Il primo «Globemaster» del ponte aereo giunto in un campo segreto dell'Indocina

Il primo «Globemaster» del ponte aereo giunto in un campo segreto dell'Indocina Il primo «Globemaster» del ponte aereo giunto in un campo segreto dell'Indocina 1 mille paracadutisti francesi verranno gettati al più presto sa Dien Bien Phu: quanti potranno raggiungere vivi la piazzaforte? - l "rossi,, hanno distrutto un altro fortino e la sua guarnigione (Nostro servizio particolare) Saigon, 23 aprile. Il primo Globemaster dell'aviazione americana! con a nardo oltre duecento paracadutisti francesi trasportati da Parigi in Indocina mediante lo speciale € ponte aereo», è atterrato stasera in una base aerea francese dietro la linea del fronte. La rotta segreta L'enorme quadrimotore ha raggiunto il segreto aeroporto di arrivo dopo un volo di tre giorni dal campo di Orly, presso Parigi. Esso fa parte di un gruppo di almeno sette aerei che portano al fronte di Dien Bien Phu un battaglione di paracadutisti in completo assetto di guerra. Aveva fatto scalo per breve tempo a Saigon verso mezzogiorno ; l'equipaggio americano ed i soldati francesi sono stati salutati da rappresentanti dell'Alto Comando; poi, dopo il rifornimento, l'apparecchio è ripartito per la sua destinazione finale. Era stata mantenuta accuratamente segreta l'ora dell'arrivo a Saigon, e nemmeno il personale dell'Ambasciata americana e le personalità francesi hanno saputo dell'arrivo se non mezz'ora prima che il Globemaster prendesse terra. Così sono avvolti da assoluto segreto le tappe e l'orario del lunghissimo volo. Gli altri Globemaster del « ponte aereo», in numero non precisato, atterreranno quanto prima col resto del battaglione di paracadutisti e con l'armamento e munizioni necessari all'immediato impiego dei soldati. E' stato rivelato che sette quadrimotori hanno fatto scalo oggi a Ceylon: ciò dimostra che i Globemaster del « ponte aereo» sono almeno sette. Ma è difficile sapere di più. Ora gli esperti francesi e americani dovranno procedere ad un'operazione ancora più rischiosa e ardua, un'operazione che è urgente ma costerà purtroppo molte vittime umane: il lancio dei paracadutisti su Dien Bien Phu. Questo lancio deve essere fatto al pfu presto, se si vuol sperare di salvare la fortezza assediata: infatti oggi i comunisti sono riusciti a conquistare un altro avamposto francese, situato nell'angolo nordoccidentale del campo trincerato. Essi si trovano ora a soli seicento metri dal cuore della fortezza, e minacciano direttamente il comando sotterraneo del gen. De Gastries. La nuova posizione, caduta in mano ai « rossi > dopo ventiquattro ore di selvaggi combattimenti, è il fortino denominato « Hugette ». / difensori sono stati annientati dopo una lotta furiosa, e si teme che il nuovo successo del nemico segni « l'inizio della dolorosa agonia del campo trincerato ». L'espressione è di un ufficiale francese. Ormai il diametro del nucleo di resistenza si è ridotto a soli 1300 metriJ in cui sono stipati, oltre diecimila uomini. / «'ossi » sfanno tentando di impadronirsi dei fortini superstiti non adottando come in precedenza la tattica dell'azione in massa, bensì co?i piccoli contingenti potentemente armati, che agiscoìio di sorpresa e affrontano le posizioni una dopo l'altra. I combattenti non hanno un'ora di riposo. Si teme stasera che altri due caposaldi nel medesimo settore facciano la medesima fine del forte < Nugeta», in quanto t' nemico li sta aggirando con una serie di gallerie sotterranee. Un'altra compagnia (forse della Legione Straniera) si trova tagliata fuori, e sono stati inutili sinora i tentativi dei reparti d'assalto di ristabilire i collegamenti. La situazione è « molto grave » a detta degli strssi portavoce francesi, i quali hanno ammesso che, se i t rossi » continueranno i loro attacchi, i difensori di Dien Bien Phu saranno tutti annientati. Soltanto l'aviazione può proteggerli efficacemente. Difficile compito Gli acrei francesi, che nella giornata odierna hanno svolto la loro attività per diciassette ore consecutive, hanno martellato le posizioni comuniste a nord della fortezza con alti esplosivi e col napalm per impedire l'afflusso dei rinforzi comunisti, ma non hanno potuto intervenire nelle immediate vicinanze dei combattimenti per timore di colpire anche i reparti francesi. Il problema che si pone ora e: come, quando, con quante perdite potranno essere lanciati i mille para¬ cadutisti giunti con il « ponte aereo »t r. s.

Persone citate: De Gastries