Rientra dalla finestra ma il suocero gli spara

Rientra dalla finestra ma il suocero gli spara Rientra dalla finestra ma il suocero gli spara Milano, 17 giugno. II grande casamento popolare di via Vincenzo Monti 36 è stato messo in subbuglio alle tre di notte da un fragore di vetri infranti, da spari e urla di terrore. La causa di tutto era stato un marito respinto, il trentatreenne Carlo Zanella, che voleva entrare a viva forza nella casa del suocero, Milone Levi, dove viveva sua moglie con i tre bambini, dopo essersi separata da lui. Più volte aveva tentato di riconciliarsi con lei, ma la donna non aveva più voluto saperne di suo marito, che è dedito al vagabondaggio e al bere. Visto inutile ogni approccio, l'uomo decise di usare la forza. Si recò di notte nella casa di via Monti e, scavalcato il muro di cinta che dà su un giardino, si arrampicò fino al secondo piano, tenendosi penzoloni al cornicione del tetto per sfondare a calci la finestra. Il fragore dei vetri infranti svegliò di soprassalto il suocero e mise una grande paura addosso alla donna ed ai bambini che incominciarono ad urlare. Milone Levi, di 61 anno, è un uomo animoso: impugnò una rivoltella calibro 7,65 e sparò immediatamente tre colpi contro il visitatore notturno, senza raggiungerlo. Il marito intanto era riuscito ad entrare nella stanza e fra i due uomini si impegnò una furibonda lotta, nel corso della quale il genero tentò di strangolare 11 suocero. Costui impugnava ancora la pistola per difendersi: sparò un altro colpo e raggiunse il genero alla nuca. Intanto, chiamata da alcuni coinquilini, sopraggiungeva la polizia, che procedeva al fermo dello sparatore e a far ricoverare il ferito all'ospedale. Lo Zanella, colpito di striscio, è stato dichiarato guaribile in dieci giorni.

Persone citate: Carlo Zanella, Milone Levi

Luoghi citati: Milano