Rinuncia al piacere degli acuti di Enzo Biagi

Rinuncia al piacere degli acuti QUESTE SONO E CAPETTE DELLA SCALA Rinuncia al piacere degli acuti La crisi delle voci - Sempre più rari si fanno i leoni del do di petto - Insidie del palcoscenico - Il maestro che dirige con l'ombrello - Le ventimila lire di un impresario senza riguardi possono stroncare una carriera - Due prime donne dormono nella stessa camera • Una serie di spettacoli del Settecento italiano Milano, 2 luglio, jgRaccontano che Beniamino uGigli, conversando con un esti-i tematore, si lasciò andare a | mqualche preziosa confidenza, irec Vede — disse il celebre per-iqsonaggio — se Recanati gode' nel mondo un qualche presti-regio, lo deve esclusivamente a zedue individui: a me e a Leo-jtiPardi >. ! aLa prima regola che i Ca- dudetti della Scala devono im- vparare, è la completa rinun-'veia al piacere degli acuti: alla ; raribalta e nella vita. Proibito!dfar crollare i lampadari, proi- Kbito esibirsi in esiercizi da acro, dbata, e vietato pure assumere,, pnei rapporti col prossimo, que-.vgli atteggiamenti che, se sono ztollerabili in uri energumeno dche porta l'elmo, risultano. estremamente ridicoli in un nsignore che sfQggia la lobbia, sI Cadetti della Scala sono sgiovani che aspirano a diven-jptare non solo dei bravi can-jdtanti ma, con l'aiuto di Dio'ge dei maestri, anche degli ap-1 Gprezzati artisti. Hanno vintojsun concorso e percepiscono i cogni mese uno stipendio (tren-! rtamila lire all'inizio, centomi-jpla per chi ha finito gli studi).|adevono rispettare un orario e puna disciplina e ricevono an-ipche lezioni di cultura genera-) ale. (Conoscevamo un rinomato Qbaritono che, dopo avere det- tto decine di volte, come esi-i ciiriiiiiiEiFiiit iiiifiirrii 1111 11111 sdclgvgAt- |jgeva uno spartito wagneriano una frase che comincia: < Ati tento al brando, trovò final | mente la forza per domanda ire che cos'era, in definitiva iquesto maledetto arnese, ' Gli uomini non possono avere più di trent'anni. le ragaz ze non devono superare i venjtisei. C'è un esame per essere ! ammessi, e non è facile. dualmente gli allievi sono no ve: l'Emilia, il Piemonte e il 'veneto risultano le regioni più ; rappresentate. Nessun lombar- '!do figura negli elenchi. Mariai Keresseggi è venuta fin qui dalla Grecia, seguendo l'esem-, pio di Lucia Kelston, che arri-1 .vò dall'America, e dello scoz-i zese Peter Robinson, che ora j dà concerti in Inghilterra. . « rj>è crisi di voci >, afferma-1 no j competenti, dando della spiacevole faccenda le più di- sparate spiegazioni. Sempre! jpiù rari si fanno i leoni del do'jdi petto, i demoni del gorgheg-j'gio. Qualche anno fa il dott. 1 Ghiringhelli pensò che sarebbe jjstato bene e utile offrire, a' i coloro che aspirano alla car- ■ ! riera artistica, e sono forniti 1 jpiù di doti che di mezzi, un .|ambiente, degli insegnanti, la e possibilità anche finanziaria -iper prepararsi alle insidie e ) alle gioie del palcoscenico. ! o Quante carriere non sono sta- te precocemente troncate da i cattivi consiglieri, da intempe-i11111111111111111 111111111111111 iiiiiiiiiiiiiiiiii stive •'sibizionl, dal desiderio di immediati guadagni? C'è in giro un maestro di canto che dirige con l'ombrello: ombrello aperto, voce spiegata, ombrello che si chiude, vuol dire toni smorzati. C'è in giro un tenore che aveva tante qualità, e le ha sciupate partecipando a quelle recite che, nel gergo, sono definite c spedizioni punitive > (certe rappresentazioni di Bohème o di Tosca messe sù alla meglio, dalla mattina alla sera, in in uocenti cittadine di provincia), e spesso le ventimila lire di un impresario senza riguardi finiscono per negare, a qualche promettente cantante, la possibilità di arrivare ai gros si compensi, I Cadetti conducono vita da collegio, passano quasi l'intera giornata negli stanzoni a loro riservati, dietro il loggione, assistono sempre agli spettacoli del teatro e spesso anche alle prove. Fra di loro vi sono diplomati, operai, contadini. Il tenore Mario Ortica, che se u'è andato da poco, era geo metra. I meno colti, i più sem plici, sono talvolta gli studen ti più scrupolosi e appassio nati. Non c'è. fra questi gio vani, dell'odioso antagonismo, ! ma piuttosto dell'emulazione Quando sono stati a Parigi, per una serie di spettacoli — ie vi hanno ottenuto singolari iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii 1 consensi — il Figaro Littéraire ha messo soprattutto in rilievo lo < spirito d'equipe ». Figuratevi che, cosa forse unica nella storia, due prime donne dormirono nella stessa camera. Naturalmente, co:.in accade anche nelle scuole miste che preparano periti tecnici o bancari, anche qui si stabiliscono particolari simpatie che poi diventano legami sentimentali. E tra nove allievi si contano ben quattro fidanzati. Dalla scuola della Scala sono usciti Gino Perno — < un tenore, dicono gli esperti, che è sulle trecentomila per sera»—, Maria Errato, Silvano Zanolli e Uva Ligabue: e di recente Stokowski, che ha diretto a Venezia, ha scritturato per dare un oratorio di Vivaldi tre Cadetti. Giulio Confalonieri, che dirige la scuola, ha voluto fare di queste «speranze della lirica» una vera e propria compagnia, forse il solo complesso stabile veramente affiatato, e ha dato ai suoi ragazzi un repertorio di grande interesse: l'opera italiana del Settecento. Ci sono spartiti che, altrimenti, non sarebbero più tornati alla luce. Come L'osteria portoghese di Cherubini, L'italiano a Londra, di Cimarosa, o II maestro di musica di Pergolesi. E i ragazzi sono diventati applauditissimi intemreti di spettacoli insoliti e raffinati: Ratto, Clerici, Benois, Zuftì, hanno disegnato scene e costumi, Ennio Gerelli è salito sul podio, e Sandro Bolchi ha curato le regie. Qualcuno, citando Molière, ha scritto di loro: < Questi scolari ne sanno quanto i famosi maestri». Anche Toscanini è andato ad ascoltarli. E' salito per un paio d'ore in quelle grandi stanze, lassù, all'ultimo piano, li ha incoraggiati, ha . conversato cordialmente, e infine, congedandosi, ha detto: « Io amo i giovani, e vi auguro buona fortuna. C'è molto bisogno di voi ». Enzo Biagi

Luoghi citati: America, Emilia, Grecia, Inghilterra, Leo-jti, Londra, Milano, Parigi, Piemonte, Venezia