Il 75 per cento dei lavoratori non ha aderito allo sciopero di Milano

Il 75 per cento dei lavoratori non ha aderito allo sciopero di Milano flit-Mi AVO LM((On»0 PER IK CONGLOBAMENTO Il 75 per cento dei lavoratori non ha aderito allo sciopero di Milano Paralisi quasi totale del servizio tranviario: un manovratore ferito da dimostranti - Violenta reazione dei passeggeri di un pullman bloccato da facinorosi - Altre intimidazioni di attivisti ma senza conseguenze gravi (Dal nostro corrispondente) Milano, 12 giugno. Lo sciopero generale dell'industria di Milano e di Sesto S. Giovanni, iniziato stamani alle 6 e che si concluderà domattina alla stessa ora, non ha conseguito i risultati che gli organizzatori si erano proposti. Usufruendo del servizio di autopullman Istituito dalla Prefettura in Bostituzione di quello tranviario e autofilotranviario, cospicue masse di operai e di impiegati ai sono recate stamane al lavoro. I treni in arrivo dai centri interprovinciali sono giunti alla stazione Centrale in orario, come al solito carichi di lavoratori che, con 1 mezzi di emergenza od anche a piedi, hanno raggiunto le fabbriche. Sette linee automobilistiche hanno mantenuto i collegamenti di Milano con Como, Varese, Novara, Meda, Saronno, Asso. Numerosi altri convogli hanno assicurato un servizio, sia pure ridotto, con Abbiategrasso, Sesto San Giovanni, Monza, Desio, Carate, Varedo, Vimercate, Cassano ed altri Importanti centri interurbani. II personale impiegatizio e le maestranze degli stabilimenti della < Linoleum >, < Vetreria Lusardl >, « Vetrerie Livellari », delle società < Manuli », < IMIS », < Concerie Ilpace », < Michelin » < Rapisarda », «Pirelli » di Sesto S. Giovanni erano presenti al completo. Alla < Pirelli » della Bicocca presente il 40 % ; alla < Pirelli » di via Ripamonti il 70%; all'Alfa Romeo 60 % ; Montecatini Sede su 3000 impiegati e operai solo sei assenti; Montecatini stabilimento Bovisa e stabilimento dì Linate presente il 35 % degli operai e il 98 c/o degli impiegati; alla Farmitalia (stabilimenti) il 95 % degli operai erano presenti e gl'impiegati al completo; Bianchì: 25% operai, 90% impiegati; Lesa: 50 % operai, 90 % impiegati ; Motta: 82% operai, tutti presenti gli impiegati; Triplex: 15 % operai, 80 % impiegati. Il settore dell'industria dolciaria che conta a Milano 2607 operai e 816 impiegati: 1*82 % era presente. Il settore cartario (2375 operai e 300 impiegati): presenza del 50 % ; settore dell'abbigliamento: presenze per oltre 11 75 %. La grande sorpresa è stata però quella riservata da alcuni de! più grossi complessi industriali di Sesto S. Giovanni, dove la presenza di operai e impiegati ha raggiunto una media del 75%. Infatti: 80% operai, 96 % Impiegati alla Magneti Marelll; 76% fra operai e impiegati alla Ettore Marelli; 70% alla Falle ; 50% alla Breda; 95% alla Fargas; oltre il 92 % alla « Safim »; oltre il 50 % alla Borletti ; 85 % alla « Saffa » su 2000 dipendenti, ed infine il 25 % alla C.G.E. Questo è 11 quadro della situazione Ano a stasera secondo i dati desunti da una statistica ufficiale comunicata dalla Prefettura la quale ha anche precisato che dopo una certa ora del mattino tali percentuali sono andate gradualmente aumentando. La cittadinanza milanese ha tuttavia risentito dello sciopero per la paralisi quasi totale del servizio tranviario. Alcune vetture delle linee principali hanno tuttavia circolato condotte da tranvieri aderenti ai Liberi sindacati. Si è avuto però qualche scontro fra gruppi di scioperanti e tranvieri in servizio: Vincenzo Mangione, manovratore dell'A.T.M,, matricola n. 3, si può ben dire uno dei protagonisti dell'odierna giornata. Egli non ha. aderito allo sciopero e stamani si è recato come al solito al deposito di via Leoncavallo; insieme ad un bigliettai-io ha applicato al cristallo di una vettura una targa della linea 2 sbarrata. Fra fischi ed urla dei colleghi che stazionavano nelle adiacenze, la vettura è uscita. In corso Venezia è stata fatta segno ad una sassaiola; il Mangioni è rimasto ferito alla tempia destra: < Torno subito» ha detto al bigliettario Ed è entrato alla vicina guardia medica di piazzale Oberdan. Subito medicato ed incerottato per coprire i due punti di sutura che gli erano stati praticati, il Mangione ha raggiunto la sua vettura, si è posto di nuovo alla guida ed ha ripreso il lavoro. Blocchi sono stati tentati da gruppi di attivisti in viale Zara, ma gli ostacoli di pietre ed altri materiali, allestiti per intralciare il traffico, sono Etiti rimossi dagli agenti della Celere che hanno pattugliato pra finamente l'intera città ed i dintorni, fino a tarda ora della sera. Un imponente servizio d'ordine e di scorta ai convogli del servizio di emergenza ha inoltre assicurato la piena li berta di lavoro: a centinaia le camionette cariche di agen ti armati erano state dislocate sin dall'alba nei punti nevral gici della città e nelle zone industriali. Un autobus che verso le ore 10,30 percorreva il corso di Porta Vittoria, diretto in piaz za del Duomo, è stato fermato da un folto gruppo di scioperanti davanti alla sede della Camera del Lavoro. Sull'autobus c'era un solo agente ed i facinorosi hanno assalito il convoglio, infranto i vetri e divelto una portiera, Intendendo obbligare con le minacce i passeggeri a scendere. La reazione di questi è stata immediata e ne è seguito un accanito pugilato con qualche contupo fra cui il conducente dell'autobus. Gli assalitori sono slati però alla fine costretti a battere in ritirata e l'autobus hcztnEsddsespnpmCmee ha potuto proseguire la sua corsa. Altre deplorevoli Intimidazioni di attivisti si sono avute nel dintorni, ma per fortuna senza conseguenze gravi. 1. c.

Persone citate: Borletti, Cassano, Ettore Marelli, Fargas, Mangione, Manuli, Meda, Motta, Rapisarda, Vincenzo Mangione