Un elettricista muore per una fortissima scarica

Un elettricista muore per una fortissima scarica Un elettricista muore per una fortissima scarica In fin di vita un operaio precipitato da otto metri Una mortale sciagura si è verificata ieri mattina nel negozio di elettrauto di corso XI Febbraio 4. Ne è rimasto vittima lo stesso proprietario del negozio, Pietro Costa, di 44 anni, che abitava In via Porporati 8. Erano circa le 7. Il Costa da alcuni minuti era giunto alla sua bottega insieme ad un amico, Il camionista Vincenzo Gilardi, domiciliato in via Priocca 4, il quale era andato a ritirare la batteria del proprio automezzo portata la sera precedente a caricare. L'elettricista si avvicinava al banco di prova e slaccava dai poli della batteria I due morsetti del cavo proveniente dal raddrizzatore a 220 wolts. In quell'istante 11 Costa riceveva una violentissima scossa. li Gilardi si lanciava sul quadro degli interruttori cercando affannosamente quello giusto. Fi- iiiiiaiiiiiiiii*(ii«istiitiiiiiiii(iiiitt»siisiiiiiiiitciti nalmente, dopo averne provato alcuni, riusciva a trovare la leva che toglie la corrente e ad abbassarla. Ma ormai era troppo tardi. Il Costa cadeva pesantemente a terra, privo di vita. Con un'autoambulanza dei vigili del fuoco, il poveretto veniva trasportato al Maria Adelaide. Qui, mentre il medico di guardia gli prodigava le cure del caso, il Costa spirava. — Due ore dopo un altro gravissimo infortunio sul lavoro si verificava al Cotonificio Valle di Susa di Rivarolo. L'operalo Attilio Leone, di 53 anni, elle abita nella frazione Pasquale verso le U si trovava su un muro alto circa otto metri. Con una pala gettava del carbone in una conduttura, del diametro di circa mezzo metro, attraverso la quale il combustibile giungeva alle caldaie. D'un tratto, in circostanze nori ancora accertate, forse perchè còlto da un improvviso malore, il Leone cadeva in avanti ed Infilava la conduttura andando a finire fin quasi nel deposito delle caldaie. I compagni di lavoro accorrevano subito in suo soccorso. Ma l'opera di salvataggio non era facile e trascorreva almeno un quarto d'ora prima che il disgraziato potesse essere estratto dalla conduttura. Le sue condizioni apparivano molto gravi: da una vasta ferita al capo grondacopioso il sangue. Il Leone veniva pertanto trasportato d'urgenza a Torino e ricoverato alle Molinette.

Persone citate: Attilio Leone, Gilardi, Pietro Costa, Vincenzo Gilardi

Luoghi citati: Rivarolo, Torino