La d. c. richiede l'interdizione delle nuove armi atomiche

La d. c. richiede l'interdizione delle nuove armi atomiche UN O. D. G. APPROVATO DALLA DIREZIONE DEL PARI STO La d. c. richiede l'interdizione delle nuove armi atomiche "La violenza deve essere bandita dalla politica; si deve realizzare la riduzione degli armamenti,, - Nessun collegamento con le destre per le "amministrative,, - Caduta la candidatura deli'on. Giovannini alla presidenza della RAI & Roma, 29 aprile. Questa mattina si è riunita Palazzo del Gesù, sotto la presidenza deli'on. De Gasperi, segretario politico del partito, la direzione della Democrazia Cristiana. A. conclusione dei lu vori è stata approvata aU'tina niniità una risoluzione concernente il drammatico problema delle armi atomiche e termo-. nucleari. E' un documento di I notevole importanza che si inizia con un riferimento al messaggio pasquale di Pio XII, dei quale viene attestato il va- lore di «alto insegnamento». e che per la parte sostanziale così afferma: « La. direzione centrale della D.C. esprime il voto che un accordo fra gli Stati, sulla base di un controllo generale ed egualmente valido per tutte le parti, conduca all'interdizione di questi nuovi strumenti di guerra; ritiene che a tale fine tanto più efficacemente possano indirizzarsi le azioni dei governi e «lei popoli, in quanto: a) si affermi in modo sempre più concreto e generale il principio della rinuncia alla violenza come strumento di politica internazionale; b) si realizzi un'effettiva e generale riduzione degli armamenti tradizionali, sotto controllo internazionale; c) si promuova — avuto anche riguardo alla recente proposta del presidente Eisenhower — una cooperazione Internazionale per l'utilizzazione dell'energia atomica, ai lini del maggiore sviluppo economico e del progresso civile dell'umanità ». Il documento è di notevole dicevamo, oltre con indiscutibile \ m^'^^o^ w'ratOto. \ «£J« BKSjKiS'èl aì fìni (M maggiore svilup- ,m ,.con„mic„ e del progres- s„ cìvìjp dell'umanità». n documento è di notevole importanza, dicevamo, oltre che redatto con indiscutibile labilità. Era naturale che il mimi imitimi i i itimi avevano stretto bisogno d. una partito d. c. non potesse —|proprio alla vigilia del 1° mag-: gio — mancare di dire una sua; parola sull'angoscioso proble-lma che assilla gli uomini dijogni fede e credenza: è que-. sto, infatti, un argomento che |ricorrerà, forse come princi-[pale, nei comizi da tenersi inioccasione della festa del lavo- io. e gli oratori della D. Cstretto bisogno di una ichiara indicazione sull'atteg-giamento ullìciale del partito, È questo è stato precisato, ese da un lato si può osservare che la D. r. è andata anche oltre le parole dello stesso Papa (non ha infatti enunciato la riserva del caso della legit tima difesa che Pio XII ha previsto nel suo messaggio», d'altro canto si nota quanta attenzione sia stata posta perevitare che la propaganda co- munista possa presentare il documento come una favore- vole risposta della D. C. al- l'appello di Togliatti per un fronte comune dei cattolici e dei comunisti contro la minaccia della guerra A.B.C, mica, batteriologica e . (ato" chi" tnica). Appunto per frustrare quel- le che vengono chiamate le subdole manovre unitarie di Togliatti, è stato, infatti, af-fermato che il modo migliore per arrivare all'eliminazione della guerra termonucleare è costituito dall'accettazione del-~u,"> "— cantro"° imernazionale negli almarnenti — tanto gli A.B.C. quanto i cosiddetti convenzio- na'i — e per un pool atomico: è la proposta che i comunisti italiani hanno respinto, e che 'ora vengono invitati ad accet- pietica tare per dimostrare la loro buona volontà di collaborazione. In altri termini la D. C. si diehiara contraria alla guerra atomica, facendo proprie le ispirazioni della politica estera americana, mentre il partito comunista, per raggiungere lo stesso scopo avrebbe voluto portare i cattolici italiani sul piano della politica estera so vi La direzione d. c. si e pure occupata di altri problemi, che Pur essendo di semplice natu ra organizzativa e precongres fua!.!' ^0in„.!l,an,!:an,0„^„1.n„lP,°r tonza. Fissata la convocazione dei Consiglio Nazionale del partito per il 25 maggio, la direzione ha, infatti, preso in esame « le recenti manifestazioni di alcuni esponenti della D. C. ». Si tratta, è quasi superfluo avvertirlo, delle varie dichiarazioni ed interviste ri lasciate dagli ex-ministri Pel-, Togni e Alldreott>- Secondo riferisce ulticiosa- Quanto 11 la direzione del par-tito non ha ritenuto di attrì- niti ire art esse che un valore : episodico di carattere precon-j uressuale. Alla luce di questa valutazione, non è apparsa ne- cessai'ia una pubblica dichia- razione che riconfermasse la assoluta fiducia della D. C. nell'attuale maggioranza». Parlando di episodi precon-krcssunli si intende dunque ri- durne l'importanza, e più che 'e Paro!% *'?ltr.a par,e' po_trttnn,? 1 t™*™» S°"me gli organi responsabili de- ««Wl non intendano la- sciarsi- sedurre dalle prospet- tivc dì avventurose aperture a destra. Una prova sintomatica di questo atteggiamento si è già avuta nell'esclusione del- l'ex-ministro Giovannini dalla iosa dei possibili presidenti della RAI, e oggi difatti, asmentire diverse informazioni che =ono apparse su qualche ESE—aGiovannini deve considerarsi conte definitivamente caduta. Alt™ elemento di interesse.)Cr va]ulure \a situazione e ||Q. ]g smontita che la rj. C. cercherà collegamenti coi par- Ititi di destra in occasione del- )e elezioni amministrative che sj svolgeranno, nel corso del mese di maggio, in taluni grandi centri dell'Italia Meri- dionale. Erano state diffuse voci che ""a riedizione del famoso bioc co o fronte nazionale sarebbe co stata attuata a Salerno, maquesta sera si precisa che. a ■seguito di una serie di colloqui intercorsi fra segretari dei tuattro partiti democratici, siè raggiunta un'intesa per ope-rare il collegamento a quattro in tutti i centri dove si voteràla prossima settimana, con esclusione ili o-ir altro Darti- psc'usl°ne '(' i„ La direzione della D. C. hastamattina approvato l'accordo, e in questo senso ha datoistruzioni telegrafiche alla fe-derazione provinciale di Saler-u "a ^a- no. Domani sera alle quattro scade il termine lerno le li di apparentamento, e cosi a quell'ora se gli.. per la presentazione del-ite e delle relative dichia-!razioni, di apparentamento, e saPra ordini centrali saranno stati localmente rispettati. La scadenza è importante, e la si attende con legittimo interesse anche perche le eleziO-ni previste nell'Italia Meritilomi le interessano più di un mi-lione di elettori per la rinno-vaztone di 142 Consigli comu-nali e l'integrazione di 15 Con--igli provinciali. Nei piccol centri, come è ovvio, si avràtolleranza per le soluzionadottate secondo il vecchio K«* uatta' imatn. principio gonelliano del « caso per caso»: ma nei entri maggiori si intende escludere la possibile ripetizione di quella che è stata definita l'operazione « destrissima x di Castellammare. Anche alla prossima assemblea generale dell'Azione Cattolica, indetta ad Assisi per le giornate di sabato e di domenica, si guarda con attento interesse. Pure ammettendo che un'assemblea di presidenti diocesani possa risultare hon eccessivamente battagliera, si osserva che la sua convocazione viene a coincidere con la polemica aperta dalle dimissioni del dott. Rossi, polemica che non ha perduto di attualità. Lo stesso scopo dell'assemblea — fissare il programma di attività del prossimo anno sociale — e lo stesso tema della discussione implica un impedi carattere sociale: si di preordinare una campagna di apostolato avente come tema «La lami glia », ed in questo quadro sa ranno trattati i temi dell'< Oc[ cupazione », dell'« Assistenza » je della «Casa». Essi contenjgono indicazioni che è dittici- ;le eludere, e d'altro cantn si afferma che taluni presidenti j diocesani (del Veneto, in parj Scolare, del Piemonte e fnr se di Milano) intenderebbero esprimere in questa occasione ; ^ loro riprovazione per gli inldirizzi Seddiani- Sempre sul tema dell-, aperture a destra od a sinisna. oggi si sono avuti ancor;, altri ! nri„ini. '„„t' Jjo'ir!,,'' ti¬ "™ una nota aeu agenzia 4.' aitesa' dell ex-presi '«''lite Pena; una scontesslon .".«i a corrente del la smetta jcia >democra ìca a iniziaii,9 ì Gaetano Russo per una rivista a tre: Gronchi-Nenni-Russo ; asSs~ Pira sul tema del lavoro asse- guato alla Pignone di Firenze, .e così via elencando fra lette re ed articoli appar-rt sui gior Inali. E da tutti questi docu nienti si è avuta la con1ferma che il problema centrale della nostra pobticn interna rimane quello della difesa del centro democratico v a, ; ^ \ c , , . _ .

Luoghi citati: Assisi, Castellammare, Firenze, Italia, Milano, Piemonte, Roma, Salerno, Veneto