Voleva redimere il fratello ma si innamorò della sua amante

Voleva redimere il fratello ma si innamorò della sua amante Il mancato assassino eli Camagna è ancora latitante Voleva redimere il fratello ma si innamorò della sua amante La donna lo aveva sempre respinto-Una squallida storia di torbide passioni (Dal nostro inviato spretale) Camagna Mnnf.. 23 aprile. Amore, gelosia, rancore: questi i sentimenti che ieri sera hanno armato la mano di Michele Pimoniello contro il fratello Emanuele e contro la donna che li divideva, Adalgisa D'Ambrosio. Due anni fa Emanuele, a S. Angelo all'Esca, s'innamora di Adalgisa, una ragazza abbastanza piacente: per lei abbandona la moglie Silvia Masone e i loro tre figli, e viene a stabilirsi quale mezzadro in una cascina presso Isolengo. una frazione d; Camino. Qualche mese dopo lo raggiunge Adalgisa. Da S. Angelo all'Esca parte allora Michele. Ha una missio- ne delicata: indurre il fratello ?e troncare la relazione con l'amante e a rientrare in famiglia. Ha vari colloqui con Emanuele: gli prospetta la tristezza della moglie abbandonata, dei figli rimasti senza padre. L'altro non si commuove; anzi inizia le pratiche per ottenere la separazione legale. Fallita la missione. Michele non rientra però al paese. Trova lavoro presso il fratello. Questo è il pretesto. La realtà è che egli è rimasto stregato da Adalgisa. La insidia, la perseguita; non ottiene che rifiuti. La ragazza aspetta un bimbo, il cui padre è Emanuele, non intende tradirlo. Le ripulse rendono furente Michele; ne derivano liti con la ragazza. Una tregua si stabilisce quando a costei, tredici mesi fa, na- 1rclorpatAsdpsdmma l'sdvmmalsce un bambino, Fausto, che vla madre denuncia, allo «tato pcivile col proprio cognome e mcome nato da padre ignoto, mAdalgisa lascia la cascina di aEmanuele, nella quale s'insedia, varrivata da S. Angelo all'Esca, Silvia Masone con i figli. E' una tregua apparente; Emanuele finisce per dover lottare su due fronti: contro il fratello ldnpche non si rassegna, e contro Cndiapae=e con foglio di via asia moglie che si ribella in nome dei suoi diritti. Costei non esita a rivolgersi ai carabinieri chiedendo che la rivale venga rispe dita al obbligatorio. Una manovra che ottiene, in SPde coniugale, l'effetto contrario: è la moglie che, con un foglio di via maritale, deve fare le valigie e rientrare al paese. E' il trionfo della rivale. Emanuele si ri lisce con Adalgisa; lasciano la cascina e si stabiliscono a Frassinello, nella frazione Mulino Vecchio. A sua volta Michele trova lavoro alla cascina Coppi, presso Cellamonte. Ma non smette le persecuzioni; è un chiodo che lo tortura, un assillo che non gli dà tregua, e che non dà tregua. Un mese fa avviene uno scontro furioso. Michele sorprende Adalgisa sola in casa e tenta di profittarne: la ragazza si ribella, lo respinge. Egli si allon- tana con una minaccia: < Se non cedi, vi ammazzo tutt'e due >. Non è una frase trascu- rabile, Emanuele se ne rende conto. Tre giorni fa accoglie con sollievo la proposta che eli fa il compaesano Angelo Cabola. Questi con la moglie Carmela Fabrizio ha preso a mezzadria la cascina di Giuseppe Patrucco, a circa un chilometro oltre Camagna, lungo la strada per Vignale. Angelo Casola ha bisogno di braccia, Emanuele Simoniello ha bisogno di lavorare, l'accordo è presto raggiunto. Ed Emanuele con Adalgisa e il piccolo Fausto si trasferiscono nella cascina Fatrucco. Ieri mattina Michele si reca a Casale e acquista una pistola cai. 7,65. Non rientra alla cascina; vaga per il resto della giornata fra le colline attorno a Camagna. A pomeriggio inol¬ trato si presenta alla cascina Patrucco e chiede ad Angelo Casola di parlare col fratello, Questi si affaccia sulla soglia, e subito Michele gli spara un colpo di pistola. Non è il mezzo più idoneo per iniziare una conversazione, specialmente ricordando la minaccia d'un mese prima. Emanuele si tappa in casa, mentre Adalgisa con Carmela si rifugia in cucina. Nel cortile rimane il Casola, che tenta di rabbonire l'energumeno. Michele continua nelle sue minacce; sbraita: < Se non aprite sfondo la porta e faccio un macello >. Allora Emanuele si affaccia: «Spara, se ne hai il coraggio >. Un gesto che invece di aizzare il fratello, lo placa. Ne segue una discussione animata ma quasi pacifica, la quale si conKude con propositi miti da parte di entrambi. La ragazza ritiene che il pe ricolo sia cessato, e quasi si rammarica Carmela, la dro Casola. sia uscita da una porticina dei retro e sia corsa in paese per telefonare ai carabinieri, la cui caserma è a Vignale. Bisognerà dare un contrordine, pensa, dato l'accordo stabilitosi. Apre la porta, si affaccia sulla soglia. Ha fra le braccia il bambino. Vederla e perdere la ragione è per Michele il guizzo d'un medesimo impulso. Si slancia contro Adalgisa, l'agguanta per un braccio. Nell'altra mano stringe la pistola, e mentre la ragazza si divincola e tenta di fuggire, egli a bruciapelo le spara quattro colpi. Uno va a vuoto, ma tre la raggiungono alla coscia sinistra, di striscio, all'addome e sotto l'orecchio: il proiettile entrato alla base del padiglione sinistro è uscito dche poco prima'cmoglie del mezza- bhsCnrtelgussssstreri dalla guancia destra. Adalgisa cade nei sangue, stringendo il bambino che disperatamente ha tentato di proteggere. Fausto risulta ferito al polpaccio La scena è stata fulminea: Casola ed Emanuele non hanno fatto in tempo a intervenire. Ma questi, notato che il fratello ora si rivolge a lui. fugge; e un colpo gli viene sparato alle spalle, che però non lo raggiunge. Michele spara ancora una volta, poi si butta di corsa in mezzo alle viti e scompare. Stanotte una pattuglia, presentatasi alla cascina Coppi, stava per catturarlo. Dopo la sparatoria. Michele Simoniello se n'era andato tranquillamente a dormire. All'arrivo dei ca-i rabinieri egli è balzato dal letto ed è fuggito senza vestirsi. Lai ragazza è stata in coma tutto il giorno. Stasera sta meglio.. Giuseppe Faraci II piccolo Fausto D'Ambrosio i i |ii Nel letto d'ospedale Adalgisa D'Ambrosio, la giovane donna che ha fatto perdere la ragione a Michele Simoniello i

Luoghi citati: Casale, Vignale