Un colloquio oggi a Roma tra Rodoni ed il presidente del Coni

Un colloquio oggi a Roma tra Rodoni ed il presidente del Coni Per risolvere la questione della partecipazione al "Tour,, Un colloquio oggi a Roma tra Rodoni ed il presidente del Coni L'incontro tra Joinard e il presidente dell'U.V.l. a Milano non ha avuto luogo - La Commissione d'appello si radunerà stamane a Firenze - Probabile una sospensiva delle sanzioni Milano, 1 luglio. Per rendere possibile la partecipazione dei corridori italiani al Giro di Francia dopo il veto emesso dalla Commissione tecnico-sportiva dell'U.VJ., autorevoli pressioni sono state ansiosamente esercitate durante la giornata; ma il presidente Adriano Rodoni, che nelle dichiarazioni personali oppone una specie di resistenza elastica ammettendo a denti stretti che qualcosa di nuovo potrebbe sorgere da un momento all'altro, ha mantenuto un contegno piuttosto rigido e fermo sia nei riguardi del presidente del C.O.N.I. avv. Giulio Onesti che l'aveva interpellato per telefono, sia nei confronti del presidente della federazione ciclistica francese Achille Joinard, il quale, mentre si apprestava a lasciare Parigi col proposito di portarsi a Milano per un colloquio chiarificatore, si è visto recapitare un telegramma-lampo di Rodonl che gli sconsigliava l'inutile viaggio. SI afferma che la comunicazione piuttosto brusca abbia vivamente sorpreso il destinatario; ma si sa che il frasario telegrafico è sempre scarno e povero di aggettivi. L'intervento di Joinard poteva, del resto, riuscire poco opportuno in questo difficile momento in cui 1 puntigli personali sono stati tirati in causa fino alla esasperazione a scapito degli interessi comuni; meglio dunque affrontare la scabrosa questione per vie interne, cercando una soluzione abile e tempestiva. Questa sera Rodonl è pare domattina nella capitale avrà un colloquio con il presidente del C.O.N.I. avv. Onesti. Inoltre, si è fatto di tutto per anticipare le decisioni della Commissione di appello e disciplina che si riunirà domani a Firenze, Ormai non si lotta soltanto contro le deliberazioni della Commissione tecnico-sportiva, ma anche contro il tempo, perchè se i corridori hanno la possibilità di lasciare l'Italia all'ultimo momento per raggiungere Amsterdam, città d'avvio del Giro di Francia, il carro-merci con il materiale necessario dovrà partire, a quanto s'afferma, entro domani. L'avv. Brofferio, che presiede la Commissione d'appello e disciplina, ha già fatto sapere che difficilmente potrà essere emesso un verdetto definitivo in base a documenti consultati in fretta; occorrerà un'inchiesta per l'identificazione dei responsabili, ammesso che ve ne siano. In tal caso sarebbe sufficiente una sospensiva deliberata d'autorità dalla presidenza dell'U.V.I. che in attesa del verdetto conclusivo potrebbe togliere il veto deciso dalla sua Commissione tecnico-sportiva e dare via libera ai corridori già impegnati per il Tour. Una simile soluzione, in fin dei conti, non tornerebbe a disdoro di nessuno, perchè un provvedimento di carattere generale come quello deliberato dopo 11 Giro dell'Emilia può benissimo essere sospeso mentre l'istruttoria va per le lunghe. Se poi sarà possibile alla Commissione d'appello e disci¬ p plina affrettare 1 tempi e col* pire 1 promotori dello < scio pero > del Bernina, meglio ancora. L'esito del colloquio romano di domattina, atteso con molto interesse in Italia e all'estero, potrà insomma essere concretamente risolutivo, preservando nello stesso tempo la dignità di tutti. I, c.

Persone citate: Adriano Rodoni, Brofferio, Giulio Onesti