Ripescano nel pozzo della cantina il cadavere della vecchia custode

Ripescano nel pozzo della cantina il cadavere della vecchia custode L'ombrB del delMo è scesa su di una casa nei centro di Rivoti Ripescano nel pozzo della cantina il cadavere della vecchia custode Essa era "scomparsa,, dal 21 maggio scorso - Aveva lasciato su una sedia il lavoro di cucito - Una suora racconta di averla udita gridare ad uno sconosciuto: "Così non va,,-La vittima possedeva notevoli risorse - Oggi l'autopsia A Rivoli, in via .Bioletto 18, nella vecchia casa che già ap-partenne a Giolitti, è scesal'ombra d'un delitto. In canti-na, dentro un pozzo profondo trenta metri, è stato trovato ilcadavere della custode Mariet ta Bertone di 73 anni, scomparsa sin dal giorno 21 maggioAssassinio? Suicidio? E' impossibile, per ora, rispondere a tali interrogativi, ma vi sono molti elementi che fanno propendere per un'interpretazione < gialla » del tragico episodio. L'atmosfera per il delitto non manca: basti pensare a quel pozzo viscido, maleodorante, che raccoglie gli scoli di una fabbrica, dentro il quale i vi- gill del fuoco di Torino, dopo cinque ore di lavoro, sono riusciti a ripescare il cadavere Un primo esame medico compiuto dal dott. Nebiolo, ufficiale sanitario di Rivoli, avrebbe portato ad una constatazione alquanto importante polmoni non sarebbero saturi d'acqua. La morte quindi non sarebbe stata provocata da an negamento Ma si è trattato di un esame sommario. SoltantoIIIIItllllllllllllllllllllllllllIllllllIlllllllllllllllllll |l'autopsia — che verrà com-|ipiuta nel pomeriggio di oggi| ;— consentirà di trarre conclu-1 1 sioni j Intanto, per bene inquadraJre la vicenda, è necessario ri ortarsi all'antefatto. Manetta Sertone in Barrerà era vedova da un anno. Donnetta irascioile e diffidente, viveva come custode nella casa < giolittiana » di via Bioletto 18, che ora appartiene all'architetto Chiaraviglio, residente a Roma, genero dell'insigne statista. La Bertone tuttavia non era priva di risorse finanziarie. Infatti possedeva in Rivoli una casa in via Fratelli Piol 2 e una villetta in strada Pozzetto, presso il seminario. Ma di questi stabili voleva disfarsi, e a tal fine si consigliava assiduamente con un cugino: Giuseppe Carmagnola, che abita a Torino in via Galvani 1. Per la casa di via Piol trattative erano avviate con il salumiere Lorenzo Chiri, proprietario di un negozio nello stesso stabile; per la villetta, invece, la donna stava perfezionando un accordo con lo stesso cugino, che già le aveva versato in acconto un assegno di 100 mila lire. Assegno ritrovato nella stanza della vecchietta, insieme a 86 mila lire di denaro contante, i e E fu proprio Giuseppe Car- tmagnola a dare per primo ai'ocarabinieri segnalazione sulla Itcomparsa della Bertone. Egli ! sdomenica 28 maggio si era re-1 ocato In macchina in via Bio- tetto 18 per prendere la cugina 'ne portarla con sè a Torino, j nEssa non c'era. I carabinieri j scompivano subito un sopraluo-1 tgo e stabilivano che, contra- rlarnente al solito, la porticina I qd'ingresso della villa era chiù sa con una sola mandata. La camera vera e propria della Bertone era invece rinserrata a chiave. Vi era molto disordine (ma questo fatto — dissero i vicini — non era eccezionale). Sul balcone, sopra una seggiola, era abbandonato un lavoro di cucito incompiuto. Vi erano cibi cotti a metà. Una scomparsa strana. Veniva data una occhiata ovunque ed anche al pozzo, sito in un cunicolo sotterraneo, ma della vecchia nessuna traccia. I carabinieri interrogavano quindi molte persone, e in tal modo riuscivano ad apprendere diversi particolari interessanti. Innanzi tutto si veniva a sapere che la Bertone era stata vista l'ultima volta dalla moglie d'un dottore, giovedì 20 maggio alle 11,30 del mattino, e da un esattore della luce, al quale la donna aveva detto di attendere una visita molto importante: un signore con la macchina. mEvdasvTdlo[qOltre queste testimonianze dirette, vi era la dichiarazione'della madre superiora di uniistituto di suore comunicante ; con la villa di via Bioletto. La,religiosa disse ai carabinieri ; che il giorno 21 maggio, ve- nerdì, nel pomeriggio, aveva iudito la Bertone gridare con voce concitata in dialetto: ! cCosì non va, le cose non stan-no cobi». Doveva gridare la|Bertone per essere udita dalla suora, affetta da una grave Iforma dì sordità. A questo punto le Indagini !dei carabinieri si arenavano. jIn mancanza d'un cadavere non si poteva concludere nò per un delitto, nè per un sui-!cidio. Si supponeva anzi che la vecchia, forse in conseguenza di un'improvvisa crisi mentale, ai fosse allontanata verso i boschi. Vennero compiute ricerche, si scandagliarono corsi d'acqua, si perlustrò la zona. Invano. Ed ecco ieri pomeriggio la repentina e tragica rivelazio ne. Alle 14, una conoscente del- l'architetto Chiaraviglio insi-steva presso i carabinieri per- que ore. Soltanto alle 20 il bri , gad|ere Carlo Bergoglio — uno i € specialista > in questo gene- re di macabri recuperi — ca | ian(j0si nel pozzo, riusciva ad iagganciare ]a salma con un laccJO Operazione quanto mai |ar(jua" compiuta con la ma■ che si compisse un nuovo ao- praluogo nel pozzo. Ed ecco che alla luce di una pila si vedeva affiorare il cadavere della Bertone: evidentemente 1 gas della decomposizione lo avevano spinto in alto. Non era facile recuperare la salma poiché il pozzo è assai angusto e delimitato da un muretto alto un metro circa. Il tenente Lojodice, giunto nel frattempo da Venaria, disponeva perchè fossero chiamati i vigili del fuoco della nostra città. Questi ultimi — come abbiamo in principio accennato — dovettero lavorare cin a l schera poiché le acque della cisterna — che raccolgono anche lo scarico d'una fabbrica vicina — emanano un fetore insopportabile. Il corpo della donna (al ri lievi segnaletici compiuti dal brigadiere Degioanni del gruppo esterno) non presentava tracce di lesioni; e già abbiamo detto delle constatazioni•tiirtiititii«iii<iitiaiii)iiiiiii]ttiiiitiiiiiiiiiiiiiii effettuate dall'ufficiale sanitario di Rivoli La salma — ora deposta nelia camera mor-tuaria del cimitero — verrà sezionata nel pomeriggio di oggi dal prof. Tovo dell'istituto di medicina legale. Al riconoscimento della Bertone hanno presenziato il cugino Giùseppe Carmagnola ed altri lontani parenti residenti a Rivoli, per il momento l'autorità inquirente si dimostra quantomai aliena dalle indiscrezioni. E' stato fatto rilevare, tutta-via, come un eventuale suicidio non venga giustificato daalcuna ragione. Altrettanto .difficile, però,sembra per ora trovare un mo-vente ad un eventuale delittoTanto più che nella stanzadella Bortone vi erano 86 milalire in denaro contante. Solo l'autopsia potrà dare unorientamento alla polizia inqueste difficili indagini. immillili! lim Marletta Bertone 1 II cucito abbandonato llItllllilllttlllllllllIMIIIIIMIIIIIIItllllllllllllItlllU I vigili del fuoco recuperano la salma dal pozzo

Luoghi citati: Rivoli, Roma, Torino, Venaria