Eden e Bidault in patria per urgenti consultazioni di Enrico Altavilla
Eden e Bidault in patria per urgenti consultazioni Umè momento aitticile alla ooxkievomxtt di Ginevra Eden e Bidault in patria per urgenti consultazioni I governi di Londra e Parigi fisseranno un limite alle discussioni con i comunisti? - Il ministro inglese cerca con Molotov un compromesso sul controllo dell'armistizio in Indocina (Dal nostro inviato speciale) Ginevra, 3 giugno. La conferenza sulla Indocina sta per entrare nella fase cruciale. Il momento < della verità > si avvicina. Dopo sei settimane di trattative, sempre promettenti, mal conclusive, anche 1 francesi — che pur hanno ogni Interesse a ottenere l'armistizio — e anche gl'inglesi — che si sono battuti con energia per evitare l'intervento americano In Indocina (con le sue pericolose conseguenze) — stanno per perdere la pazienza. «Noi non possiamo continuare a indulgere in discussioni futili, mentre 11 generale Giap prepara l'attacco su Hanoi » — ha detto oggi Bidault. Descriveremo in seguito la secca, su cui si sono oggi incagliati i lavori della conferenza. Si tratta di una questione non particolarmente importante. Ma si tratta di vedere se il blocco sovietico è risoluto a non cedere o, in altre parole, se la Russia è pronta ad affrontare le rischiose conseguenze dell'eventuale fallimento della conferenza di Ginevra. E tutti sanno quali sono questi rischi. Qui a Ginevra è in gioco qualcosa di più che la pace in Indocina. L'atmosfera stasera non è certamente impregnata di ottimismo. Bidault e Eden hanno annunciato che lasceranno Ginevra dopodomani per recarsi rispettivamente a Parigi e a Londra, dove chiederanno a Laniel e a Churchill nuove istruzioni. E cioè, se debbano continuare a trattare con i comunisti, senza curarsi della perdita di tempo, o se debbano porre i russi di fronte all'alternativa: accettate entro pochi giorni un compromesso onorevole che porti all'armistizio, o riconoscete la inutilità di altre trattative? Nonostante l'intransigenza mostrata dai delegati del blocco comunista dopo il ritorno di Molotov da Mosca, si ha ragione di credere che i russi non vogliano provocare il fallimento della conferenza e siano disposti ad accettare una soluzione di compromesso sul problema della commissione di controllo all'armistizio Ciò proverebbe che il Cremlino non intende affrontare il rischio di un Intervento americano, o Internazionale, In Indocina e di tutte le sue possibili conseguenze. A far parte della commissione di controllo 1 russi vorreb¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii bero chiamare due nazioni comuniste— Polonia e Cecoslovacchia — e due neutrali — India e Pakistan; mentre gli occidentali, pur non avendo ancora avanzato una controproposta ufficiale, hanno scartato la Cecoslovacchia e la Polonia, perchè sostengono che un Paese a regime comunista non può essere considerato neutrale e obiettivo. « Voi volete essere giudici e parti in causa nello stesso tempo >, ha esclamato oggi Bidault; e il ministro Phan Van Dong, rappresentante dell'Indocina comunista, ha replicato alle sue parole con tale < vivacità >, che Bidault è scattato In piedi e ha pregato Eden, presidente di turno, di « richiamare il delegato comunista al rispetto delle regole della cortesia e della educazione In uso nelle conferenze internazionali >. Il risoluto Intervento del ministro francese ha impresBlonato i delegati comunisti; e Ciu En-lai, mostrandosi un tantino più conciliativo, ha proposto la nomina di commissioni miste (francesi e comuniste) e di commissioni internazionali che dovrebbero « parallelamente > controllare l'esecuzione dell'armistizio. A sua volta Eden ha chiesto, e ottenuto, che domani i capi delle delegazioni svolgano trattative private per cercare la strada di un compromesso. Secondo notizie dell'ultimissima ora, a Eden e a Molotov, che sono i due presidenti della conferenza, sarebbe stato affidato l'incarico di cercare domattina una soluzione durante un incontro a quattr'occhi. Enrico Altavilla
Persone citate: Churchill, Ciu En-lai, Ginevra Eden, Molotov, Phan Van Dong
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