Il processo Brusasca-"Il Progresso,, rinviato per una nuova istruttoria

Il processo Brusasca-"Il Progresso,, rinviato per una nuova istruttoria Il processo Brusasca-"Il Progresso,, rinviato per una nuova istruttoria (Dal nostro inviato speciale) Alessandria, 18 maggio. Il processo per diffamazione a mezzo stampa promosso con tro il direttore del settimanale comunista // Progresso su querela dell'on. Brusasca, si è concluso ieri sera alle 18,30 nel modo più inatteso, cioè senza condanna e senza assoluzione Il Tribunale, infatti, dopo una ora e mezzo di riunione in camera di consiglio ha deciso di rimettere gli attj processuali al giudice istruttore per una ulteriore indagine. Il provvedimento è cosi mo tivato: « ... la situazione processuale appalesa l'opportunità — nel comune interesse esplicitamente e implicitamente manifestato djlle parti in causa, in concomitanza con i superiori fini della giustizia di un approfondimento d'indagine, particolarmente con l'assunzione quale teste dell'excommissario dell'Azienda Ba nane. Brielli, nonché di quelle altre persone indicate dai testi odierni, indagini che per la loro natura e complessità esulano dai limiti del rito direttissimo >. Il Tribunale (Pres Baudoin P. M. Mazzoni; Cane Miglietta) con tale decisione ha accolto una delie tesi principali della difesa. Ora sta al giudice istruttore decidere se è ef¬ fettivamente necessario convocare quali testi tutte le persone di cui gli avvocati Veggi e Punzo hanno fatto il nome e cioè: l'on. De Gasperi, l'on. Merzagora. l'on. Vanoni, l'on. Bulloni ed altri ministri e parlamentari che in riunioni del C.I.R. ebbero ad occuparsi del monopolio delle banane. Gli elementi emersi nel corso del dibattito — ha sostenuto la difesa — erano tali da giustifl care l'asserzione che scandalo v'era stato nel commercio del le banane, scandalo di cui, d'altra parte, da cinque anni si parla e si scrive e su cui si è discusso anche alla Camera dei deputati. Gli avvocati Veggi e Punzo hanno sostenuto inoltre che il querelante non doveva ritenersi offeso dalla dicitura apposta alla fotografia incriminata perchè non la sua persona era stata colpita, nell'intendimen to dell'imputato, bensì il Mo nopolio che il parlamentare quale sottosegretario del Mi nistero dell'Africa Italiana, rappresentava. Hanno anche affermato che quando la critica è mantenuta sul terreno politico e sociale, la libertà per il giornalista è assai più am pia di quella di cui può dispor re per criticare un privato. In precedenza aveva preso la parola il senatore avvocato |Brusasca Piola, patrono della parte civile, il quale ha sostenuto la piena colpevolezza dell'imputato che. pur avendo avuto ampia facoltà di prova, non era riuscito a dimostrare che quanto egli aveva scritto negli articoli incriminati trovava-fon| damento nell'attività dell'on. Al contrario — ha proseguito il sen. Piola — è risultato ben chiaro che il querelante fu estraneo all'A.M.B e non si occupò mai di licenze di importazione di banane. Il P. M., a sua volta, ha rilevato che il Polidoro agi dolosamente in un'azione continuata e ne ha chiesto la conI danna a un anno e un mese di reclusione e a 120 mila lire di multa. Per completare la cronaca delle due udienze a cui ha assistito Un pubblico assai numeroso e attento, aggiungia mo che al mattino, prima del l'inizio delle arringhe, era stato ancora sentito il teBte Boselli il quale ha precisato quali furono i guadagni realizzati dal Monopolio, dai grossisti, dai dettaglianti nel periodo dal 1949 al 1952. Su ogni chilogrammo di banane li lucro dell A.M.B. passò da 90 lire a 70; quello dei grossisti da 150 a 70; quello dei dettaglianti da 125 a 100. n. p.

Luoghi citati: Africa Italiana, Alessandria