Aspre dichiarazioni del "comandante,, alla stampa di Delio Mariotti

Aspre dichiarazioni del "comandante,, alla stampa Aspre dichiarazioni del "comandante,, alla stampa // programma del partito: appoggiare la Cei e attuare la giustizia sociale • Polemiche con gli avversari: "Se cedessi il monopolio di qualche impresa molte resistenze cederebbero,, • "Non mi faccio illusioni: mi bastano una diecina di parlamentari,, (Dal nostro Inviato speciale) I Napoli, 2 giugno. Achille Lauro ha tenuto stasera una conferenza stampa nell'ufficio personale del moderno palazzo da lui fatto costruire in via Marina quale sede amministrativa della flotta mercantile di sua proprietà; quale sede politica e tecnica dei giornali di sua proprietà e quale sede del primo cittadino dì Napoli. Da quel palazzo che s'intitola, tout court, « Flotta Lauro », tutto vetri e marmi, il < comandante» ha lanciato martedì sera il suo siluro contro il segretario generale del partito monarchico italiano on. Alfredo Covelli, fondando in Napoli, ma su base nazionale, il nuovo « Partito Popolare Monarchico > per instaurare una onestà politica; perchè si affermi sempre di più la libera iniziativa; perchè il lavoro si affianchi al capitale; perchè la ricchezza sia più, equamente distribuita; perchè si attui una riforma agraria basata su una sana, piccola e media proprietà terriera; perchè si adotti una riforma fiscale e burocratica che consenta la libera estrinsecazione delle energie; perchè l'emigrazione sia assistita e protetta; perchè regni la libertà senza aggettivi; perchè si formi un blocco di tutte le forze sane del Paese per debellare il comunismo; perchè i cattolici siano tutti uniti nel rispetto della religione; perchè « la Monarchia ritorni in Italia attraverso la più ortodossa prassi democrat:-a>. Tutte queste cose, il comandante Lauro ha ripetuto stasera nel suo sontuoso ufficio, sullo sfondo del mare di Napoli, in vista dell'agile biancazzurra motonave < Roma » di circa ventimila tonnellate, una nave della sua flotta, attraccata al molo Beverello. Comunque Achille Lauro non sa ancora — o non vuol dire — quante forze gli restano nelle mani. Dice: < La mia decisione di rompere con Covelli e con il P.N.M. fu estremamente rapida, fu presa in meno di Si ore (tuttavia da tempo meditava il gesto) e quindi non ebbi il tempo di parlare con gli amici (vicino a lui sono gli onorevoli Fiorentino, Paolo Greco e Grimaldi: Cafiero ha telegrafato la sua adesione dall'Olan- da dove momentaneamente ai trova). E' meglio così. Voglio lasciar loro la più ampia libertà di decisione. Ma adesioni arrivano: da Torino, da Milano, da Bari, da Foggia, da Lecce. A Caserta mi reclamano, vogliono che vada là... ». OH occhi celesti del < comandante » hanno una luce di compiacenza: € Stamane ho assistito alla rivista militare in via Caracciolo (la prima volta, possiamo aggiungere, da quando fu eletto sindaco nel 1952). Il popolo spicciolo mi ha applaudito come non mai. Tutta Santa Lucia era un crepitìo di applausi... ». Tace un istante, offrendo il volto abbronzato ai flashes dei fotografi. Poi prosegue: < Ma non mi faccio illusioni. Le liste elettorali anche a Napoli subirono lo zampino del Covelli e, capirete, non mi pronuncio. Covelli ha sempre adottato il sistema di scegliersi uomini di opaca intelligenza per poter far lui il superintelligente. Tuttavia un gruppo di una decina di parlamentari sarebbe più che sufficiente a costituire il fulcro del nuovo partito ed a determi nare nuovi indirizzi politici. La nostra volontà finirà con l'im porsi. Ora come ora non avevamo altra scelta; non potevamo accettare di essere sopraffatti. Delle centodue sezioni cittadine e provinciali (33 soltanto a Napoli) del P.N.M. quasi tutte hanno aderito al nuovo partito. Altre adesioni sopraggiungono. Abbiamo dato ordine di coprire gli emblemi del P.N.M. in attesa del nuovo simbolo: un leone con una zampa alzata in atto di difendere la Corona... ». Il partito popolare monarchi co per ora non ha sede centrale. Quella che è in Galleria è stata occupata la notte scorsa dai seguaci del P.N.M. che guidati dai senatori Lubelli e Buglione hanno rotto le serrature dopo un vivace alterco con gli agenti di polizia. Fatto sta che ora la sede è in mano al < nemico ». < Afa sloggeranno — dice il "comandante" aggiustandosi la rosetta verde di Cavaliere del Lavoro all'occhiello del doppiopetto blu. — Oh se sloggeranno! Chi paga l'affitto t Lauro. Chi paga i mobili, la luce, le tasse t Lauro. Paga il sottoscritto, sempre! Quando nel 19+6 misi piede per la prima volta nei locali della direzione del P.N.M. a Roma, gli uscieri stavano per vendere mobili: sborsai, come cifra, tre raiZioni e mezzo... ». < Onorevoli signori, non voglio sottolineare meriti personaliì ma II consuntivo dello sforzo finanziario da me sostenuto per il partito si aggira intorno ad una cifra certo notevole anche per il bilancio di un uomo che ha creato con il lavoro una fortuna. Si è detto che il mio apporto è stato inferiore all'apparenza e che altre fonti vi hanno partecipato: sicuro, per il dieci per cento, conti alla mano! Il novanta per cento è mio. < La verità è che anche nel Comune abbiamo trovato una situazione finanziaria disastrosa. In questi due anni si è dovuto continuamente contrapporre l'onestà alla disonestà. Ovunque mettevamo le mani dovevamo poi correre a lavarcele... Questa gente ha il coraggio di accusare e sa parlare di fedeltà al P.N.M. Basterebbe che a qualcuno di mia conoscenza affidassi la gestione del mercato ittico o anche la raccolta delle immondizie, e ogni resistenza, ogni opposizione sarebbe finita. Ma, per carità, questo non dovete scriverlo... < Comunque, la gestione amministrativa del Comune è in questo biennio notevolissimamente migliorata. Ci siamo impegnati a sistemare le strade, le scuole, il macello, il mercato ittico, le case popolari, le fogne, la via marittima, il rione Carità e questi problemi saranno portati a compimento perchè noi abbiamo una volontà tenace che non conosce soste ». La polemica con l'on. Covelli, cocciuto aveZHnese, il comandante Lauro la sostiene con indomita energia m un plico di quasi venti fogli dattilografati consegnato ai giornalisti: < Rendiamoci conto di un'altra azione dell'on. Covelli: il primo atto da lui compiuto non appena è riuscito ad ottenere favorevoli condizioni è stato quello di dar vita a due quotidiani, uno a Napoli e uno a Milano. Ma non è valso (per Covelli) che a Napoli ed a Milano, guarda caso, esistevano aitri due giornali, i miei, completamente gratuiti per il partito, che avevano un peso di penetrazione e di convinzione tutt'altro che indifferente. Si trattava di manifestazioni ostili verso la mia persona ed alla mia funzione di presidente del Consiglio nazionale del P.N.M. y. A Lauro già risponde stasera uno dei giornali, quello napoletano, di Covelli: < Gelidamente, noi non abbiamo che una sola parola da opporre, alle vane chiacchiere del capociurma: tradimento! Lauro si distacca dal PNM no» per elevate ragioni politiche, ma per seguire un suo gioco personale di cui attenderemo gli sviluppi. Tentativo vano. Il PNM prima che i maccheroni di Lauro esercitassero la loro influenza demoralizzatrice, fatto di unti li e poveri popolani, ricchi solo della loro fede, non contami nati da impure ricchezze, avevano già conquistato il Comune. I monarchici napoletani avranno ogni anno da celebrare la festa del partito: il pri mo giugno ». Achille Lauro replica: < Ho avuto 137 mila voti di prefe renza alle " amministrative " e duecentomila alle "politiche del 7 giugno. Ho battuto persino De Gasperi. Ma ora l'errata politica di Covelli, lo spirito antidemocratico trasmes so nell'organizzazione del partito hanno provocato una frana nell'elettorato. Nelle ultime elezioni amministrative abbiamo perso in alcuni Comuni, persi no il ho per cento dei voti. Questo non deve più accadere: noi dobbiamo lottare non per sopravvivere, ma per vivere < affermarsi ». I napoletani seguono con indifferenza la lotta impegnata in seno al partito monarchico. Delio Mariotti comandante Achille Lauro mentre tiene a Napoli la conferenza stampa (Telefoto)