Due vani appelli

Due vani appelli Due vani appelli Roma, 25 giugno. Il quinto congresso nazionale della Democrazia Cristiana sarà inaugurato a Napoli domani, alle 19, nel teatro San Carlo. La seduta di domani avrà però soltanto carattere di cerimonia rituale, ed in effetti i lavori non cominceranno che domenica mattina alle dieci e mezzo con la relazione del Segretario politico, onorevole De Gasperi, sul tema: <Il partito nella lotta per la democrazia >. Si lavorerà anche nel pomeriggio festivo, e la conclusione delle discussioni congressuali è prevista — forse un po' ottimisticamente — per In sera di martedì, festa dei Santi Pietro e Paolo. Nel corso della notte fra martedì e mercoledì, dovrebbero aver luogo le votazioni per l'elezione dei nuovi consiglieri nazionali, ma fin da ora si prevede probabile un certo allargamento dei tempi fissati dal calendario congressuale. Stamane intanto, a Castelgandolfo, in casa dell'on. De Gasperi non ancora completamente rimesso da una lieve indisposizione, ha tenuto la sua ultima seduta la direzione uscente del partito, alla quale De Gasperi ha esposto le linee della sua relazione politica. Il consiglio nazionale attualmente in carica terrà a propria volta la sua ultima adunanza alle 16 di domani, a Napoli, e provvederà tra l'altro alla costituzione dell'ufficio di presidenza del Congresso. Le ultime battute della preparazione si riducono in pratica a due diversi tentativi di concentrazione delle forze, che sarebbero però falliti ambedue. Del primo si attribuisce l'iniziativa allo stesso De Gasperi che intenderebbe farsi promotore di un vasto accordo che vada dai sindacalisti al centrodestra del seguaci di Andreotti, che si sono intitolati al nome gentile e promettente di « Primavera >: ma le possibilità di una così larga operazione, che si dovrebbe compiere in sede congressuale, sono considerate da tutti con estremo scetticismo. Il secondo tentativo che sembra anch'esso destinato a fallire è quello che vorrebbe la costituzione di una specie di cartello delle sinistre d. e, che vanno dal gruppo giovanile lombardo che si intitola < La Base », al gruppo gronchiano di « Politica Sociale », ai sindacalisti di « Forze Sociali » e finalmente agli uomini di c Iniziativa Democratica ». L'appello per questa unione è stato lanciato da giovani della < Base » e subito fatto proprio e confermato dai delegati delle province lombarde, con l'adesione di altre delegazioni piemontesi, venete ed emiliane. Tuttavia l'iniziativa non ha potuto ancora prendere corpo sul piano nazionale, soprattutto perchè ì gronchiani di « Politi ca Sociale » hanno sollevato ile re obbiezioni contro il gruppo di < Iniziativa Democratica » che a loro giudizio < non è una forza di sinistra, bensì un ricambio del centro». I gronchiani propongono pertanto un'alleanza ma limitata alle < più chiare tre formazioni»: politica sociale, la base e forze sociali. L'atteggiamento di quest'ultima formazione, che raggruppa i sindacalisti, non è ancora definito, e si attende che a Napoli abbia luogo la più volte annunciata chiarificazione fra l'on. Pastore e l'on. Fanfani. Solo allora, pertanto, si potrà avere notizia precisa degli schieramenti: per adesso è preferibile limitarsi ad elencare quelli che potrebbero esserne 1 nuclei costitutivi. Abbiamo dunque il cosiddetto nuovo centro che comprende gli iniziativisti e i degasperiani; il gruppo «Primavera» che fa capo all'on. Andreotti; il vecchio centro nelle sue diverse sfumature e che in pratica rappresenta le destre, senza il coraggio di inalberare la etichetta; e finalmente quelle forze che rivendicano a se stesse in esclusiva la qualifica di sinistre politiche e di base, e che comprendono i sindacalisti (Forze Sociali), i gronchiani (Politica Sociale) e i giovani dossettianì (La Base). Oggi l'onorevole Gronchi — nella sua qualità di presidente della Camera — ha intanto fissato, d'accordo con i capi gruppo parlamentari, la durata di sospensione dei lavori dì Montecitorio, in relazione con 11 congresso democristiano: la Camera si chiuderà doma.1' per riaprirsi mercoledì 30 per proseguire l'esame del bilancio dell'Industria, cui farà seguito quello della Giustizia. All'on. Gronchi è stata poi consegnata una protesta del gruppo parlamentare comunista contro l'on. Bettìol per aver questi fatto iniziare dalla commissione degli Esteri che presiede, l'esame del progetto di ratifica della C.E.D., nonostante che altre commissioni interessate — quelle della Giustizia, delle Finanze e della Difesa — non abbiano ancora espresso il rispettivo parere, v. g.

Luoghi citati: Napoli, Roma, Santi Pietro