Eden cerca oggi con Molotov di trovare una base d'accordo di Enrico Altavilla

Eden cerca oggi con Molotov di trovare una base d'accordo erra Nessun progresso netta terza seduta segreta a Gin Eden cerca oggi con Molotov di trovare una base d'accordo Né gli alleati, nò i comunisti vogliono essere i primi a cedere - Nehru manda alla conferenza il diplomatico che ha preparato l'armistizio in Corea - Francesi e comunisti discutono "con molta cordialità,, il problema dei feriti (Dal nostro inviato speciale) Ginevra, 19 maggio. Una leggera scossa di terremoto ha fatto oscillare stamane il lampadario nel salone dell'albergo < Metropol > dove Molotov stava conversando con Ciu En-lai, e le lampade di villa «Réposoir>, nella quale ni erano dati convegno Eden, Bidault e Bedell Smith. Oggi le decisioni politiche non vengono prese più traendo gli auspici dal volo degli uccelli o dalle viscere degli agnelli, ma forse 1 delegati dell'Oriente e dell'Occidente hanno visto nel terremoto un segno del destino. Così hanno stabilito un giorno di tregua politica nella speranza che domani, attraverso un incontro fra Eden e Molotov, sia possibile superare gii ostacoli che hanno cacciato stasera la conferenza sull'Indocina in un vicolo cieco. Speriamo che le lampade di Ginevra non siano state scosse invano. Nel pomeriggio, durante la terza seduta segreta, si è parlato di nuovo dello spinoso problema del Laos e del Cambogia. A Dien Bien Phu, dove si era recato a visitare la fortezza conquistata, Ho Chi Mlnh ha festeggiato oggi il suo 69° genetliaco, e l'occasio. ne è servita al suo ministro degli Esteri Phan Van Dong per tenere un discorso di un'ora e mezzo sulle rivendicazioni dei popoli di quei due regni. Gli occidentali non hanno voluto accettare che i governi comunisti dei due Stati vengano ammessi ai lavori della conferenza e hanno insistito perchè — prima di affrontare la discussione sull'armistizio nel Viet Nam — Ho Chi Mlnh ritiri i' suoi guerriglieri dal Laos e dal Cambogia. In tal modo le trattative sono arrivate ad un punto morto. Insisteranno gli occidentali perchè i comunisti siano i primi a fare concessioni? La situazione militare e politica non dovrebbe consigliarlo. Le truppe di Ho Chi Minh stanno invadendo la zona di Hanoi, dove vengono tenuti consigli di guerra straordinari. La popolazione dell'Indocina, se non è filo-comunista, è anti-francese; e un celebre giornalista parigino, appena ritornato dall'Indocina, ci confessava che le elezioni generali, anche sotto controllo In¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ternazionale, potrebbero portare i comunisti al potere. DI conseguenza gli occidentali, che si sono battuti per ottenere in Corea e nella Germania orientale libere elezioni, qui a Ginevra sono costretti a seguire una diversa linea di condotta, che non corrisponde ai loro princìpi. Si aggiunga a queste difficoltà, la mancanza di una linea di condotta comune fra gli occidentali, e si vedrà come sia ben difficile pretendere dai russi, i quali sanno di avere quasi tutte le carte in mano, che facciano per primi delle concessioni politiche. Finora l'unica < concessione > offerta dai francesi è stata quella che Bidault ha tentato di fare oggi, domandando a Phan Van Dong se non credeva possibile un accordo, basato sul ritorno al progetto di federazione indocinese del '46. Lo sdegnoso <no> del ministro indocinese ha fatto comprendere però che i comunisti considerano — e non del tilt4 to a torto — che la situazione è alquanto mutata negli ultimi otto anni. Vista l'impossibilità di raggiungere un accordo, Bedell Smith aveva proposto di tenere domani una seduta pubblica sull'Indocina. A questa decisione, che sarebbe equivalsa al riconoscimento del fallimento delle trattative svoltesi nelle sedute segrete, si è risolutamente opposto Bidault, il quale avrebbe detto: « Se diamo l'impressione che l'accordo non è più possibile, ciò avrà gravi conseguenze sulla politica interna del mio Paese >. Su suggerimento di Eden è stato allora deciso di osservare domani un < giorno di tregua >, di tenere venerdì la quarta riunione segreta sull'Indocina e sabato una seduta pubblica sulla Corea (sembra che i sedici Stati non comunisti rappresentati a Ginevra abbiano finalmente approvato.un piano per la riuniflcaziOne della Corea, basato sulle elezioni generali proposte, dal ministro australiano Casey). .. Prima di lasciare il Palais des Nations, Molotov ha pronunciato una frase oscura, che 1 francesi hanno interpretato nel senso che il ministro russo sarebbe disposto a discutere venerdì 1 problemi militari, e cioè l'armistizio. Ma sembra evidente che 1 russi non vorranno limitare le trattative mrtreilnl'dmdì gbqatagqs'nDVgliDmdniLrCf militari al Viet Minh, e chiederanno che siano estese agli altri due Stati indocinesi. Prima della seduta segreta si era svolto al Palaia des Nations il primo colloquio fra il colonnello francese De Brebisson e l'indocinese Ha Van Lan. Per due ore è stato discusso, « con molta cordialità >, lo sgombro dei feriti da Dien Bien Phu, e ì francesi sperano che fra oggi e domani possano essere liberati da ottanta a centocinquanta prigionieri feriti. Di un altro prigioniero — anzi, della sola prigioniera fatta dai comunisti — è stata oggi annunciata la liberazione, quando un delegato indocinese s'è recato all'albergo ginevrino dove abita il giovane Henri De Galard, corrispondente delVObscrvateur, per annunciargli che sarebbe stata messa in libertà sua cugina, Geneviève De Galard, l'infermiera che s'è meritato il nome di « angelo di Dien Bien Phu >. Nonostante le difficoltà presenti, gli inglesi conti- ■ nuano a sperare In un accordo, e stasera un delegato britannico ha detto: «La situazione è tesa, ma meno tesa di ieri». Nella sua difficile opera di mediatore Eden avrà, a partire da dopodomani, l'appoggio di Khrisna Menon, che verrà a Ginevra come rappresentante personale di Nehru. Khrisna Menon è l'autore della formula che permise l'armistizio in Corea. Egli non è molto ben visto dagli americani, i quali gli rimproverano di essersi talvolta mostrato favorevole alle tesi sovietiche; ma ciò nonostante, o proprio per questa ragione, è la persona più adatta per aiutare Eden a far comprendere a Molotov che il fallimento delle trattative di Ginevra consentirebbe forse al blocco comunista una vittoria tattica in Indocina, ma lo esporrebbe, attraverso la creazione del patto di difesa proposto da Dulles a una sconfitta strategica in Asia. Enrico Altavilla