Il Cremlino chiede all'Australia la consegna di Petrov come ladro

Il Cremlino chiede all'Australia la consegna di Petrov come ladro Il Cremlino chiede all'Australia la consegna di Petrov come ladro Il diplomatico accusato di appropriazione indebita - L'ambasciatore russo colpito da collasso; due funzionari richiamati a Mosca - La signora Petrov lascia Darwin per una località segreta (Nostro servizio particolare) Durwin, 21 aprile. Si prevedeva che la signora Petrov — la moglie del diplomatico russo che, dopo il marito, ha « sa Ito la libertà » — fosse trattenuta a Darivin fino alla fine dell'inchiesta iniziata dal controspionaggio inglese. Invece-la signora è stata fatta partire stasera a bordo di un « Dakota» militare australiano verso destinazione sconosciuta. Si ritiene però che ella debba raggiungere il marito, che si trova sotto forte custodia iti una località segreta, sulla quale nulla è possibile sapere, dato il riserbo rigoroso delle autorità. Quando la donna è uscita dalla sede del governo dell'Australia settentrionale, dove aveva alloggiato durante tutta la sua permanenza a Darwin, una folla numerosa, trattenuta a stento dalla polizia, si è stretta attorno alla macchina diretta all'aeroporto. Nessuno, però, 6 stato ammesso sul campo, ed i giornalisti non hanno potuto sapere nulla della rotta deì « Dakota ». Non si sa nulla nemmeno sul futuro dei coniugi Petrov. Si ignora se t'c.r-diplomatico, completate le sue deposizioni dinnanzi alla commissione d'inchiesta, potrà vivere in Australia come un tranquillo, qualsiasi emigrante, o se i pericoli per la sua incolumità indurranno le autorità ad assegnargli una permanente guardia del corpo ed un € domicilio segreto ». Per ora su questo punto si possono soltanto avanzare delle congetture; quel che appartiene alla cronaca di oggi sono le complicazioni diplomatiche del «raso» e le sue drammatiche conseguenze umane. Si e saputo che l'ambasciatore sovietico Nikolai Generalov è stato visitato oggi da un medico di Canberra, e circola la voce che egli soffra di un collasso nervoso in seguito agli avvenimenti degli ultimi giorni. Dal giorno in cui il Petrov ha chiesto all'Australia asilo politico, l'alto diplomatico non è più uscito dall'Ambasciata. Forse imprudentemente, un telefonista dell'Ambasciata, a chi chiedeva notizie sulla salute di Gcncralov, ha risposto « E' ammalato»; subito dopo però l'addetto stampa ha risposto, correggendo: *Non so se. sia ammalato. Potrebbe trattarsi di un raffreddore ». E' possibile che il « caso Petrov» costi caro alla carriera di Gcncralov, ed anche ad altri suoi collaboratori. Infatti si apprende da fonte solitamente bene informata che sono stati richiamati a Mosca sia l'addetto all'ambasciata Platkais, che il corrispondente della Tass a Canberra, Antonov. Prima di ammalarsi, l'ambasciatore aveva compiuto un nuovo passo presso il Governo di Canberra in merito alla fuga del suo ex-dipendente. Come è noto, in un primo momento l'Ajnbasciata aveva protestato per la scomparsa del Petrov ■ 1111111M111 i r 111 f 11111111 ■ 111111 r 1111111 il 1111111 affermando che era stato < rapito » da agenti australiani; oggi invece, abbandonando la prima tesi ed ammettendo che la sua fuga era stata volontaria, ne ha chiesto la restituzione come un volgare ladro. . Ecco il testo della nota sovietica, inviata stamane al Governo australiano: « L'Ambasciata dell'URSS, in risposta alla nota del Ministro degli Esteri in data 13 aprile, ritiene necessario portare quanto segue a conoscenza del Ministero stesso: < V. M. Petrov, terzo segretario dell'Ambasciata, era anche incaricato del servizio approvvigionamenti. In seguito ad attenta revisione compiuta dopo la sua scomparsa, è stato appurato che- durante diversi mesi il Petrov si era appropriato indebitamente,- mediante falsificazione di firme, di una grossa somma di denaro dello Stato sovietico. « Cercando di sottrarsi alle pene per il reato commesso, il Petrov. come risulta dalla nota del Ministero, ha chiesto alle autorità australiane di concedergli asilo politico come profugo politico. Nrll'informare sulle nuove circostanze di tale caso, l'Ambasciata chiede che siano prese misure per arrestare il Petrov come criminale e consegnarlo all'Ambasciata ». La nota russa aggiunge inoltre che i documenti relativi al presunto spionaggio sovietico in Australia debbono ritenersi assolutamente falsi e frutto di manipolazioni, per concludere affermando che il « caso Petrov » è stato * montato» da elementi interessati al peggioramento delle relazioni fra Australia ed Unione Sovietica. E' certo che il governo di Canberra replicherà a questa nota, secondo le buone consuetudini diplomatiche, ma che respingerà sostanzialmente la tesi sovietica, pur chiedendo delucidazioni in merito alle accuse di delitti cornimi rirnlfr al Petrov. Le autorità australiane in via privata hanno commentato che un simile voltafaccia era da attendersi : insistendo sulla tesi del € rapimento ». i russi avrebbero dovuto ammettere che i documenti trovati addosso al Petrov erano autentici: la tesi avanzata oggi permette invece ai russi di asserire che i documcìiti sono falsificazioni dovute allo stesso Petrov. r. 8.