Riscossa di Koblet contro Coppi e trionfo di Minardi a Taormina di Vittorio Varale

Riscossa di Koblet contro Coppi e trionfo di Minardi a Taormina Le ore drammatiche del campione del mondo nella seconda tappa del Giro d'Italia Riscossa di Koblet contro Coppi e trionfo di Minardi a Taormina Il vincitore giunge solo al traguardo con quattro minuti di vantaggio su Magni e conquista la maglia rosa - Il campionissimo discende al nono posto nella classifica generale con circa dieci minuti di distacco dal primo e quasi cinque dallo svizzero - La fase decisiva si è svolta sulla salita di Mandrazzi - Oggi la Reggio Calabria-Catanzaro di Km. 172 (Dal nostro Inviato spedalo) Taormina, 22 maggio. Dopo il clamoroso trionfo individuale e collettivo di Coppi e della sua squadra nellal tappa di ieri, si erano qui formati due <partiti> (e altrettanto, immagino, dev'essere avvenuto in ogni ambiente ove ci s'interessi di questo grande avvenimento sportivo) : l'uno, che affermava essere il Giro bell'e finito, giacché nessuno sarebbe più stato capace di strappare al campione mondiale il primato nella classifica; e l'altro che sosteneva il contrario, ammonendo che la strada é assai lunga avanti di arrivare a Milano e ch'essa è piena di insidie e d'imprevisti fatali per chiunque. Oggi, i fatti hanno dato ragione al secondo < partito >. Giacché le sorprese scaturite dalla lotta nella severa tappa odierna sono state pili di una — cumulativamente concorrendo a rivoluzionare la classifica generale com'era stamattina e come generalmente si credeva che sarebbe rimasta immutata per parecchi giorni. La sorpresa più grossa non è tanto la vittoria di Minardi — che. d'altronde, non è nuovo a successi del genere; il fatto sensazionale è che il suo isolato arrivo al traguardo, con forti distacchi sugli avversari fino a diventare la nuova Maglia Rosa, è contemporaneo al grave ritardo di Coppi, il quale ha ceduto di colpo nella parte montagnosa della corsa, e non ha potuto far meglio che piazzarsi sedicesimo a ben 11 minuti e rotti dal romagnolo, perdendo un mucchio di posti nella graduatoria generale fino a vedersi preceduto da Schaer, da Magni, dallo stesso Koblet e da altri, come appare dalla classifica più sotto pubblicata. Come si è giunti a questo profondo mutamento della situazione? Lo diciamo subito, specificando che il < terremoto* ha fatto la sua apparizione nella seconda metà della corsa ed ha avuto la durata di quattro ore, quante ne sorto occorse per coprire i HO chilometri dalla costa settentrionale della Bicilia a quella orientale attraverso il massiccio delle Madonie. Prima di quel momento, la corsa si era svolta senza destare alcun interesse che non fosse per gli improvvisi allunghi di qualche corridore che scappava di sorpresa per andare a vincere i < traguardi volanti >, e per le immediate reazioni dei gruppo ohe correva a riprenderli. Diversamente accadde quando per la terza volta la passeggiata in gruppo venne interrotta per l'approssimarsi del terzo < traguardo volante > a Capo d'Orlando. In testa vennero a trovarsi una mezza dozzina di uomini, fra i quali Conte. Benedetti. Gerritt Voorting. Schwarzenbergen. Avevano essi preso mezzo chilometro di vantaggio al gruppo, allorché da questo vennero fuori Astrua, Van Est, Clerici e. qualche altro, ai quali, partendo di scatto su una breve salita, prima del rifornimento di Patti (chilometri 17S) venne ad aggiungersi anche Minardi. Quando, poco dopo, si prese ad andare verso le montagne, l'avanguardia era già stata riassorMta, ed al comando non erano rimasti che In cinque: il romagnolo, Astrua, Clerici e i due olandes%. Dietro ad essi, che faceva il gruppot Oh, nicchiava come solitamente accade quando due assi si temono e si sorvegliano a \Hcenda, e poiché prima a un pugno d% uomini fra i quali Manni, e poi a un'altra mezza dozzina fra cui Fornara, Schaer, Huber, Impanis, non garbava quell'inazione, essi se ne vennero via lasciando Coppi e Koblet a sbrigarsela. Al 200° chilometro questi inseguitori passarono 7 minuti dopo la pattuglia di testa, mentre il gruppo coi due Assi veniva ad otto. In queste posizioni s'iniziò la salita al valico di Mandrazzi dov'era posto il primo traguardo del Premio della montagna. E fu lungo quei 20 chilometri che si verificarono i due principali colpi di scena della giornata: la fuga di Minardi e il crollo di Coppi. Dopo aver perduto Van Est e poi Clerici e lasciato a Voorting il premio del « traguardo volante » di Novara Siculo, appena la salita si fece più erta il romagnolo partì all'attacco e, sia l'olandese che Astrua, non lo videro più. Su al cumine, Minardi avevo già preso due minuti e mezzo al primo e tre minuti e 20 secondi al secondo. Poi si buttò nella discesa, proseguendo da solo nella solitaria e vittoriosa fuga per i rimanenti 50' chilometri, fino ai fioriti giardini pensili di Taormina Dietro a lui, intanto, erano avvenuti altri e non meno sorprendenti fatti. Primo: l'attacco di Koblet a Coppi a metà salita, appena si vide che la Maglia Rosa era in difficoltà ipiù tardi, interpellato dopo l'arrivo, Coppi dichiarò che fin dalla mattina soffriva allo stomaco, e che quando Koblet accelerò, non fu in grado di resistergli) Secondo: la ripresa dello svizzero, che superò molti avversari, fino a raggiungere in discesa il trio Magni-Schaer-Fornara che sul culmine era passato 7 minuti dopo Minardi e stava per acchiappare Astrua e Voorting. Terza sorpresa: l'involata del Campione d'Italia da questo gruppo lanciato alla vana caccia del romagnolo. Koblet aveva già dovuto sopportare la fatica d'un inseguimento per la foratura d'una gomma, allorché negli ultimi chilometri Magni, trascinandosi dietro il piccolo Schaer, pianto la compagnia e corse avanti a conquistare U secondo posto al traguardo e il terzo in classifica. Vittorio Varale Minardi staccati tutti gli avversari transita solo sul passo di Mandrazzi e si avvia al traguardo di Taormina (Tel.)

Luoghi citati: Catanzaro, Italia, Milano, Novara, Reggio Calabria, Taormina