Qualche voce a difesa del veterinario incarcerato

Qualche voce a difesa del veterinario incarcerato Qualche voce a difesa del veterinario incarcerato A Fiano in complesso non ha lasciato cattivi ricordi e la gente lo ritiene incapace del delitto - Vittima di calunnie? • Dna tenebrosa situazione familiare ' v(Dal nostro inviato speciale) Fiano, 17 giugno. Mentre procede l'istruttoria a carico del veterinario dott. Umberto Strazzarino, di 76 an- ,ni^ rincniuso nelie carceri Ri AlDa sotto i'accusa Qi atti, molto gravi che egli avrebbe compiuto sul figlio adottivo ,Claudio Romano, di 26 anni, i commenti più disparati s'in trecciano nei luoghi dove egli esercitò la sua professione, Più che ogni altro paese, |?»noffP_«^ vMjriMrdl del =?rP"'e".t0 D^?,lta^!°0 1 diciassette anni, fino che per al 1950, tenne la condotta veterinaria senza guadagnarsi eccessive UimnaUe ma senza nemmeno. ad onor del ver0 dar luogo a sospetti così tenebrosi quali so no fioriti a Cherasco in questi 'ultimi tempi. Ricordano, a Fiano, che sa solenne in cantoria e qui, fosse o non fosse sollecitato a - farlo, dispiegava le sue virtù - canore^ Poi. terminato il divi . amava salire durante là Mes- - n° uffl,»io- anAdal'a a cerare del e parroco: « Avete sentito che voce? Ora ci starebbe bene un ~ pranzetto » E finiva per là --gCÌar=i invitare a tavola -, tU„ pQ. scroCcone » dicono. e In realtà conviene ammettere e cne jj do{t Strazzarino cercas s€ distrazioni poiché la vita in - famiglia doveva pesargli ase sai. Sua moglie, Elvira Mia gliassi, era in pieno disaccorn do con le tre figlie: Alma, Li- 'ia™ ed Editta. Prediligeva -\invece 11 povero trovatello - i e l e -jstrò ben presto di non arriva -|re mentalmente neppure al li mezzo scemo, Claudio Romano che era stato tolto in teneris sima età da un pio istituto e che costituiva la spina nascosta in quella casa Giunto ad età scolastica, il ragazzo mo vello della mediocrità. Ma la signora Elvira lo circondava di cosi appassionate cure da rendere penosa la vita al resto della famiglia: non se ne stae icava mai, aveva la fissazione ,che suo marito volesse avveleù nare il ragazzo e questo sospetto la donna andava diffondendo in paese tra j conoscenti. Come ben si può capire, il dott. Strazzarino reagiva e la gente, alla fine, non stupì affatto quando — stanco per le mille insinuazioni — il veterinario decise di far ricoverare la moglie all'ospedale psichiatrico di Collegno. La signora Elvira vi rimase per qualche tempo; poi, non riuscendo a vivere lontana dallo sventurato Claudio, pregò e supplicò di essere riportata a casa. Il marito, dopo lunghe riflessioni, accondiscese; ma la signora non s'accontentò del l e n . e n a o e d semplice ritorno. Pretese, per essere al coperto da qualsiasi sorpresa futura, che il dott Strazzarino le sottoscrivesse un'ampia dichiarazione in cui si affermava in sostanza che il ricovero nella casa di cura era stato un arbitrario provvedimento per toglierla di mezzo. Non senza perplessità si legge, in questa pagina, una solenne affermazione secondo la quale le tre figlie con il loro comportamento « indegno, vergognoso ed inumano » avrebbero reso impossibile la vita alla loro madre. A dire il vero, nessuno a Fiano è disposto a credere che le tre sorelle siano state così crudeli, che anzi tutt'e tre hanno lasciato ottimo ricordo in paese. Quanto ai rapporti con il trovatello, è da ricordare che il dott. Strazzarino si adoperò per farlo ricoverare in una pia casa presso Biella, ma per le a a a o e l a e e e n e a e a l r si t e ui insistenze della signora dovet te presto ricondurselo a casa. Dal racconti, la figura del vecchio veterinario appare dominata dalla preoccupazione di non far mancare denaro alla famiglia. « Mia moglie mi rovina », ripeteva. Era sempre a tasche vuote e forse si deve a qualche debituccio, ad una lunga causa con i padroni di casa, ad una certa leggerezza nell'esercizio professionale la fama poco simpatica che s'è lasciato dietro il dott. Strazzarino a Fiano. Ma il paese ascrive a suo merito l'interessamento per ottenere da Roma l'autorizzazione alla linea d'autocorriere per Torino e stenta a credere, malgrado tutto, che egli si sia reso colpevole di quella mutilazione che eglavrebbe operato sul figliastrointesa a impedirgli di procreare. A tale proposito la visita medico-legale disposta per prossimi giorni dirà una parola decisiva. g. gh.

Persone citate: Claudio Romano, Strazzarino, Umberto Strazzarino

Luoghi citati: Biella, Collegno, Fiano, Roma, Torino