La macchina di Farina si incendia mentre fila a 240 chilometri all'ora

La macchina di Farina si incendia mentre fila a 240 chilometri all'ora La macchina di Farina si incendia mentre fila a 240 chilometri all'ora L'incidente a fllonza - Il pilota torinese riesce a fermare l'auto e, rotolandosi in un prato, spegne il fuoco attaccatosi alla tuta - Gravi ustioni alle gambe e alle braccia: trenta giorni di guarigione (Dal nostro corrispondente) Milano, 25 giugno. Un pauroso incidente è stato lamentato oggi nel pomeriggio all'autodromo di Monza, mentre si svolgevano le prove per il 2° Gran Premio Supereortemaggiore, riservato alle vetture della categoria sport internazionale, che si correrà domenica prossima sulla distanza di km. 1008. Verso le 16 Nino Farina, sceso in pista al volante di una Ferrari di nuovo modello espressamente preparata per la gara di domenica, proprio al primo giro, mentre sfrecciava a circa 240 chilometri all'ora sul rettilineo davanti alle tribune, richiamava l'attenzione dei presenti perchè una vampata s'era sprigionata dalla macchina. Il comunicato ufficiale diramato questa sera dall'Automobile Club Milano attribuisce l'incidente a un ritorno di fiamma; ma accertamenti più accurati hanno consentito di ricostruire cosi la drammatica avventura vissuta dal pilota torinese. Mentre la velocità aumentava un organo meccanico bloccatosi all'improvviso per cause sconosciute, aveva determinato un arresto subitaneo della macchina, con la conseguente incrinatura del serbatoio. Si suppone che la benzina, sparsasi in un baleno sul tubo di scappamento, abbia provocato l'incendio della vettura. Farina riusciva con prontezza di spirito a fermare la macchina ed a mettersi in salvo gettandosi fuori di essa e rotolandosi nell'erba per spegnere il fuoco che gli si era attaccato alla tuta. L'automobile rimaneva come liquefatta- Lo sfortunato pilota veniva trasportato subito all'ospedale di Circolo di Monza, dove i medici di guardia gli riscontravano ustioni di primo e secondo grado agli arti inferiori e qualche ustione alle mani, guaribili in un mese. In un primo momento si erano temu¬ te complicazioni renali; ma questa sera tale pericolo sembrava scongiurato e le condizioni del degente non destavano preoccupazioni. Nino Farina era appena tornato alle competizioni dopo la drammatica avventura della Mille Miglia. Partito a tutta velocità, nella corsa bresciana, l'ex campione del mondo era uscito di strada a Peschiera dopo pochi chilometri di gara ed era andato ad urtare contro un albero. Sia il pilota che il meccanico, solo per miracolo, avevano riportato non serie fratture. Nino Farina, dopo una degenza all'ospedale Maria Vittoria dì Torino, aveva affrettato i tempi della guarigione. Appena gli era stato possibile muovere il braccio destro, era tornato ad allenarsi, proteggendo l'arto con una speciale fasciatura. Domenica Bcorsa aveva gareggiato nel Gran Premio di Spa. La sorte anche nella competizione belga gli era stata sfavorevole. Il pilota aveva dovuto troncare la sua impetuosa gara, per un banale incidente meccanico, mentre si trovava in testa dopo dodici giri percorsi a media altissima. Oggi, per un'altra fatalità, Nino Farina ha affrontato nuovamente un rischio mortale, in un incidente contro il quale poco ha potuto fare la sua bravura di pilota esperto e collaudato in mille peripezie. Il pilota torinese ha avuto però il grande merito di arrestare il bolide in fiamme evitando guai peggiori a se stesso ed agli altri ed è stata questa Una dimostrazione di eccezionale sangue freddo. La moglie avvertita telefonicamente della disgrazia si è precipitata In macchina a Monza, terrorizzata dal pensiero che una « bugia pietosa > le avesse nascosto una sciagura più grave. Lo stesso Nino abbracciandola l'ha rassicurata: «Sta tranquilla non è niente. Tornerò presto a correre... ». Tra i primi a visitare l'ex- camplone del mondo sono stati Gonzalez e Maglioli; il pilota argentino, su Ferrari aveva fornito durante la prova il miglior tempo, compiendo il giro della pista in 2'4"9/10, alla media di km. 181,585 e vincendo il primo premio di 150 mila lire. Un tempo notevole ha stabilito anche Maglioli, che avrebbe dovuto correre in coppia con Farina, filando alla media di 180 chilometri orari. Pure Mucci, su Ferrari, è uscito di pista, ma senza alcuna conseguenza. Le prove ufficiali riprenderanno domattina. Il 2° Gran Premio Supereortemaggiore vedrà in gara trenta macchine e sessanta piloti, i quali si alterneranno alla guida, perchè ciascuno non potrà rimanere al volante più di quattro ore. La corsa si svolgerà dalle 16 alle 22,30 circa. 1 c Farina all'ospedale mostra le ustioni alle mani e al gomito

Luoghi citati: Milano, Monza, Torino