Forti all'attacco e deboli in difesa i prossimi avversari degli italiani

Forti all'attacco e deboli in difesa i prossimi avversari degli italiani COSI' SI PRESESTA LA MAZIOBrALK BELGA Forti all'attacco e deboli in difesa i prossimi avversari degli italiani (Dal nostro inviato speciale) Basilea, 18 giugno. La squadra belga che dovrà incontrare l'Italia domenica a Lugano, l'abbiamo vista ieri contro gli inglesi a Basilea. Il pareggio ottenuto contro 1 maestri d'oltre Manica è stato un premio al suo slancio, alla sua combattività, alla fede nel successo perchè di successo effettivamente si tratta, data la situazione in cui erano venuti a trovarsi i belgi, dopo più di un quarto d'ora dalla ripresa col vantaggio di due reti da parte degli avversari. Questo ricupero veramente formidabile è stato ciò che più dì ogni altra cosa ha impressionato. Dopo avere sostenuto il ritmo velocissimo imposto al gioco dagli inglesi, i belgi hanno avuto ancora la forza di passare al contrattacco e di segnare due reti nel giro di cinque minuti, davanti allo sbalordimento non solo degli avversari ma anche della folla, per la quale, ormai, la vittoria britannica pareva già scontata. Il reparto più forte dei belgi, secondo quanto si è visto ieri, è quello attaccante. In questo reparto vi sono almeno tre uomini di classe indiscutibilmente al di sopra della media: Coppens, Mermans e Anoul. Coppens è il centravanti, ma ieri ha giocato in tutti 1 ruoli dell'attacco e nel momento dell'azione che doveva dare, con il suo nome, il terzo goal, quello del primo pareggio, si trovava all'estrema destra. E' un atleta energico, abile nel palleggio, scattante, di temperamento ribelle, un uomo che attacca facilmente briga, pericolosissimo per 11 fiuto del goal che possiede in misura notevole, pronto nel tiro. Mermans è più fine di Coppens, ma non pericoloso, è più costruttore, più accurato nel palleggio, meno personale anche, fatto più per servire che per essere servito. Anoul invece è uno sgobbone, è il punto di forza del gioco, l'uomo che puntella l'attacco ovunque esso dia l'impressione di cedere. Non ha la finezza di Mermans nò la decisione di Coppens, ma possiede però assai marcato il senso del goal e lo dimostra la prima rete segnata agli inglesi. Gli uomini che completano l'attacco, Van Den Bosch (che non sappiamo se giocherà ancora anche domenica perchè è una riserva) e Houf, non sono dello stesso livello tecnico dei primi tre. sono elementi che hanno solo una funzione di raccordo e che in questo senso vanno giudicati. Alle spalle di questo attacco i valori non sono dello stesso timbro, ma non bisogna illudersi. Gli inglesi che nella prima ora di gioco hanno rivelato una vena stupenda, hanno dovuto tuttavia lottare con accanimento contro un manipolo di difensori che pure non adottando alcuna tattica ostruzionistica, coprivano con la loro eccezionale mobilità gli spazi vuoti, battuti ricuperavano, raramente accadeva nella fase finale dell'azione di vedere degli attaccanti avversari smarcati. Va fatta eccezione per Van Brandt, il terzino sinistro, ma egli aveva di fronte quell'ipnotizzatore di avversari che è Mattews Carattere generale della squadra belga è poi l'ottima preparazione fisica. La sua capacità di ricupero è apparsa sorprendente, abbiamo visto gli inglesi arrangiarsi a perdere tempo in difesa, come ad esempio passare indietro al portiere palloni da trenta metri, quando ci sarebbe stata invece la possibilità di rinviare direttamente. Questa capacità di ricupero va tenuta presente nello stabilire la quotazione di rendimento della squadra e la nostra speranza è questa: che la fatica supplementare di mezz'ora a cui la compagine belga è stata costretta, possa pesare domenica sul suo gioco, incidendo sulla freschezza, sull'impeto, sulla stessa forza di volontà dei singoli atleti. Ma essa sarà-comunque per i nostri azzurri un avversario scorbutico, che occorrerà affrontare non solo con volontà d'impegno — che non può mancare — ma anche con un gioco che sia sul piano tecnico adeguato a questo impegno. Ettore Berrà

Persone citate: Coppens, Van Brandt, Van Den Bosch

Luoghi citati: Basilea, Italia, Lugano