I giocatori germanici sono tutti dilettanti

I giocatori germanici sono tutti dilettanti I giocatori germanici sono tutti dilettanti Imposta per legge un'attività proiessionale ai calciatori - Lo stipendio mensile di ciascuno resta compreso tra le 45 e le ?5 mila lire - Oggi il trionfale ingresso dei vincitori a Monaco (Dal nostro corrispondente) Bonn, 5 luglio. (Vice) «I dirigenti tedeschi — ci ha dichiarato questa sera un esperto della Federazione calcio di Francoforte commentando la vittoria di Berna — erano stati unanimi nelle loro previsioni: nella migliore delle Ipotesi, avevano detto, la nazionale tedesca non avrebbe conquistato nella graduatoria finale del campionato del mondo uno del primi quattro posti >. Queste dichiarazioni, che hanno il pregio di sintetizzare le impressioni, le reazioni e i commenti degli osservatori tedeschi al grande fatto del giorno, sembrano spiegare sufficientemente quella autenticaesplosione di entusiasmo che ha accolto l'annuncio dell'Inattesa vittoria. Ecco perchè oggi la stampa tedesca ha parlato concordemente di sensazionale, di incredibile, di miracolo e di straordinaria sorpresa. Il dodicesimo uomo Passata l'ondata di. euforia, quando si è trattato di tirare le somme del grande fatto sportivo e di pervenire a una conclusione, gli stessi tedeschi si sono chiesti 11 perchè e il come del loro successo, c Un'analisi completa dell' avvenimento — questo è il parere di altri esperti del calcio — richiede una più attenta e matura ri- n o e a l , r e e . e e l o o i a i ; r e S. flessione. Anche perchè gli elementi che hanno giocato in nostro favore sono molteplici. Tuttavia si' può dire che un fatto determinante nell'affermazione tedesca è stato il < cameratismo >, il senso dell'unità, l'affiatamento e in fondo anche la decisa volontà e lo spirito che ha animato l'undici >. Un bilancio della grande giornata' sarebbe tuttavia Incompleto se non si tenesse conto del < dodicesimo uomo > della nazionale tedesca, cioè a dire dell'impareggiabile allenatore Sepp Herberger, che l'opinione pubblica considera il principale artefice della vittoria. .Herberger è.un ex-giocatore e dal 1948 cura l'allenamento della nazionale con sistemi e criteri del tutto personali. Egli è insieme un teorico e un uomo dotato di non comune senso pratico. La sua concezione del gioco è racchiusa nel binomio: spirito aggressivo-armonia. E' Herberger l'arbitro indiscusso nella scelta degli uomini, è lui quello che impone ai < ragazzi > una disciplina di ferro. Un altro dirigente della federazione tedesca di calcio ci ha spiegato il meccanismo degli allenamenti. Ogni singolo elemento si addestra nell'ambito della proprio squadra regio naie e ogni singolo allenatore si tiene in stretto contatto con Herberger. I dati, le notizie e I rapporti forniti di volta in volta dai vari allenatori regionali, permettono poi a Herberger ad un certo punto di scegliere i suoi uomini con un criterio che raramente va incontro a delusioni. Quando è giunto il momento opportuno, Herberger raccoglie i suoi uomini in una specie di < seminario >: otto giorni di scuola sono sufficienti a Herberger per amalgamare e dare una fisionomia alla squadra che dovrà poi affrontare le competizioni internazionali. Questo sistema degli allenamenti in Beno alle varie squadre è determinato da un principio di ordine pratico: i giocatori della nazionale — questo è l'elemento sorprendente, messo vieppiù in luce dalla recente vittoria — non hanno difatti la possibilità di riunirsi troppo spesso e di seguire lunghi allenamenti comuni. Nessuno di loro, difatti, fa il giocatore di professione e tutti per legge devono svolgere un'altra attività. Ognuno di essi è legato ai propri interessi e al proprio lavoro nella propria città o nel proprio centro e il calcio costituisce per loro soltanto un'attività dilettantistica. Calciatori che lavorano Vediamo gli esempi c viventi >: Turek, il portiere della vittoriosa nazionale, è un impiegato del commercio e vive abitualmente a Dusseldorf; Posipal commercia in stoffe; Kohlmeyer è un impiegato; Eckel, il più giovane della squadra, fa il meccanico; Liebrich è impiegato presso una fabbrica di macchine da cucire; Mai divide il suo tempo fra il campo sportivo e la pasticceria; Rahn si guadagna la vita facendo l'autista a Essen; Morlock gestisce una tabaccheria di Norimberga; Otmar Walter (che ha la moglie italiana), passa la sua giornata in una stazione di servizio per automobili di Kaiserslautern; Fritz Walter, l'eroe del giorno, il < leggendario capitano ». come lo chiamano i tedeschi, cura gli affari della sua lavanderia automatica sempre a Kaiserslautern; Schàfer è un artista dell'acconciatura: trascorre otto obusdlrcdsafoalrclminmlggr ore al giorno a pettinare le belle signore di Colonia. Questi sono, in privato, gli uomini dell'undici tedesco. Una squadra di < dilettanti > quindi, che dedica al calcio le ore libere e le rare vacanze. Del resto, dicono, In Germania 11 calcio è come la poesia, non dà pane o non ne assicura a sufficienza. Una legge impone alle società,sportive di non offrire ai propri giocatori, assi o non assi, più di 500 marchi al mese, cioè a dire 75 mila lire Italiane. Questa cifra però è riservata solo, in casi eccezionali, ai maestri del pallone. In media gli stipendi mensili dei giuocatori tedeschi, ivi compresi, gli uomini della nazionale, si aggira sui 320 marchi, poco più di 45 mila lire italiane. Una vittoria all'attivo significa per il calciatore un guadagno netto di 20 marchi (3000 lire), un pareggio 10 (1500 lire), una sconfitta neanche un Pfennig. 11 cannoniere delle squadre tedesche, che dopo tanto correre e dopo tante prodezze riesce a mettere finalmente in rete un pallone, vince somme varianti dai 10 ai 40 marchi, cioè dalle 1500 alle 6000 lire. Le condizioni offerte dalla nazionale ai giocatori che a Berna hanno con quistato il campionato mon diale non erano d'altra parte molto allettanti: vitto e alloggio più 10 marchi giornalieri E quando i calciatori sono costretti per l'allenamento ad abbandonare la propria attivi tà e a seguire l'inflessibile signor Herberger, la Federazione calcio rimborsa soltanto le giornate di lavoro perdute. Tutto questo però non fa che accrescere la perplessità degli osservatori del < fenomeno tedesco » e induce a credere che gli atleti della Repubblica federale giochino veramente, come diceva oggi un giornale, con il cuore sulla punta del piedi. Forse — diceva ancora uno dei tanti commentatori dell'incontro di Berna — 11 grande segreto dei tedeschi è quello di saper pren¬ dere molto eul serio anche 1 loro innocenti hobbies: in questo caso il gioco del calcio. Una nota di cronaca: la squadra nazionale tedesca, reduce da Berna e rientrata in Germania, .ha sostato questa sera a Lindau e 11 trionfale ingresso a Monaco di Baviera, atteso da migliala di sportivi, è stato rinviato a domani.

Persone citate: Fritz Walter, Morlock, Otmar Walter, Rahn, Sepp Herberger