La Russia rompe i rapporti con l'Australia
La Russia rompe i rapporti con l'Australia Con ittici nuova protesta per il aeaso JPetrov» La Russia rompe i rapporti con l'Australia Gli undici membri dell'Ambasciata espulsi da Mosca: tre soli giorni di tempo per lasciare la capitale sovietica (Dal nostro corrispondente) Londra, 23 aprile. L'Unione Sovietica, in seguito al « caso Petrov », ha rotto i rapporti diplomatici con l'Australia, ritirato 11 suo ambasciatore da Canberra e chiesto al governo di Canberra di richiamare da Mosca la sua rappresentanza. La notizia data stasera da Radio Mosca e confermata dall'Australia, ha suscitato negli ambienti internazionali una certa sorpresa, umvuinique i rapporti fra i due' paesi fossero già peggiorati negli ultimi giorni. Essi si erano aggravati soprattutto dopo la fuga della signora Petrov, la quale, dopo il marito, aveva anch'essa « scelto la libertà » mentre stava per essere riportata in Russia. Oggi pomeriggio a Mosca il vice-ministro degli Esteri russo Gromyko ha convocato al Cremlino l'Incaricato d'affari australiano a Mosca, e gli ha consegnato una nota di sei paI gine, in cui il governo sovietico protesta anzitutto contro la concessione dell'asilo politico all'ex-segretario d'ambasciata Vladimir Petrov; denuncia il « rapimento » della consorte del diplomatico mentre si trovava in viaggio di ritorno verso Mosca; e deplora infine il rifiuto di arrestare 11 Petrov come delinquente comune e di restituirlo all' URSS affinchè possa venir punito del suo crimine: appropriazione di danaro preso dai fondi dell'Ambasciata. La nota russa prosegue affermando che, in seguito ai fatti sopra denunciati, è venuta a crearsi una situazione tale, da non consentire ai due paesi di mantenere gli attuali rapporti diplomatici, e da rendere troppo precarie le condizioni di vita e di sicurezza del personale sovietico in Australia. Pertanto il governo sovietico: 1) chiede la consegna immediata alle autorità sovietiche e il rinvio a Mosca del « criminale comune » Vladimir Petrov e della moglie Evokia Petrov; 2) comunica che l'ambasclatoiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Francia avrebbero permesso alla Jugoslavia di fare guerra all'Italia fu grave errore, evitato, in momenti anche più seri, dai Ministri degli Esteri e dai Presidenti del Consiglio che hanno preceduto l'on. Pella. Conclusione : una destra con mentalità salandrina e mussoliniana troverà schie rato contro tre quarti degli italiani e la stessa maggioranza democristiana. Ad Oropa ed a Cavour vi sono tombe che danno mi gliori consigli. a. f. re Generalov e tutto il personale diplomatico russo saranno richiamati da Canberra; 3) chiede al governo australiano di richiamare da Mosca la sua rappresentanza diplomatica. La Russia aveva a Canberra un ambasciatore (Nikolai Generalov) e una larga rappresentanza; tutti ripartiranno presto per Mosca. L'Australia teneva attualmente a Mosca solo un Incaricato d'affari e cinque funzionari. H modo in cui è stato chiesto al governo di Canberra il richiamo di questi diplomatici, equivale ad una vera e propria espulsione. Quando l'incaricato d'affari Bryan C. Hill ha chiesto a Gromyko quanto tempo sarebbe stato concesso ai funzionari per chiudere i battenti dell'Ambasciata e preparare la partenza gli è stato risposto: „„„ v,»'" « Due o tre giorni ». E' un tem. po eccezionalmente breve, come Hill stesso ha tenuto a precisare, aggiungendo che dovrà chiedere l'intervento del suo ministero Gromyko, però, non ha spo stato il termine. Più tardi si è saputo che Bryan Hill, i suoi funzionari e le famiglie (in tutto undici persone, compresi due bambini) partiranno lunedi mattina alle 8, probabilmente in treno. E' assolutamente escluso, invece, che il governo di Canberra restituisca il Petrov; essoha respinto la richiesta comeincompatibile con le leggi au- straliane. I Petrov sono riuniti fin da ieri, come è noto, e oggi hanno trascorso insieme la prima giornata di libertà. Si ritiene si trovino a Sydney, in un domicilio segreto, r. a.
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