La famiglia Montesi interpreta un film e viene abbandonata dai suoi difensori
La famiglia Montesi interpreta un film e viene abbandonata dai suoi difensori Mentre il magistrato cerca di svelare il mistero di Tor Vajanica La famiglia Montesi interpreta un film e viene abbandonata dai suoi difensori Nuovi esami e riunioni dei medici-legali - Interrogato ieri il maestro Trovaioli, amico di Piero Piccioni (Nostro servizio particolare) Roma, 14 maggio. Quel che ha sempre rifiutato Anna Maria Caglio lo faranno i familiari di Wilma Montesi: un film. Il cinema era partito subito all'assalto della Btoria che tanto clamore ha suscitato: 11 boccone è sembrato subito troppo ghiotto per non tentare di trasferirlo sullo schermo. E nel giro di un mese qualcosa come sei soggetti, tutti intorno al medesimo argomento, furono depositati alla Società Autori. Ma l'impresa presentò subito delle difficoltà. Il primo personaggio, forse quello che sembrava più facilmente abbordabile, Anna Maria Caglio, con molta diplomazia, ma nello stesso tempo con molta forza, respinse l'attacco, spiegando che non le sembrava il caso di trasformarsi in attrice cinematografica. Adriana Bisaccia non le fu da meno e limitò la sua adesione ad entrare nel mondo del cinema (sua antica aspirazione) a particlne di secondo plano in un film che nulla aveva a che vedere con la vicenda di cui è stata ed è una delle protagoniste Impiegabile decisione La sorpresa è venuta proprio alla fine: dal padre, la sorella, 11 fratello di Wilma Mon> tesi. I tre personaggi non solo hanno dato l'assenso perchè un film si faccia (« un film po lemico che si propone — ha spiegato colui che ne sarà 11 regista, il dott. Sergio Schera — di mettere in evidenza alcu ni eccessi scandalistici»). Ma proveranno l'emozione di po tersi ammirare sullo schermo. Questo naturalmente senza pretendere un compenso in danaro, come è stato precisato nel fornire la prima informazione. Che cosa abbia indotto 1 familiari di Wilma Montesi ad uscire da un riserbo che è sembrato persino troppo esagerato non è facile dirlo. I primi ad esserne sorpresi sono stati proprio i loro legali, che dai giornali hanno appreso una decisione così fuor di ogni previsione. Essi hanno smentito la notizia. I Montesi d'altra parte si sono limitati a ripetere a coloro che hanno chiesto delle spiegazioni: «Noi parie remo solo attraverso i noBtri avvocati ». Di conseguenza per tutta la giornata l'unico elemento positivo che si è potuto registrare è stato il contenuto del film che avrà una prima parte documentaristica (con scene gl rate nell'appartamento di via Tagliamento 76 dove abitò Wilma Montesi) ed una seconda nella quale verrà raccontata una storia che prenderà l'avvio dal momento in cui fu trovato il cadavere della ragazza sulla spiaggia di Tor Vajanica. La notizia del film, che do vrebbe esBere finanziato da al cuni industriali romani, è giun ta alle orecchie del dott. Sepe solo nella tarda mattinata. Il Magistrato aveva continuato il suo paziente lavoro di ricerca convocando nel suo studio 11 direttore d'orcheBtra Armando Trovaioli e due abitanti di Tor Vaianica. Il primo è un amico di Piero Piccioni per ragioni di lavoro. Sono stati insieme per molti anni alla RAI e con molta probabilità ha dovuto riferire al Magistrato come e perchè sul conto di Piccioni presero a circolare certe voci che lo in dicavano quale responsabile dell'affare Montesi. Tutto questo a Palazzo di Giustizia, mentre all'Istituto di Medicina Legale erano tornati a riunirsi i periti, che hanno ottenuto la proroga di un me se per la presentazione del lo ro lavoro. I professori Ascarel li e Canuto (il prof. Macaggi è ripartito per Genova) hanno preso in esame alcuni elementi prelevati durante la esumazione della salma di Wilma Mon tesi ed in particolare i capelli soffermando la loro particolare attenzione sul bulbo. In serata, per finire, la con clusione della storia che ha, quale episodio centrale, il film su Wilma Montesi. Una con clusione piuttosto burrascosa: gli avvocati Mario Pittaluga, Giuseppe Schirò e Renzo Ro sano, hanno declinato l'incarico di assistere la famiglia Montesi. La reazione dei legali I legali erano stati tenuti all'oscuro di tutto: delle trattative con il regista del film delle decisioni prese. E la no tizia anche per loro era seni brata tanto Inverosimile che la prima reazione li aveva indotti a smentirla. Pioni di fiducia telefonarono a casa Montesi, ma è facilmente intuibile comprendere la loro maraviglia quando si sentirono dire che «la notizia non era da smentire» e che «avevano deciso di accettare la proposta loro fatta da chi intende girare un film su tutta la vicenda, perchè in tal modo l'opinione pubblica si potrà rendere conto dell'ambiente in cui è vissuta Wilma » Agli avvocati questa giustificazione 6 stata sufficiente per sentirsi liberi delle proprie azioni. Si sono infatti riuniti in serata e al termine del convegno hanno redatto una lettera che hanno inviato immediatamente alla famiglia Montesi. «Allorquando ci affidaste il vostro patrocinio per la tutela della memoria della povera Wilma e del vostro buon nome accettammo l'incarico con piena comprensione della sua importanza, adempiendolo con la maggiore serietà e il più assoluto disinteresse. In questi ultimi tempi si sono peraltro avverati taluni episodi, i quali ci pongono nella necessità di declinare 11 mandato: tali le dichiarazioni fatte alla stampa malgrado il contrarlo nostro consiglio e la adesione da voi data, nel momento più delicato delle indagini istruttorie, alla esecuzione di un film con la partecipazione diretta dei familiari della sventurata vostra figliola secondo «j notizie che noi abbiamo appreso dalla stampa e che voi, su nostra richiesta, ci avete confermate ». Questi fatti — prosegue la lettera — Invero sono in aperto contrasto con la linea di scrupoloso riserbo — quale del resto li tragico caso richiede da noi sempre seguita e a voi costantemente suggerita. Nel congedarci da voi continueremo a partecipare alle vostre ansie per l'angoscioso evento, che è seguito con emozione da tutto il Paese, nella fiducia che la parola definitiva della Giustizia possa ridarvi, se possibile, serenità di vita. 8- g-
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