Pistola allo mano rapinarono l'autista poi gli promisero la restituzione del denaro

Pistola allo mano rapinarono l'autista poi gli promisero la restituzione del denaro Pistola allo mano rapinarono l'autista poi gli promisero la restituzione del denaro La Corte d'Assise ha condannato i due giovani, uno a 3 anni e 6 mesi, l'altro a 2 anni di carcere I due giovani che la sera del 16 marzo scorso rapinarono, nei pressi della Savonera, l'autista di piazza Andrea Pia di 55 anni, sono stati processati ieri dalla Corte d'Assise (Pres. Carron-Cova, giudice togato Ansaldi, P. M. Blffl-Gentili, cane. Santostefano). I due imputati, Giovanni Presutto di Michele, di 18 anni, e Giovanni Moretta di Eugenio, pure diciottenne, salirono sulla macchina del Pia, In sosta al posteggio di piazza Bernini e, dopo avergli fatto faro alcuni girl viziosi, si fecero condurre nei pressi della Savonera dove, con la minaccia di una pistola, lo rapinarono di 18 mila lire. All'autista, che voleva impietosirli dicendo che aveva famiglia da mantenere, risposero che gli avrebbero restituito 1 denari il giorno dopo e gli fissarono l'appuntamento in piazza Castello per le ore 22. II giorno dopo 11 Presutto fu tratto in arresto; in tasca aveva ancora la pistola che aveva sottratto a suo padrino. Confessò pienamente e disse il nome del complice, 11 Moretta, che venne poco dopo arrestato. Durante gli interrogatori il Moretta accennò alla intenzione sua e dell'amico di compiere altre rapine e indicò come uno dei loro obbiettivi l'oreficeria Scala in piazza Castello. Affermò pure di aver parlato con alcuni suoi amici dell'aggressione all'autista e di avere prospettato ad essi la possibilità di costituire una banda. Ma 11 processo alle intenzioni non si fa ed il Presutto ed il Moretta — difesi rispettivamente dagli avvocati Pavesio e Astore — hanno dovuto rispondere ieri soltanto della rapina all'autista. Il loro interrogatorio è stato brevissimo: hanno ammesso tutto quanto avevano già confessato ai carabinieri prima ed al giudice istruttore. Al Presutto 11 Presidente ha domandato se era pentito. Imp. — SI, sono pentito; lo ero anche allora: avrei restituito i soldi il giorno dopo, Sono quindi stati sentiti i testimoni fra cui il Pia il quale ha affermato che effettivamente i due rapinatori gli promisero di restituirgli il denaro estortogli e tre giovani amici degli imputati ad uno dei quali il Presidente ha rivolto un severo ammonimento a non uscire dalla retta via. Ha poi preso la parola il P. M. che si è soffermato ad esaminare 11 grave problema del diffondersi nim della criminalità fra i giovani il cui traviamento non è quasi mai ad essi stessi esclusivamente imputabile, come nel caso del Presutto e del Moretta, per I quali ha richiesto pertanto pene non eccessivamente severe: 3 anni e 10 mesi di reclusione per 11 primo e 3 anni per il secondo. In realtà 11 Presutto, ha messo in rilievo il suo difensore avv. Pavesio, è lina vittima della guerra: dalla tragica uccisione del padre riportò un trauma psichico di cui — hanno asserito i medici che l'hanno avuto in cura — porterà le conseguenze forse per sempre. Il perito psichiatra lo ritenne seminfermo di mente e socialmente pericoloso. Il Moretta Invece era disoccupato; ma sua madre gli passava mille lire alla settimana; a farlo uscire dalla strada retta furono le pessime compagnie. Concluso, con l'arringa del suo difensore avvocato Astore, il dibattito, la Corte si è ritirata in camera di consiglio donde ne è uscita un'ora e mezzo dopo per la sentenza: 3 anni e mezzo di reclusione al Presutto e 6 mesi di casa di cura; dichiarato socialmente pericoloso; 2 ar.nl di carcere al Moretta a cui è stato accordato 11 beneficio della non Iscrizione sul certificato penale. Prima che i giovani ammanettati venissero condotti al carcere i loro genitori, in lacrime, li hanno abbracciati. ►♦-» Orario dei negozi per San Giovanni. — Domani, festività di San Giovanni, i negozi del settore alimentazione e dei fiori rimarranno aperti sino alle ore 18, mentre 1 negozi del settore tessile, abbigliamento, arredamento e merci varie osserveranno la chiusura per l'Intera giornata. I barbieri, parrucchieri e affini domani osserveranno l'apertura normale. Il 29 giugno, giorno di S. Pietro e Paolo rimarranno invece aperti dalle 7,30 alle 13.

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