Drammatica lotta in canonica tra il vecchio parroco e i ladri

Drammatica lotta in canonica tra il vecchio parroco e i ladri »ii1111M mimi111 mi ni 11111 il i li111 un 11111 mn 1111111ni inlHill n1111mm lllllliiltiiiiiiiiiiiiilllllllllllllillltiiiiiti imilllllllltiilillllllllllllllllllllllltlllllllllililllllllllllllilHiiimilllllMlllllllluil! _^ _ . _ _ j MMX XXOWMC XXX KM XX O. tX*&XXO XX G É XX SS. JX X9 Q 8 8 O CXXMXXÌSXXX BL Drammatica lotta in canonica tra il vecchio parroco e i ladri Il sacerdote, di/esosi energicamente, è stato ferito da due coltellate Rubato soltanto il gruzzolo della domestica - Sospetti su tre forestieri (Dal nostro inviato speciale) Cumiana, 15 giugno. « Aiuto, i banditi. Hanno ammazzato il parroco.'*. Questo grido svegliò angosciosamente, la notte scorsa, il piccolo pae .se di Allivellatori, una frazion- cina a quattro chilometri da Cumiana. E' un verde paesino accoccolato sotto il ciglio di verdi montagne, un quieto paesello dove non s'è mai vista, nemmeno in liti domestiche, balenare la lama d'un coltello e dove la canna d'un'arma da fuoco non è mai apparsa se non <n funzioni meramente deco rative. Proprio qui, nel cuor della notte, tre malviventi hanno dato l'assalto alla canonica, malmenato la <■ perpetua > e il nipote del parroco e ferito il parroco stesso a coltellate. Don Domenico Gaude si trovava a letto: era stata una giornata faticosa, per lui. Al mattino, nella parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo, aveva assistito il Vescovo ausiliare mons. Bottino nella cresima ai fanciulli di Allivellatori. Poi, al volante della sua < HOO », aveva accompagnato il Vescovo in alcuni altri paesini intorno per analoghe cerimonie. Era tornato stanco; dc?o la cena, recitate le preghiere, s'era coricato sereno e soddisfatto. Che cosa può temere un buon parroco di campagna che ha coscienza pulita e timor di ; Dio , Jn trentacinque anni di miwtetero sacerdotale esercita- to presso t fedeli parrocchiani di Allivellatori, don Gaude non s'è conquistato che simpatie ed amicizie: nessun nemico. E si che i tempi sono difficili, come appunto l'episodio della scorsa notte dimostra. Verso le ZSfiO, servendosi di scale a pioli trovate nel cortile del tabaccaio, tre malviventi salirono alle stanze del parroco, del nipote e della domestica, la cinquantacinquenne Maria Signoretti. Don Gaude si sveglia di soprassalto: vede uno sconosciuto che, accesa la luce, chiede minacciosamente dove siano «i Iso/rti». Don Gaude, balza in 'piedi e, anziché rispondere, af¬ fronta di petto il malvivente. \<^ra un tipetto Piccolino; avrà iavut0, «*«*'«"«*, Par'«Va con. acce"fo meridionale. Non mi -fece paura; commexai a mena\re Puani e « dargli spintoni..;* 11 Parroco di Allivellatori ha settantaquattro anni; è un uo m° ancora robusto ed energi '■ co> ProPrto il contrario di quel rassegnato e impotente vecchiotto che i suoi aggressori forse s'immaginavano di trovare. Il malvivente, di cui parliamo, visto splendere l'orologio d'oro sul comò, fece per metterselo in tasca. « Ragazzaccio, metti giù quell'orologio che non è tuo», gli fece don Gaude; e glielo strappò a viva forza dalle grinfie. Altre lotte si svolgevano nel frattempo nelle altre stanze della canonica. Il signor Riccardo Gaude, il nipote, veniva alle mani con uno dei tre sconosciuti. La < perpetua* veniva anch'essa immobilizzata da un terzo malvivente al grido di « fuori t soldi ». Tenuta sotto minaccia di rivoltella da colui che si suppone fosse il capo della trista combriccola, Maria Signoretti doveva assistere allo svaligiamento del proprio cassetto: il delinquente vi affondava dentro le mani e ne toglieva un gruzzolo di forse centomila lire, in titoli e in contanti. Intanto, nella stanza di don Gaude il malvivente che s'era incaricato di depredarlo stava invece per soccombere sotto i robusti spintoni del parroco. In suo aiuto sopravvenne il c capo », quello della pistola. A questo punto avvenne il fatto sanguinoso. Mentre i tre malfattori stavano battendo in ritirata, don Gaude tentò di afferrarne uno per le spalle: il giovinastro si voltò di scatto e con un coltello arrugginito lo colpì ripetutamente nella regione addominale. Il parroco cadde riverso, sanguinante. I tre delinquenti, per la scaletta, scesero precipitosamente per la via dalla quale erano saliti: la finestra. Prima di allontanarsi, quello dalla pistola esplose un colpo in aria Maria Signoretti gli lanciò die- tro un pesante listello di ferro trovato in corridoio. o . i , in < Bisogna dar l'allarme >, disse subito don Gaude, che non aveva affatto perduto la testa. Suo nipote, afferrato un randello, usci sulla piazzetta e si diede a chiamar gente. I giovani del paese dormivano, i più; altri erano a poche centinaia di passi, in un cortiletto davanti alla « Società operaia » intenti a cantare. In breve furono tutti mobilitati, con forche e bastoni e vecchi fucili da caccia. Un volonteroso infilò di corsa te strada per Cumiana, ad avverre il medico dottor Ferrerò. Quando il sanitario, giunto con la macchina a tutta velocità, si caricò a bordo il parroco tutta Allivellatori si strinse attorno al ferito: < Tanti auguri. Li prenderemo noi, quei mascalzoni. Ritorni presto, don Gaude! ». Stamattina, la grande battuta net boschi di Cumiana poteva aver luogo, con carabinieri, agenti e paesani. Nessun risultato, però. I sospetti et sono, e gravissimi; due sconosciuti dall'accento meridionale e con le stesse facce che don Gaude ha descritto, furono visti otto giorni fa aggirarsi in paese. Tornarono sabato scorso, sempre con fare misterioso e poco tranquillizzante. C'è chi assicura che anche termattina, in chie sa, durante la cerimonia della Cresima questi tre figuri comparvero per brevi minuti. A don Gaude, sul lettino del < Mauriziano ». è stato mostrato un grosso volume su cui la Polizia incolla le fotografie dei pregiudicati e dei ricercati. Ma la identificazione non è stata possibile. In poche ore, nella giornata d'oggi, non meno d'un centinaio di parrocchiani si son recati a a -, li/"r visita al loro curato é i e i n ¬ o Doti Gaude, ad Allivellatori, è considerato oltreché un ottimo sacerdote, amico dei poveri e degli ammalati, anche un intelligente pioniere del pro-gresso nell'agricoltura. Ma, intanto, che via avranno preso t rapinatori della canonica? La polizia, oggi, ha svolto un accurato lavoro di controllo delle testimonianze. Pare accertato che il bandito che vibrò le due coltellate al parrò co di Allivellatori sia lo stesso che nella notte tra domenica e lunedi — cioè la notte precedente l'assalto alla canonica — aggredì a randellate la lattaia Rosa Blanch, a Pinasca. I due paesi sono separati dalle montagne, ma. non distano più di qualche ora di sentiero Gli altri due, come abbiamo detto, sono sufficientemente inquadrati nei loro tratti fisiono mici. Pare si tratti d'un grup petto di giovani del Sud, senza arte nè parte, che cerca di strappar danaro con la violen za, proponendosi poi di cercare riparo oltre frontiera. Com'è ben naturale, polizia e carabi- nien sono con gli occhi bene aperti e non sarà facile ai mal viventi l'impresa. g. gh. IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Visite di amici in ospedale, al coraggioso parroco di Allivellatori. (foto Moisio)

Luoghi citati: Allivellatori, Cumiana, Pinasca