Arrestato anche il terzo aggressore del vecchio parroco di Cumiana

Arrestato anche il terzo aggressore del vecchio parroco di Cumiana Arrestato anche il terzo aggressore del vecchio parroco di Cumiana / carabinieri lo hanno catturato in Calabria - Si era recato al suo paese per sfuggire alle ricerche - Oggi o domani sarà tradotto sul luogo dell'aggressione Anche il terzo aggressore delvecchio parroco della frazione Al livellatori di Cumiana, è caduto nelle mani della giustizia. Si tratta del ventiquattrenne Onofrio Deflna. I carabinieri lo hanno arrestato poco dopo il suo arrivo al paese natale, Sant'Onofrio, in provincia di Catanzaro, dove egli s'era recato nella speranza di sfuggire alla caccia che gli veniva data. La notizia della cattura del Deflna è giunta da Catanzaro ieri sera sul tardi. Mancano sinora i particolari, ma secondo la prima comunicazione sembra che il giovane non si sia arreso facilmente. Era deciso a tutto pur di non seguire la sorte dei complici Gabriele Monfalcone e Nicola Riga, e quando i militi, appostati vicino alla casa dei suoi genitori, sono usciti dai loro nascondigli egli, a quanto risulta, ha reagito con tutte le forze. Dalla caserma d! Sant'Onofrio egli è poi stato condotto alla tenenza di Vibo Valentia e sottoposto ad un primo interrogatorio. Oggi o al più tar |di domani sarà tradotto a Cumia l.na per essere messo a confronto o i , e i a l i i i , i con le sue vittime Come è noto, l'assalto alla canonica della borgata Allivellatori avvenne la sera di lunedi 14 scorverso le 24. Il parroco, don Gaudc, il nipote Riccardo Gaude la « perpetua » Maria Signorotto erano da qualche ora immersi nel sonno. Superato il muro di cinta con una lunga scala a pinoli, i banditi penetrarono con facilità nella stanza di Riccardo Gaude, il quale usava dormire con la finestra socchiusa, e lo sorpresero nel sonno. I! poveretto non ebbe il tempo di fiatare. «Fuori i soldi!» gli ordinarono i banditi, puntandogli le pistole. Riccardo Gaude non aveva nulla. « Sono il garzone » rispose tremando. I rapinatori gli chiesero allora chi c'era In casa e dopo avergli tolto l'orologio da polso si diressero verso le stanze del parroco e della « perpetua ». Il vecchio don Gaude. nonostante 1 suoi 74 anni alla vista degli aggressori tentò di reagire. Scese dal letto e si scagliò su uno del banditi. Questi, armato di pistola, ingaggiò una furibonda colluttazione, quindi cavò di tasca un coltollo e per tre volte colpi all'addome il sacerdote, che s'afflosciò inanimato in una pozza di sangue. Fu poi la volta della « perpetua » che udendo i rumori s'era intanto alzata. Essa venne affrontata da uno del furfanti e costretta a consegnare il portafogli e i risparmi, costituiti da poche diecine di migliaia di lire in buoni del tesoro. I tre se ne andarono quindi per la stessa via per la quale erano venuti, non prima di aver indotto la donna di servizio con un colpo di pistola, andato per fortuna a vuoto, a non ostacolare la loro fuga. Quando in paese si ebbe sentore dell'accaduto, per prima cosa si fece trasportare il parroco gBsGrmspvplptctbdmotatpcpr all'ospedale Maurizlano. Il povero sacerdote versava infatti in condizioni gravi ed ancora oggi, sebbene abbia già lasciato da molti giorni il nosocomio, il suo stato ò ancora abbastanza preoccupante. I carabinieri iniziarono nel frattempo vaste battute in tutta la zona. Si supponeva che I tre rapinatori non avessero avuto 11 tempo di allontanarsi. I rastrellamenti diedero invece esito negativo e le ricerche dovettero essere estese a tutto il Piemonte.A cadere per primo nella rete tesa dalla polizia e dai carabinieri era Gabriele Montaleone. già ricercato perchè ritenuto coinvolto in un'aggressione avvenuta'ad Milano Natta. La polizia lo catturava ad Asti, mentre si recava da un parente. Accompagnato nella nostra città e messop confronto con don Gaude, «B"vefiiVà' riconosciuto e finiva perconfessare. Ventiquattr'ore dopo gli agenti della Squadra Mobile della nostra città arrestavano -Nicola Riga, e recuperavano I buoni del tesoro sottratti alla «perpetua» di don Gaude. Con la cattura del Deflna, le indagini sul drammatico episodio di Cumiana non possono considerarsi ultimate. I carabinieri. infatti, dovranno accertare chi del tre banditi feri il sacerdote: a questo scopo avrà un'Importanza decisiva il confronto fra don Gaude e i suoi tre aggressori. Uno del rapinatori di Cumiana: Gabriele Monfalcone l i di l t

Persone citate: Gaude, Nicola Riga, Onofrio Deflna, Riccardo Gaude