta qualche ora dopo il suo ricovero all'ospedale. Al tragico fatto, accaduto ieri sera alle 20,30, hanno assistito numerose persone che transitavano per il corso. Ad un tratto la loro attenzione fu attratta da un urlo acutissimo, che sembrava lanciato da persona in preda a terrore e ad angoscia, a cui su bito segui un tonfo sordo. Solo due o tre persone ebbero la possibilità di scorgere un corpo ca dere dall'alto e schiacciarsi a terra e corsero verso il punto in cui giaceva immobile per portare il loro aiuto. Ad essi si unirono nu mero6i altri passanti che, pur non essendosi resi conto del tra gico Incidente, avevano tuttavia Intuito che qualcosa di grave doveva essere avvenuto. Agli occhi degli accorsi appariva una scena impressionante: a poca distanza dai marciapiede esterno dei portici giaceva riversa a terra una ragazza. Attorno al suo capo andava allargandosi una chiazza di sangue. La giovane respirava appena: era questo l'unico segno di vita. Quasi subito dal portone della casa segnata col numero 6 bis uscivano di corsa tre persone. SI precipitavano sconvolte verso la ragazza, la chiamavano per nome, si inginocchiavano accanto a lei piangendo disperatamente. Erano due fratelli della poveretta, Giovanni di 25 anni e Aldo di 12, e 3a ioreila Livia, di 20. Qualcuno nel frattempo aveva provveduto a chiamare un'autoambulanza della Croce Rossa, su cui la ragazza veniva caricata e trasportata all'ospedale Maria Vittoria, I sanitari la ricoveravano giudicandola in imminente pericolo di vita, poiché, oltre a ferite in più parti del corpo, la giovane aveva riportato la frattura del cranio. Nel corridoio Intanto si aggiravano angosciati il fratello maggiore e la sorella. Dalla porta che Immette nella sala operatori» si udivano p. ovenire di tanto in tanto 1 rantoli della sven¬ turata: la acena era straziante Dopo oltre due ore la porta si apriva e usciva un medico il quale mestamente annunciava loro che la giovane era morta. La polizia aveva nel frattempo iniziato indagini per accertare come si era svolta la sciagura. La giovane, Filomena Putignano, abitava con la madre, Rosina Rubino di 50 anni, e i fratelli al terzo piano dello stabile di corso S. Martino 6 bis. Era una bella ragazza, bruna di capelli, | formosa. Era venuta a Torino daiTorre Maggiore, in provincia di | Foggia, con la famiglia poco tempo fa. I parenti, interrogati hanno affermato che non era fi- danzata; faceva una vita molto, ritirata: stava quasi sempre in casa ad aiutare la mamma ch'è sofferente di cuore. Era di buon carattere, scherzava di frequente e volentieri. Non aveva mai dato segni di preoccupazioni o di nutrire dispiaceri. Tutto ciò è stato confermato dai coinquilini, i quali hanno aggiunto di non aver mai udito liti nella famiglia Putigna- ! Ino e di aver sempre ritenuto che, essi andassero d'accordo. Come è avvenuta la sciagura? ; Per il momento non è possibile ! dirlo. I fratelli della sventurata| hanno narrato al brigadiere Frassati, del commissariato Moncenisio, che ieri sera erano tutti a tavola quando la giovane, terminato prima 11 pasto, si è alzata, ha preso una seggiola ed è entrata nella camera da letto per andare, come al solito, a sedersi sul balcone. Essi hanno continuato a mangiare. D'un tratto — erano passati pochi minuti appena — hanno udito il rumore di una seggiola che si rovescia ed un urlo acuto. Spaventati sono corsi nella camera, hanno guardato verso 11 balcone: Filomena non c'era. Atterriti si sono affacciati sul corso e hanno visto la loro congiunta inanimata sul selciato. Stando alle dichiarazioni del familiari e degli inquilini dovrebbe dunque essere scartata l'ipotesi del suicidio. Sul posto è stata però raccolta la testimonianza di una Inquilina che dal quinto piano avrebbe visto la ragazza uscire sul balcone, salire sulla sedia, scavalcare la ringhiera, e abbandonarsi nel vuoto. La notizia della morte non è tata data alla madre poiché si teme che possa causarle un grave collasso; essa è già in preda ad una crisi da cui fu colta quando, affacciatasi al balcone, vide la figlia Inanimata in strada. Furto. — La scorsa notte, for zata una finestra, Ignoti sono pe | netrati nell'officina di Marcello Moiette a Balangero: hanno asportato materiale vario per mezzo milione. , Sottoscrizione Ìli memoria ■■ dell'aw. Dante Livio Bianco Ne( primo anniversario della ! morte di Dante Livio Bianco (che Iricorreva lunedi), un gruppo di amici dello scomparso si è fatto promotore d'una sottoscrizione per la raccolta di una somma che permetta d'istituire presso 11 Collegio , universitario di Torino, un posto dl fondazione di carattere perma- ; _. T ! "ente intitolato al suo nome. La | iniziativa è posta sotto l'egida di un Comitato d'onore, di cui ha ac consentito ad assumere la presidenza Luigi Einaudi. Le offerte possono essere inviate all'aw. Carlo Galante Garrone (corso Siccardl 11 bis, Torino) o all'avv. Carlo Sequi (via Pasu- bio 2, Roma). lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll Livia Putignano

Persone citate: Carlo Sequi, Dalla, Filomena Putignano, Frassati, Livia Putignano, Livio Bianco, Luigi Einaudi, Rosina Rubino

Luoghi citati: Balangero, Foggia, Moncenisio, Roma, Torino